Sciopero del 2 febbraio 2025, mezzi pubblici fermi per 24 ore in una città

Febbraio nero per i trasporti: scioperi in tutta Italia, Gtt ferma Torino il 2 febbraio. Tra turni massacranti e disagi, lavoratori e viaggiatori in trincea

Feb 2, 2025 - 14:00
 0
Sciopero del 2 febbraio 2025, mezzi pubblici fermi per 24 ore in una città

Febbraio 2025 si preannuncia un mese nero per chi si muove in Italia: scioperi a raffica nel trasporto pubblico locale, sui treni e negli aeroporti. Il primo a scendere in campo sarà il personale di Gtt (Gruppo Torinese Trasporti), che incrocerà le braccia per 24 ore domenica 2 febbraio, lasciando Torino in ostaggio dei disservizi.

Sciopero Gtt a Torino domenica 2 febbraio 2025: orari e fasce di garanzia

L’Organizzazione Sindacale Fast-Confsal ha chiamato a raccolta i lavoratori per uno sciopero di 24 ore, tirando il freno a mano sul trasporto pubblico torinese. Le motivazioni sono legate a questioni ambientali e organizzative, ma anche a una gestione aziendale che i dipendenti definiscono soffocante.

Aspettiamoci quindi disagi per gli spostamenti. I bus, la metropolitana e i mezzi suburbani si fermeranno quasi del tutto, eccezion fatta per le fasce di garanzia. Le corse saranno garantite dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 12:00 alle 15:00 per il servizio urbano e metropolitano, mentre gli extraurbani e la linea 3971 (Ciriè-Ceres) potranno circolare solo fino alle 8:00 e dalle 14:30 alle 17:30.

Il malcontento dei lavoratori: turni insostenibili e ferie negate

Il personale di Gtt è stanco di fare da tappabuchi a un sistema che sembra giocare al ribasso. Turni massacranti, richieste di straordinari a raffica e ferie che diventano un miraggio anche se richieste con mesi di anticipo.

Nella nota sindacale si legge: “Da mesi l’azienda forza nel verso della saturazione dei turni del personale viaggiante, la richiesta di prestazione straordinaria, sempre più pressante, si traduce in continue telefonate agli addetti ovviamente fuori dall’orario di lavoro compreso nei giorni di riposo. La richiesta di una giornata di ferie anche se presentata con settimane di anticipo, quasi sempre riceve risposta negativa o viene concessa in cambio di una prestazione straordinaria sul doppio riposo. La pianificazione delle ferie estive viene resa impossibile da tempi di conferma poco conciliabili con l’organizzazione delle stesse”.

Disagi per chi viaggia: servizio a singhiozzo

Lo sciopero metterà in ginocchio la mobilità torinese. Bus e metro ridotti al lumicino, con i passeggeri costretti a inventarsi alternative improbabili per arrivare a destinazione. Gtt ha confermato che l’interruzione coinvolgerà tutte le linee, senza sconti neppure per i collegamenti extraurbani. Unica certezza: chi riesce a salire su un mezzo nelle fasce garantite vedrà completata la corsa, gli altri dovranno affidarsi alla fortuna.

Scioperi in tutta Italia: un settore in forte tensione

Le proteste nel settore dei trasporti non danno tregua e si estendono ben oltre Torino. Scioperi a raffica in tutta Italia, con ripercussioni su treni e voli che promettono di mandare in tilt pendolari e viaggiatori.

Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, intervenendo alla Camera il 21 gennaio durante l’informativa urgente sulla rete ferroviaria, ha lanciato la sua sentenza: “Nel 2024 il settore dei trasporti ha registrato 626 scioperi. Più di uno al giorno. E anche per questo, in più di una occasione, sono intervenuto con lo strumento della precettazione. La tutela dei viaggiatori è e sarà sempre una priorità: se ne faccia una ragione chi invoca rivolte sociali”.

Forse, sarebbe il caso di tutelare anche quelle che sono le richieste dei lavoratori e di ascoltare anche la loro voce, per garantire non solo il diritto dei cittadini a spostarsi senza intoppi, ma anche quello dei lavoratori a non essere sfruttati fino allo stremo. Perché se i trasporti si fermano ogni giorno, il problema non è chi sciopera, ma chi ha reso lo sciopero l’unica opzione rimasta.