Obbligazioni: le nuove emissioni governative e corporate sotto la lente
Analisi delle nuove obbligazioni governative e corporate emesse in settimana
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Gli ultimi ribassi dei tassi d’interesse erano stati scontati nei prezzi dei titoli per la maggior parte della scorsa settimana, in cui le principali banche centrali erano intervenute per ridurre il costo del denaro e dare sostegno all’economia. In questa, l’effetto positivo si è visto per la convinzione degli analisti che nei prossimi mesi potranno esserci altri interventi e quindi i rendimenti hanno iniziato ad anticipare queste eventuali nuove mosse. In ultimo si è allineata anche la Banca d’Inghilterra, che giovedi ha ridotto i tassi di 0,25 portandoli al 4,5% che è il livello più basso degli ultimi 18 mesi. Tutti gli analisti scommettevano su una limatura di 25 punti base. Meno unanimi le prospettive nel medio termine, in considerazione dei rischi al rialzo sull’inflazione. In un orizzonte a fine anno gli economisti ipotizzano una riduzione dei tassi da un punto pieno, mentre il mercato dei derivati prevede due soli allentamenti, vale a dire un taglio da 50 centesimi.
Sul fronte dei rendimenti in Eurozona, va evidenziato che i tassi dei Btp benchmark a due e dieci anni hanno toccato i minimi da metà dicembre, in entrambi i casi in tandem con gli equivalenti statunitensi. Lo spread contro Bund si assesta a quota 107 per un rendimento del nostro titolo al 3,43%, mentre un grosso recupero è stato fatto dai titoli EU che sulla curva decennale sono scesi al 2,8%. Sulla stessa scadenza il gap con dollaro e sterlina è ancora ampio, con il Treasury decennale che è al 4,42% mentre il Gilt è al 4,42%.
Le nuove emissioni governative sotto la lente
Settimana con un ricco calendario sul fronte dell’offerta: Francia e Spagna hanno messo a disposizione degli investitori un totale complessivo di 19,5 miliardi di euro. Parigi ha collocato fino a 13 miliardi di Oat sulle scadenze 2035, 2036, 2038 e 2055; Madrid fino a 6,5 miliardi di Bonos 2028, 2031, 2036 e 2054.
Doppio deal in euro dalla Romania per un totale di 2,8 miliardi divisi equamente in due scadenze 2030 e 2034. Sulla scadenza 2030 la cedola è stata fissata al 5,25% con un prezzo d’emissione a 99,824 e Isin XS2999533271; sulla scadenza 2034 si sale al 6,25% con Isin XS2999552909. Entrambi i titoli hanno taglio retail di mille euro con multipli di mille e il rating del Paese, che è nell’Unione Europea, è investment grade Baa3/BBB-/BBB-. Rispetto ai prezzi d’emissione entrambi i titoli hanno ben performato, salendo di quasi un punto e limando quindi il rendimento.
Tra i sovranazionali, un doppio deal in settimana dalla Bei sia in euro che in dollari. Per la parte euro si è trattato di cinque miliardi con scadenza a cinque anni che ha ricevuto richieste quasi dieci volte l’offerta, permettendo così la riduzione del rendimento che alla fine è stato fissato al 2,421% con un prezzo di 99,781 ed una cedola effettiva del 2,375%. Isin EU000A4D6KN5, taglio da mille euro con multipli di mille e massimo rating dell’emittente. Per i tre miliardi emessi in dollari, la cedola è stata fissata al 4,625% con scadenza al 2035 e prezzo di 99,565 che si è rapidamente portato sopra quota 100,5; Isin US298785KH83 e taglio da mille dollari con multipli di mille.
Quando mancano meno di due settimane all’avvio del collocamento del Btp Più, un ennesimo segnale positivo per i titoli del debito pubblico e assimilati è arrivato dai mercati. Cassa depositi e prestiti (CDP) ha emesso un nuovo bond in euro e della durata di sette anni, con scadenza nel febbraio 2032. L’importo offerto è stato di 1,25 miliardi, a fronte dei quali sono arrivate richieste per 5,6 miliardi da parte di oltre 160 investitori istituzionali. Si è trattato di un dato record per questo segmento e riguardo a un titolo denominato in euro nella storia dell’ente. La cedola è stata fissata al 3,375% lordo annuale. Di fatto, il bond CDP ha offerto al mercato un premio nell’ordine dei 30 punti base sul Btp di pari durata; la guidance che è stata abbassata rispetto alle prime indicazioni in area +40 punti sul Btp poi riviste a +33 punti base.I rating sono BBB / BBB+ . Ai bond emessi da Cdp viene riservato lo stesso trattamento fiscale previsto per i titoli di Stato: 12.50%. Isin IT0005634735 e lotto minimo di 100mila euro con multipòi di 100mila. Risaliva a luglio l’ultima emissione di Cdp, in questo caso si trattava di un bond in euro con scadenza luglio 2031, destinato ad investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a 750 milioni. Con ordini che avevano superato 2.6 miliardi di euro, la cedola lorda era stata fissata al 3,875%.
Buona l’attività sul dollaro, con emissioni governative dalla Polonia e dalla Turchia. Per la prima si è trattato di un doppio benchmark a cinque e dieci anni, entrambi per 2,75 miliardi; nello specifico la scadenza più breve ha Isin US857524AF94, cedola del 4,875%, mentre il bond decennale ha visto una cedola del 5,375% con Isin US857524AH50. Taglio retail da mille dollari con multipli di mille con rating del Paese A2/A-/A-.
Non è per retail invece la Turchia che ha scelto la size da 200mila dollari con multipli di mille per il nuovo benchmark a sette anni da 2,5 miliardi con cedola del 7,125% e prezzo d’emissione a 99,593 che proietta il rendimento al 7,2%, Isin US900123DP27.
I buovi bond corporate sotto i riflettiri
DoValue, provider di servizi finanziari e gestione immobiliare, ha annunciato l’emissione di un prestito obbligazionario senior garantito con scadenza nel 2030, per un importo complessivo in linea capitale di 300 milioni di euro. I proventi dell’offerta saranno utilizzati per rimborsare integralmente il prestito obbligazionario senior garantito con scadenza nel 2026 (3,375% Senior Secured Notes due 2026). Si tratta di un’obbligazione 5NC2 con scadenza a cinquw anni e una call esercitabile dall’emittente al secondo anno. Lotto minimo negoziabile 100mila euro con multipli di mille e rating BB. Le prime indicazioni di rendimento sono sulla parte alta del range 7-8%, abbassate a 7,50% poi riviste a 7,25% e a 7%. Cedola 7%, prezzo 99,473. L’obbligazione ha scadenza il 28 febbraio 2030 con una call esercitabile dall’emiittente al secondo anno. Isin XS2999576080 e lotto minimo di 100mila euro con multipli di mille.
Prima transazione di covered bond del 2025 per Raiffeisenverband Salzburg, si tratta del collocamento di un covered bond con scadenza 12 febbraio 2031 per un importo di 250 milioni di euro. Si tratta di un bond covered, garantito da mutui ipotecari. Il rendimento offerto è stato fissato a +48 punti base sul tasso midswap, abbassato dai +56 ipotizzati con la guidance iniziale. L’obbligazione bancaria garantita ha raccolto ordini per circa un miliardo di euro rispetto a un ammontare offferto di 250 milioni. Cedola 2,625%, prezzo 99,611 e rndimento 2,696%. Lotto minimo mila euro con multipli di 100mila e rating Aaa/AAA con Isin AT0000A3J0L9.
NRW Bank ha iniziato il collocamento di un’obbligazione senior con scadenza febbraio 2032 e ammontare 750 milioni di euro. Prime indicazioni in area +34 punti base sopra il tasso midswap di pari scadenza. Rating AA/AAA, lotto minimo mille euro con multipli di mille e Isin DE000NWB0AY4. Gli ordini raccolti hanno superato i 2 miliardi di euro.
Tra i corporate emissione di Imperial Brands Finance con un’obbligazione senior a nove anni. Prime indicazioni di rendimento in area +205 punti sul tasso midswap di pari scadenza. L’obbligazione verrà rimborsa alla pari alla scadenza fissata il 12 febbraio 2034. Lotto minimo 100mila euro con multipli di mille, rating Baa2/BBB. Isin XS2998667187.
Parker-Hannifin Corp. sta collocando un nuovo bond senior a cinquq anni, il titolo rimborsa alla pari alla scadenza il 1 marzo 2030. Prime indicazioni di rendimento in area +105/110 punti sopra il tasso midswap. Lotto minimo 100mila euro con multippli di mille, Isin XS2986378714.
Newlat Food ha chiuso in anticipo le sottoscrizioni del suo bond aperto anche al retail, raggiungendo quota 350 milioni di euro. L’offerta pubblica di sottoscrizione, partita il 4 febbraio 2025, è stata accolta con favore dagli investitori, soprattutto quelli istituzionali, portando all’annuncio di chiusura anticipata già nella stessa giornata. Il gruppo agroalimentare ha esercitato l’opzione di incremento dell’ammontare di ulteriori 50 milioni, riaprendo l’offerta il 5 febbraio fino alla chiusura definitiva di giovedì 6 febbraio. Il bond, di tipo senior unsecured fixed rate notes, scadrà il 12 febbraio 2031 (sei anni). Il prestito prevede un tasso fisso lordo annuo del 4,75%, con la possibilità di rimborso anticipato a partire dalla prima call nel 2028. Isin XS2958536976 e taglio da mille euro con multipli di mille, il titolo sarà quotato sul Mot di Borsa Italiana a partire dal 12 febbraio.
Sulla parte corporate in dollari c’è stato grande interesse per il doppio deal subordinato AT1 della Ubs che vede la stessa struttura con call differenti, una dopo 5,5 anni e l’altra al decimo anno. Il primo per 1,5 miliardi, ha fissato la cedola al 7%, taglio minimo da 200mila dollari con multipli di mille e prezzo d’emissione a 100, Isin USH42097FA09; stesso prezzo d’emissione e size per il titolo con la call a dieci anni e cedola del 7,125%, con Isin USH42097FB81. Per entrambi i titoli, ottima performance di grey market di oltre mezzo punto.
A cura di Carlo Aloisio, senior bond broker