Sonia Malavisi fissa gli obiettivi per il 2025: “Punto agli Europei Indoor. Ci sarà una novità nella rincorsa”
Ferdinando Savarese, conduttore della trasmissione Sprint2U, appuntamento settimanale in onda sul canale Youtube di OA Sport, ha avuto come ospite Sonia Malavisi, astista romana che nella scorsa stagione ha preso parte agli Europei di Roma. ed ha ritoccato dopo 8 anni il personale, portandolo alla quota di 4.52. Il racconto ed il bilancio della passata stagione: […]
Ferdinando Savarese, conduttore della trasmissione Sprint2U, appuntamento settimanale in onda sul canale Youtube di OA Sport, ha avuto come ospite Sonia Malavisi, astista romana che nella scorsa stagione ha preso parte agli Europei di Roma. ed ha ritoccato dopo 8 anni il personale, portandolo alla quota di 4.52.
Il racconto ed il bilancio della passata stagione: “Positiva sicuramente, nel senso che era quello che mi aspettavo di tornare a fare dopo tutti questi anni troppo bui, per tutto quello che c’è stato, che ho affrontato, e quindi avevo bisogno proprio di un po’ di felicità anche. Siamo riusciti comunque a fare una preparazione finalmente abbastanza continua, ovviamente l’obiettivo primario erano assolutamente gli Europei a Roma, perché comunque essendo di casa e poter gareggiare qui, dove potevano venirmi a vedere tutti, e comunque tornare a vestire la maglia azzurra in questo contesto, per me era il sogno principale. Gli Europei erano molto presto, quindi ho dovuto cominciare a gareggiare molto presto nella stagione outdoor per fare il minimo che era 4.50. Nelle prime gare sapevo di valerlo abbondantemente, ma ogni volta sembrava che non volesse uscire, perché ogni volta lo sbagliavo di poco. Poi alla fine è uscito fuori nella gara di Barcellona, una gara molto bella, dove ho anche sfiorato di poco 4.55, comunque sapevo di stare bene, e poi anche agli Europei stessi è rimasto tanto amaro in bocca, per quella finale mancata, perché comunque avevo fatto tutto alla prima prova e sbagliare il 4.50 di poco, e poi essere sempre, come al solito, la prima delle escluse è stata comunque un po’ tosta, perché comunque era la quinta volta che ero la prima delle escluse, quindi una volta mi poteva dir bene, però, a parte questo, era tanto tornare lì, tornare a vestire la maglia azzurra, ritornare in un contesto che insomma mi mancava“.
L’azzurra ha anche sfiorato la qualificazione alle Olimpiadi: “Visto come stava andando la stagione, ovviamente l’Olimpiade non era così lontana, il problema è stato che io ovviamente non mi portavo nulla del ranking dell’anno prima, perché ovviamente ero in ripresa, e quindi mi sono trovata in due mesi, anche meno, a fare una gara dietro l’altra, e la tibia nelle ultime gare non non stava più collaborando, ho fatto 4.52, tra l’altro, in una gara che ho iniziato praticamente zoppicando. Fondamentalmente adesso ha un’infiammazione grossissima, quindi io riesco a mantenerla stabile, però ho cominciato a gareggiare, una dopo l’altra, e non le davo il tempo di recupero giusto, quindi mi è arrivato un po’ quel dolore, e sono riuscita a fare questo 4.52, appunto, palesemente nella gara dove forse mi sentivo peggio, alla fine ho aggiustato un po’ più tecnicamente ed è uscito fuori. Subito dopo gli Assoluti, dove davvero stavo davvero male, era tanto che non avevo così tanto male, però ormai era l’ultima chance, quindi ho stretto i denti. Ho fatto la gara più drammatica della mia vita, dove ho fatto tutte le misure al terzo tentativo, e avevo male, quindi più facevo tentativi peggio era, perché ogni volta il problema poteva solo peggiorare, e alla fine comunque ho chiuso 36ma nella Road to Paris. Non ero troppo lontana, mi serviva un’altra gara fatta bene, però mi sono trovata un po’ costretta a fare una gara dietro l’altra, e la tibia questo non l’ha proprio sopportato“.
L’attuale condizione fisica: “Avevo davvero tanto male, invece ho avuto il tempo di recuperare, quindi mi sono tenuta la seconda parte di stagione dove ho detto ‘Mi alleno, vediamo se riesco a fare l’ultima gara a settembre, se non riesco amen, ricomincio la prossima stagione’, quindi ho fatto giusto un paio di garette così, giusto per divertirmi ed andare in vacanza. Da quando ho ricominciato adesso sto bene, nel senso che sono riuscita a ritornare a come stava precedentemente, ed adesso anche nella preparazione non mi ha influenzato troppo, ormai ci convivo, sappiamo cosa fare e cosa non fare, però non non mi sono mai interrotta perché mi faceva male la tibia, so che sta lì, sappiamo come gestirla adesso“.
Il calendario delle prossime gare: “Inizio a Bordeaux, esordisco fuori, è una gara molto bella, le gare francesi, dove c’è solo l’asta, sono molto comunque molto belle, poi dovrei fare un’altra gara in Repubblica Ceca, poi ne ho già altre due programmate, poi vediamo anche sempre in base a come va la stagione se aggiungerne altre, fino ad arrivare poi agli Assoluti del 22 febbraio. Ovviamente l’obiettivo per l’indoor sono gli Europei, perché comunque finalmente mi porto un buon ranking dall’anno precedente, ho tre gare molto buone e dovrei inserirne altre due per migliorare il mio punteggio. Agli Europei indoor, rispetto a quelli outdoor, ne prendono solamente 18, invece outdoor erano 30, quindi ovviamente è un po’ più complicato rientrare, però con due buone gare inserite è fattibile, quindi l’obiettivo è assolutamente quello, invece il Mondiale è più complicato, perché lì sono le prime dodici misure, quindi quello è da vedere in corso d’opera, però il reale obiettivo iniziale è quello degli Europei indoor, quindi fare queste gare per migliorare il ranking e puntare a quello per la parte indoor“.
La preparazione per la nuova stagione ed una possibile novità: “Dal punto di vista atletico è molto simile, però è stata molto più costante, ho ricominciato subito e già ero in una condizione migliore, perché comunque il lavoro dell’anno scorso c’era e si vedeva. Probabilmente ci sarà una novità, che metterò in queste gare, e che stiamo decidendo proprio in quest’ultimo periodo, ossia aggiungere due appoggi in più nella mia rincorsa, che è già lunga, perché oggettivamente in tutte le prove che facciamo fuori pedana quando corro con 18 appoggi sono molto più veloce e corro meglio. Portarla in gara potrebbe essere un azzardo come potrebbe essere la svolta. A 30 anni cambiare la rincorsa non è una cosa scontata, però l’ho provata e mi trovo molto bene. Solitamente sono poche le ragazze che gareggiano con 18 appoggi perché comunque la rincorsa standard è di 16, qualcuna lo fa, quindi potrebbe essere un po’ un azzardo, ma comunque per le mie caratteristiche nei primi due appoggi, vuoi per il problema, vuoi per altro, magari ci metto un po’ di più per prendere velocità, quindi avevamo questa intuizione in realtà già dall’anno scorso, poi ovviamente con le gare una dietro l’altra l’abbiamo accantonata, ma continuavo a fare delle prove fuori ed erano migliori, quindi l’altro giorno, un po’ per gioco, un po’ per provare, l’ho provata ed oggettivamente mi sono trovata molto bene, quindi adesso vediamo se portare questa novità, che magari potrebbe essere anche un po’ la chiave di svolta, perché comunque la preparazione per tenere una rincorsa così lunga ce l’ho adesso, ho corso tanto, la forza ce l’ho, ho tutto, se può dare quel qualcosa in più perché non sfruttarla“.
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