Sony fa come Nintendo? Il demake di Bloodborne rimosso dal web
Un gran peccato.
Sony fa un po' come Nintendo. Nel dettaglio, lo strumento automatizzato che viene utilizzato da grandi aziende per proteggere i propri diritti sulle opere digitali, cioè MarkScan, ha appena rimosso dal web il progetto fan-made Bloodborne PSX, un demake che reinterpreta il celebre titolo come se fosse stato realizzato sulla PlayStation originale del 1995. Si tratta appunto dell'ennesima strategia adottata per proteggere la proprietà intellettuale, anche a costo di limitare l’accesso a reinterpretazioni creative. Se da un lato è comprensibile, dall'altro è impossibile non avere dell'amaro in bocca, visto che il progetto è nato senza scopo di lucro.
UN PECCATO
Il progetto Bloodborne PSX è stato ideato da Lilith “b0tster” Walther e fu pubblicato più di tre anni fa come un omaggio alle prime produzioni 3D per console. Il demake, che riproponeva l’estetica dei giochi classici a blocchi, è stato colpito da una notifica di rimozione per presunte violazioni legate al copyright. Tale decisione si inserisce in una serie di azioni simili, poiché MarkScan ha recentemente eliminato anche video e altri contenuti online riguardanti il titolo, come un intervento su una clip YouTube dedicata a Bloodborne PSX.
La scelta di Sony di far rispettare le norme in maniera così rigorosa potrebbe essere interpretata come una volontà di gestire con attenzione l’immagine del brand e il controllo sui materiali che riportano il nome del celebre gioco. Curiosamente, nonostante in passato la casa madre avesse collaborato in modo amichevole, chiedendo ad esempio a Walther di modificare il titolo di un altro progetto (Bloodborne Kart, che è diventato Nightmare Kart), MarkScan è tornato a intervenire per situazioni simili in maniera più netta e decisa.