Meteo, Vortice Polare a rischio SPLIT: cosa potrebbe succedere in Italia

Un evento meteo di grande rilievo sta per manifestarsi sopra il Polo Nord, con potenziali ripercussioni sul clima europeo e italiano.   Si tratta di un riscaldamento stratosferico improvviso, un fenomeno noto come Stratwarming, capace di alterare la struttura del Vortice Polare fino a provocarne una rottura parziale o totale.   Secondo le ultime analisi […] Meteo, Vortice Polare a rischio SPLIT: cosa potrebbe succedere in Italia

Feb 5, 2025 - 18:09
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Meteo, Vortice Polare a rischio SPLIT: cosa potrebbe succedere in Italia

Un evento meteo di grande rilievo sta per manifestarsi sopra il Polo Nord, con potenziali ripercussioni sul clima europeo e italiano.

 

Si tratta di un riscaldamento stratosferico improvviso, un fenomeno noto come Stratwarming, capace di alterare la struttura del Vortice Polare fino a provocarne una rottura parziale o totale.

 

Secondo le ultime analisi dei modelli meteorologici, questo riscaldamento anomalo potrebbe intensificarsi rapidamente, portando a uno split del vortice entro la metà di febbraio e aprendo scenari che potrebbero condizionare in maniera significativa l’andamento della stagione invernale.

 

Lo Stratwarming è un fenomeno complesso che si verifica nella stratosfera, la fascia atmosferica compresa tra i 15 e i 50 km di altitudine, proprio sopra il Circolo Polare Artico. In poche giornate, le temperature possono subire aumenti improvvisi di 40-50°C, alterando il delicato equilibrio del vortice polare.

 

Quando questo accade, il riscaldamento si propaga progressivamente verso la troposfera, il livello atmosferico immediatamente inferiore, influenzando la circolazione generale dell’aria su vasta scala.

 

Il vortice polare, che in condizioni normali mantiene le masse d’aria gelida confinate alle alte latitudini, viene deformato o, nei casi più estremi, frammentato in due o più nuclei depressionari distinti. Quando ciò accade, il freddo intenso viene rilasciato verso le medie latitudini, favorendo ondate di gelo su buona parte dell’Europa, con possibili effetti anche sull’Italia.

 

Le previsioni indicano che nei prossimi giorni il Polo Nord sperimenterà temperature anomale fino a 25-30°C superiori alla norma stagionale, un chiaro segnale di destabilizzazione della struttura atmosferica.

 

Tuttavia, gli effetti di questo riscaldamento non saranno immediatamente percepibili alle nostre latitudini, poiché il processo di trasmissione del segnale dalla stratosfera alla troposfera richiede generalmente 10-15 giorni.

 

Di conseguenza, se il fenomeno dovesse evolvere come previsto, gli impatti concreti potrebbero manifestarsi nella seconda metà di febbraio, con l’arrivo di un raffreddamento significativo su vaste aree d’Europa e dell’Italia.

 

Negli anni passati, eventi simili hanno spesso dato origine a configurazioni meteorologiche che hanno portato forti irruzioni di aria artica o siberiana verso il continente europeo, determinando fasi di maltempo invernale particolarmente severe.

 

Il gelo, una volta scivolato verso l’Europa centrale, potrebbe successivamente raggiungere la Penisola italiana, trasportato da venti di bora e grecale. Le regioni più esposte a questo tipo di configurazione atmosferica sarebbero il Centro-Nord e parte del Sud, con la possibilità di un netto calo delle temperature e il ritorno di condizioni invernali marcate.

 

Uno degli aspetti più interessanti da monitorare sarà la formazione di minimi depressionari, che potrebbero innescare precipitazioni nevose fino in pianura.

 

L’interazione tra le masse d’aria fredda in discesa e l’umidità presente nel Mediterraneo potrebbe infatti generare cicloni secondari, capaci di alimentare fasi perturbate con episodi di neve anche a quote molto basse. La localizzazione esatta di questi fenomeni dipenderà dall’evoluzione dei flussi atmosferici e dalla posizione assunta dalle aree di bassa pressione.

 

Il quadro meteorologico della seconda parte dell’inverno appare quindi caratterizzato da una forte dinamicità, con possibili ondate di freddo e nevicate significative su diverse aree del Paese.

 

Anche se le previsioni a lungo termine presentano ancora margini di incertezza, la tendenza generale suggerisce che potremmo assistere a un cambio di scenario radicale, con temperature ben al di sotto della norma stagionale e condizioni atmosferiche più tipicamente invernali rispetto alla fase attuale.

 

La situazione resta in continua evoluzione e sarà fondamentale seguirne gli sviluppi nei prossimi giorni, per comprendere con maggiore precisione l’impatto di questo evento meteo sulla nostra penisola.

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