Trade Republic in Italia aumenta opzioni di investimento e punta sul frazionato
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Non solo IBAN italiano e regime amministrato nella svolta che Trade Republic ha dato alla sua presenza in Italia nei giorni scorsi ma anche opzioni di investimento più strutturate e accessibili ad un maggior numero di potenziali investitori grazie al meccanismo del frazionamento. Il principio è sempre lo stesso che c’è alla base dell’introduzione del conto corrente con IBAN italiano e dell’assunzione della qualifica di broker sostituto di imposta: semplificare tutto il processo della gestione delle finanze personali rendendo tutto accessibile da una sola App efficiente e semplice da usare.
Dell’IBAN italiano di Trade Republic si è parlato tantissimo in questi giorni. Delle opzioni di investimento molto meno eppure è lì che resta il core business della banca tedesca. L’introduzione del regime amministrato in Italia è funzionale all’avvicinamento agli strumenti di investimento a basso costo che Trade Republic già da tempo offre. Da solo, infatti, il fatto che il broker sia ora sostituto di imposta impatta ben poco mentre utilizzando i prodotti di investimento, il punto di svolta rispetto al passato c’è ed è destinato a pesare nel futuro. Il frazionamento delle opzioni di investimento citato dal CEO Christian Hecker in una intervista a commento delle novità introdotte in Italia è il connettore tra questi due poli.
Ma cosa significa investimento frazionari per un broker sostituto di imposta come Trade Republic? Il punto è tutto qui.
Da Trade Republic tantissime opzioni di investimento frazionario
Trade Republic non è mai stato un broker CFD. Sulla piattaforma della banca tedesca ci sono prodotti derivati forniti da banche di primissimo piano come SocGen, ma il core business della società rappresentata in Italia dal country manager Emenuele Agueci, è sempre stato sul binomio azioni e ETF con le crypto più defilate. Parliamo di asset reali, quindi, che hanno un certo costo. Le shares di alcuni ETF o le singole azioni di colossi tech americani (come Amazon) sono arrivati a prezzare talmente tanto da non essere accessibili ai clienti che non hanno grandi capitali.
E’ quindi che si inserisce la grande novità introdotta da Trade Republic in Italia: l’investimento frazionario. Già da anni con l’App Trade Republic era possibile comprare azioni e ETF frazionati che, in quanto tali, costano molto di meno. Il principio è molto semplice: l’investitore non ragiona più sul numero di azioni o shares ma sull’importo investito. In questo modo i costi vengono abbattuti.
L’opzione frazionaria è stata accolta molto positivamente in tutta Europa e anche in Italia. Proprio questo successo ha spinto Trade Republic ad introdurre ulteriori novità: non più solo frazioni di azioni e ETF ma anche obbligazioni frazionate e soprattutto bond investement grade frazionari.
L’allargamento degli strumenti di investimento basati sul frazionamento, ha avuto un successo che è andato oltre ogni stima ottimistica. Oramai, come evidenziato dal CEO, tra l’80 e il 90% dei clienti di Trade Republic investe con strumenti frazionati. Nulla di cui meravigliarsi visti i bassi costi di gestione (basta solo 1€ per investire su migliaia di asset frazionari) e soprattutto il fatto che comunque il cliente diventa proprietario della frazione comprata e assume anche il diritto ad incassare il dividendo. Niente a che spartire con i CFD, strumenti speculativi ad alto rischio, con cui non si è proprietari di niente.
L’apertura di una filiale italiana e di conseguenza la possibilità di operare in regime amministrato vanno a completare la quadra della semplificazione.
Focus su queste novità ➡ Trade Republic diventa sostituto d’imposta: arriva conto con IBAN italiano
Trade Republic paladina del self-investing
Le novità sulle opzioni di investimento frazionario, l’introduzione del conto corrente con IBAN italiano e la possibilità di operare come broker sostituto di imposta definiscono il nuovo modello a cui Trade Republic tende. Non un broker come tanti ce ne sono sul mercato e neppure una banca complessa nella sua strutturazione, ma l’App leggera che punta a favorire quello che tecnicamente passa oramai con il nome di self-investing. Il cliente che decide e che investe, quindi. Il punto è che per poter ambire a tale risultato, lo stesso cliente deve essere messo nelle condizioni operative idonee. Il taglio dei costi, l’introduzione dei PAC (disponibili anche piani di accumulo su crypto e azioni), il meccanismo del frazionamento e in ultimo il fatto che sia Trade Republic a fare da sostituto di imposta, sono tutti elementi che puntano a sviluppare il self-investing.
I numeri danno ragione alla strategia di inizio 2025. Le novità di Trade Republic su IBAN italiano, regime amministrato e opzioni di investimento frazionate sono state salutate positivamente dagli investitori italiani.
La banca tedesca, del resto, ha messo radici nel Bel Paese e ciò lo dimostra anche il fatto che tantissimi asset tricolori sono presenti nella proposta di Trade Republic a partire da tutto il Ftse Mib e da tantissime blue chips e non solo.
Cosa puoi fare adesso?
Se vuoi conoscere meglio la banca tedesca il punto di riferimento è la recensione su Trade Republic. Invece per sapere di più sulle novità introdotte, il sito ufficiale Trade Republic è la migliore fonte. Lì troverai le nuove opzioni di investimento disponibili, o chiarimenti sul regime amministrato, le caratteristiche del conto corrente con IBAN italiani ma soprattutto potrai vedere da solo quanto competitivi sono i costi del self-investing.
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo e non si può considerare in alcun modo un’indicazione operativa.
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