Sai perché e come è nata davvero la Nutella?
Nonostante probabilmente esistano creme spalmabili alla nocciola più buone, la Nutella si è conquistata il favore dei consumatori nazionali e internazionali ormai da diversi anni. Tanto amata dai golosi, quanto contestata da nutrizionisti e più in generale dai salutisti, della Nutella sappiamo benissimo tutto quello che concerne ingredienti e valori nutrizionali (basta leggere l’etichetta). Questo...
Nonostante probabilmente esistano creme spalmabili alla nocciola più buone, la Nutella si è conquistata il favore dei consumatori nazionali e internazionali ormai da diversi anni.
Tanto amata dai golosi, quanto contestata da nutrizionisti e più in generale dai salutisti, della Nutella sappiamo benissimo tutto quello che concerne ingredienti e valori nutrizionali (basta leggere l’etichetta).
Questo prodotto è criticato in particolare per il quantitativo molto alto di zuccheri, ma anche perché per produrla si utilizza ancora olio di palma.
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Un altro punto “caldo” della sua produzione è quello che riguarda l’approvvigionamento di nocciole, ultimamente ricercate anche sul territorio italiano (con non pochi problemi e contestazioni per la Ferrero). Leggi anche: Il consorzio delle nocciole dice no a Ferrero in Calabria: “non svendiamo le nocciole alle multinazionali”
Oggi non ci occupiamo di tutto questo ma di un aspetto davvero poco noto della Nutella, ovvero la sua storia.
Com’è nata la Nutella e perché
Sul sito della Nutella è ben ricostruita la storia di questo prodotto che nasce dopo la seconda guerra mondiale, un periodo storico in cui era difficilissimo reperire il cacao nel nostro Paese.
L’idea geniale avuta da Pietro Ferrero, fondatore dell’omonima azienda, è stata quella di creare una pasta dolce con nocciole, zucchero e poco cacao (quello che si riusciva a reperire). Così è nato il Giandujot, chiamato come la tradizionale maschera di Carnevale, un panetto che andava prima tagliato a fette per poi essere spalmato sul pane.
Proprio questo prodotto è considerato l’antenato della Nutella.
L’evoluzione verso la più tradizionale crema smalbabile che tutti conosciamo avviene nel 1951 quando il Giandujot diventa, aggiungendo degli oli vegetali, la SuperCrema, venduta in barattolo e già pronta per essere spalmata sul pane.
È solo nel 1964 che arriva la Nutella come tutti oggi la conosciamo, nata da una ricetta migliorata rispetto alla precedente. Originariamente aveva un singolare barattolo allungato che nel 1965 venne sostituito con il classico vasetto in cui ancora oggi viene venduta.
Negli anni successivi la Nutella inizia ad essere esportata in tutto il mondo, e il suo successo arriva fino ai giorni nostri.
Al di là dell’insalubrità di questo prodotto, dobbiamo riconoscere che Ferrero nella creazione della Nutella c’ha visto molto lungo.
La Nutella vegana
Nel 2024 è uscita una versione della Nutella completamente vegetale: la Nutella Vegan. Si distingue dalla versione classica per il tappo verde, ma la principale novità è ovviamente la sostituzione del latte con ingredienti vegetali come ceci e sciroppo di riso. Questo cambiamento è fondamentale in quanto amplia il pubblico di consumatori della Nutella, includendo vegani e persone intolleranti al lattosio.
Fate attenzione però: la Nutella vegana non è indicata per gli allergici al latte, come scrive anche Ferrero sul suo sito:
Nutella® Plant-Based è adatta agli intolleranti al lattosio. Tuttavia, poiché Nutella® Plant-Based è prodotta in uno stabilimento che utilizza latte per altri prodotti Ferrero, Nutella® Plant-Based non è adatta alle persone allergiche alle proteine del latte.
Il 3 settembre è stato il giorno del lancio ufficiale della Nutella Plant-Based, che ha iniziato ad essere distribuita in tutti i supermercati. Questa versione senza latte si serve di altri ingredienti per mantenere la cremosità e il gusto caratteristico del prodotto. Con un tappo verde che la rende facilmente riconoscibile rispetto alla versione classica e un’etichetta rinnovata, la celebre crema spalmabile Ferrero abbandona quindi il latte, almeno in questa versione, diventando 100% vegetale.
La modifica punta a rispondere alle esigenze di chi segue una dieta vegana o è intollerante al lattosio, con l’ambizioso obiettivo di non compromettere il gusto della Nutella.
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