Travel retail, aumentano passeggeri (e budget) in Italia

Si prospettano buoni risultati per il travel retail italiano nel 2025, con il traffico passeggeri previsto in crescita, in Europa, e le nuove scelte di viaggio. A sostenerlo è l’Associazione Travel Retail Italia (Atri), con un’analisi basata sui dati pubblici della European Travel Commission, che evidenzia che le intenzioni di viaggio in Europa durante l’inverno rimangono elevate (intende intraprendere un viaggio il 73% degli intervistati, con un aumento di 6 punti percentuali rispetto all’inverno scorso). Continue reading Travel retail, aumentano passeggeri (e budget) in Italia at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

Feb 5, 2025 - 18:07
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Travel retail, aumentano passeggeri (e budget) in Italia
Travel retail, aumentano passeggeri (e budget) in Italia

Si prospettano buoni risultati per il travel retail italiano nel 2025, con il traffico passeggeri previsto in crescita, in Europa, e le nuove scelte di viaggio. A sostenerlo è l’Associazione Travel Retail Italia (Atri), con un’analisi basata sui dati pubblici della European Travel Commission, che evidenzia che le intenzioni di viaggio in Europa durante l’inverno rimangono elevate (intende intraprendere un viaggio il 73% degli intervistati, con un aumento di 6 punti percentuali rispetto all’inverno scorso).

Gli spostamenti della durata di 4-6 notti rimangono la scelta più popolare tra gli europei (43%), in aumento di 3 punti percentuali rispetto all’anno scorso. Aumenta anche il budget, con il 39% dei viaggiatori che prevede di spendere oltre 1.500 euro (+5%). Sono pronte a spostarsi persone di tutte le generazioni, tuttavia l’aumento annuale è trainato dagli europei di età compresa tra i 35 e i 44 anni, che rappresentano il 78% dei potenziali viaggiatori. La metà degli europei (51%) pianifica di esplorare destinazioni meno turistiche nei Paesi che visiteranno. Tra coloro che viaggeranno questo inverno, il 68% intende fare un viaggio di piacere, il 15% una visita ad amici o parenti e l’8% intraprenderà un viaggio di affari. Il 38% degli europei effettua un unico viaggio invernale, mentre un significativo 56% prevede di viaggiare più volte, in particolare i più giovani (18-24 anni) sono propensi a intraprendere diversi viaggi (60%), mentre tra chi ha più di 55 anni solo il 42% farà più di un viaggio nel 2025.

Si conferma popolare la scelta del trasporto aereo per gli spostamenti (53%), mentre i viaggi in auto sono scesi al loro livello più basso dal settembre 2020 (26%). I viaggiatori più propensi a scegliere di viaggiare in aereo sono i britannici (74%), seguiti dagli spagnoli (71%) e dagli italiani (65%). Quanto alla ricettività, gli hotel sono la scelta principale per il 54% dei viaggiatori europei e gli affitti a breve termine mantengono saldamente il secondo posto (17%).

Tra le destinazioni preferite per un viaggio in Europa, svetta la Spagna con il 6,9% delle preferenze, seguita da Francia (6,8%) e Italia (6,2%). Tra le preoccupazioni dei viaggiatori, si fa strada il timore di eventi meteorologici estremi, tanto che il 18% dei viaggiatori verifica le previsioni del tempo prima di finalizzare l’acquisto del viaggio, e il 14,2% evita destinazioni con temperature estreme. Nel 2025 si viaggerà con il partner (41%), con la famiglia (34%) o da soli (7%).

Dunque, nonostante l’attuale crisi geopolitica, le prospettive per i viaggi internazionali sembrano positive e quindi favorevoli al comparto del travel retail. Altrettanto positivi sono i progressi nella tecnologia, nella digitalizzazione e nella domanda di acquisti. In particolare negli scali aeroportuali, il viaggiatore è sempre più alla ricerca di un ambiente di vendita attraente e coinvolgente, come evidenziato dalla crescente prevalenza di visite d’impulso negli store, soprattutto per i passeggeri europei.

Quanto ai generi, sono le donne e i viaggiatori leisure i più propensi a effettuare visite non programmate nei negozi del duty free rispetto agli uomini, e ai viaggiatori business. Altro importante cambiamento di tendenza nella motivazione di ingresso in un negozio: il “vantaggio del prezzo” non è più determinante; riproducendo dati di Dfwc e di Mind1Set, Atri ha evidenziato come la decrescita di questa motivazione continuerà nel 2025, arrivando al punto che meno di un sesto degli acquirenti visiterà i negozi aeroportuali per il vantaggio del prezzo. Infine, le esperienze in negozio diventano sempre più importanti fattori di acquisto, esperienze che sono definite da diversi fattori tra cui il packaging accattivante, la possibilità di provare e testare i prodotti, gli allestimenti attraenti, gli eventi speciali e le esperienze a tema.

«Sono dati che ci attendevamo – ha affermato Stefano Gardini, presidente dell’Associazione Travel Retail Italia – E rappresentano il risultato di un lavoro accurato che le società aeroportuali e le aziende di settore compiono a livello internazionale, una comunione di intenti tra operatori che avviene grazie al costante impegno della nostra associazione, che mette tutti in continua relazione per convergere sugli obiettivi comuni». «Questi dati sul 2025 – ha concluso Gardini – mostrano un ritorno importante dei passeggeri negli aeroporti e il travel retail sembra di godere di ottima salute: secondo le stime recenti, il canale di vendita crescerà ancora per una media del 9,85% da qui al 2030».