Lo stallo sulle liste d’attesa dopo sei mesi, la fondazione Gimbe scatena FdI (e Gasparri): Cartabellotta sotto attacco

Si accende la polemica dopo le dichiarazioni del presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, che ha sollevato preoccupazioni sui ritardi nell’emanazione dei decreti attuativi per le liste d’attesa. Secondo Cartabellotta, a sei mesi dall’approvazione della legge, solo uno dei sei decreti previsti è stato effettivamente varato, lasciando milioni di pazienti in attesa di benefici concreti. […] L'articolo Lo stallo sulle liste d’attesa dopo sei mesi, la fondazione Gimbe scatena FdI (e Gasparri): Cartabellotta sotto attacco proviene da Open.

Feb 3, 2025 - 06:36
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Lo stallo sulle liste d’attesa dopo sei mesi, la fondazione Gimbe scatena FdI (e Gasparri): Cartabellotta sotto attacco

Si accende la polemica dopo le dichiarazioni del presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, che ha sollevato preoccupazioni sui ritardi nell’emanazione dei decreti attuativi per le liste d’attesa. Secondo Cartabellotta, a sei mesi dall’approvazione della legge, solo uno dei sei decreti previsti è stato effettivamente varato, lasciando milioni di pazienti in attesa di benefici concreti.

L’attacco da FdI

Dura la reazione dalle fila di Fratelli d’Italia. A partire dal senatore Franco Zaffini, presidente della Commissione Sanità e Lavoro, che ha respinto le accuse, sottolineando come il governo stia dando priorità alla questione delle liste d’attesa. Secondo Zaffini, oltre al decreto già approvato sulla piattaforma nazionale di monitoraggio, altri provvedimenti sono in fase avanzata di elaborazione presso la Conferenza Stato-Regioni, con tempistiche che definisce «senza precedenti». E alla fine di una lunga nota, il senatore FdI scriveva: «La salute è un bene assoluto e il primo dei diritti inalienabili, basta con le fake news e le strumentalizzazioni dei comunisti e dei loro cavalier serventi». Cartabellotta ha risposto alle accuse citando Churchill sulla natura incontrovertibile della verità, ribadendo la validità dei dati presentati. «La verità è incontrovertibile. La malizia la può attaccare, l’ignoranza la può deridere, ma alla fine… la verità è ancora lì” (W. Churchill) A 6 mesi dalla conversione in legge del Dl liste di attesa questa è la verità. Il resto sono chiacchiere. #SalviamoSsn»

L’attacco di Gasparri

Il dibattito si è ulteriormente inasprito con l’intervento del presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, che ha messo in discussione la credibilità stessa della Fondazione Gimbe, sollevando interrogativi sulla natura dell’organizzazione e sugli interessi che rappresenta. «La cosiddetta Fondazione Gimbe è al centro di una polemica. Ed ha perfettamente ragione il Presidente della Commissione sanitaria del Senato, Zaffini quando risponde con dati alla mano ad alcune affermazioni discutibili. La Fondazione Gimbe condiziona il dibattito sulla sanità ed ha diffuso notizie che alla verifica si sono rivelate infondate. Chi c’è dietro questa fondazione? Chi è Cartabellotta? Perché agisce in questa maniera? Quali interessi intende tutelare? Ha ragione Zaffini. E alcune informazioni non esatte ripetute sistematicamente sono diventate delle semi verità. Come quelle riguardanti i cittadini che rinunciano alle proprie cure. Chi avvelena il dibattito in questo modo si assume una grave responsabilità. E genera indignazione. Inutile smentirli, come ha fatto Zaffini, con dati di fatto alla mano»

La difesa da Pd e M5s

Dalle opposizioni è arrivata la solidarietà per Cartabellotta. La segretaria del PD Elly Schlein ha accusato il governo di smantellare deliberatamente la sanità pubblica a favore del privato, mentre il presidente del M5S Giuseppe Conte ha evidenziato le contraddizioni nelle dichiarazioni di Fratelli d’Italia: «La cosa comica (ma anche squallida) è che nello stesso comunicato in cui attacca tutti, Fratelli d’Italia ammette che è stato approvato solo un decreto. I complotti immaginari, come le bugie, hanno le gambe corte e servono solo a coprire i disastri di Meloni e soci: dall’assenza di provvedimenti concreti contro le liste di attesa ai 100 euro tolti in busta paga il responsabile possono trovarlo tranquillamente guardandosi allo specchio». Anche altre forze politiche, da Azione ad Alleanza Verdi-Sinistra, hanno condannato gli attacchi alla Fondazione, chiedendo le scuse del partito di maggioranza e sottolineando l’importanza di un dibattito basato su dati oggettivi piuttosto che su polemiche politiche.

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