Queste sono le città più inquinate d’Italia

L’inquinamento atmosferico nelle città italiane non accenna a diminuire. Secondo il report “Mal’Aria di città 2025” di Legambiente, il 2024 è stato un anno nero per la qualità dell’aria, con 25 capoluoghi di provincia che hanno superato i limiti di PM10 e il 45% delle città che non rispetta gli standard futuri sul biossido di...

Feb 5, 2025 - 06:09
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Queste sono le città più inquinate d’Italia

L’inquinamento atmosferico nelle città italiane non accenna a diminuire. Secondo il report “Mal’Aria di città 2025” di Legambiente, il 2024 è stato un anno nero per la qualità dell’aria, con 25 capoluoghi di provincia che hanno superato i limiti di PM10 e il 45% delle città che non rispetta gli standard futuri sul biossido di azoto (NO2). Milano, Napoli, Verona, Palermo e molte altre realtà urbane respirano un’aria malsana, con gravi rischi per la salute pubblica. Ma come si è arrivati a questa situazione e, soprattutto, cosa si può fare per risolverla?

Le città più inquinate d’Italia

Le polveri sottili (PM10) sono uno degli inquinanti più pericolosi per la salute umana, derivanti principalmente dal traffico, dal riscaldamento domestico e dalle attività industriali. Nel 2024, le città più colpite sono state:

  • Frosinone (70 giorni oltre i limiti);
  • Milano (68 giorni);
  • Verona (66 giorni);
  • Vicenza (64 giorni);
  • Padova e Venezia (61 giorni);
  • Cremona, Napoli, Rovigo (57 giorni);
  • Brescia (56);
  • Torino (55);
  • Monza (54);
  • Treviso (53);
  • Modena (52);
  • Mantova (50);
  • Lodi (49);
  • Pavia (47);
  • Catania (46);
  • Bergamo, Piacenza e Rimini (40);
  • Terni (39),
  • Ferrara (38);
  • Asti (37);
  • Ravenna (37).

Oltre al PM10, il biossido di azoto (NO2), generato principalmente dal traffico veicolare, mostra livelli preoccupanti. Il 45% delle città non rispetta i futuri limiti europei, con Napoli e Palermo che registrano concentrazioni di 40 µg/m³, seguite da Milano e Como con 33 µg/m³.

La conseguenza? Una qualità dell’aria che peggiora la salute dei cittadini, aumentando il rischio di malattie respiratorie, cardiovascolari e morti premature. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’inquinamento atmosferico è tra le principali cause di decessi evitabili in Europa.

Le cause: traffico, riscaldamento e agricoltura intensiva

Il problema dello smog in Italia non è nuovo, ma si aggrava a causa della lentezza nell’adozione di misure efficaci. Il traffico veicolare resta il principale responsabile, soprattutto nelle grandi città dove il numero di veicoli in circolazione è ancora troppo elevato. A questo si aggiungono gli impianti di riscaldamento obsoleti e le emissioni del settore agro-zootecnico, in particolare nella Pianura Padana, dove l’alta densità di allevamenti intensivi contribuisce a peggiorare la qualità dell’aria.

Un altro fattore critico è la meteorologia: in aree come il bacino padano, la conformazione geografica e le condizioni climatiche favoriscono l’accumulo di inquinanti nell’atmosfera, rendendo ancora più difficile disperderli.

2030: un obiettivo a rischio senza interventi drastici

L’Unione europea ha fissato nuovi standard sulla qualità dell’aria che entreranno in vigore nel 2030, abbassando i limiti di PM10 e NO2 per ridurre l’impatto sulla salute pubblica. Tuttavia, i dati mostrano che l’Italia è ancora molto lontana dal raggiungere questi obiettivi. Se non verranno adottate misure drastiche, molte città resteranno fuori norma, esponendo il Paese a pesanti sanzioni e, soprattutto, mettendo a rischio la salute dei cittadini.

Le soluzioni

Per affrontare l’emergenza smog, Legambiente propone una serie di interventi urgenti:

  • Trasporto pubblico efficiente e sostenibile: potenziare autobus, tram e metropolitane elettriche, riducendo l’uso dell’auto privata;
  • Città più vivibili e a misura di pedone: aumentare le aree pedonali e i percorsi ciclabili, limitando il traffico nei centri urbani;
  • Stop alle caldaie inquinanti: incentivare la sostituzione degli impianti di riscaldamento domestico con pompe di calore e fonti rinnovabili;
  • Riduzione degli allevamenti intensivi: adottare pratiche agricole più sostenibili per limitare le emissioni di metano e ammoniaca.

Città2030: la campagna per un futuro senza smog

In questo contesto, Legambiente ha lanciato la campagna “Città2030“, un viaggio attraverso 20 città italiane per sensibilizzare cittadini e amministrazioni sulle soluzioni per una mobilità sostenibile e una qualità dell’aria migliore. L’obiettivo è creare un confronto diretto con le istituzioni e promuovere iniziative concrete per migliorare la vivibilità urbana.

La tappa finale si terrà a Roma con il “Forum Mobilità”, un incontro tra esperti, politici e rappresentanti del settore automotive per discutere le strategie di transizione ecologica.

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