La plastica ha le ore contate? L’invenzione che usa la palma Macaúba per un futuro senza polistirolo
Sostituire gli imballaggi convenzionali in plastica e in polistirolo utilizzando la macaúba, una palma che ha un grande potenziale produttivo e una vastisissima distribuzione. Siamo in Brasile e qui un genio dell’ingegneria alimentare si è messa in testa di sviluppare due tipi di imballaggi innovativi a partire dal frutto e dalla polpa della macaúba (Acrocomia aculeata). Lei...
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Sostituire gli imballaggi convenzionali in plastica e in polistirolo utilizzando la macaúba, una palma che ha un grande potenziale produttivo e una vastisissima distribuzione. Siamo in Brasile e qui un genio dell’ingegneria alimentare si è messa in testa di sviluppare due tipi di imballaggi innovativi a partire dal frutto e dalla polpa della macaúba (Acrocomia aculeata).
Lei è Carmen Guedes, studentessa del Master in Ingegneria Alimentare all’Università Statale di Maringá, e quello che ha fatto è stato utilizzare la fibra del frutto della macaúba, creando una confezione per sostituire i vassoi di polistirolo, spesso utilizzati per conservare e trasportare gli alimenti.
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Poiché la macaúba viene utilizzata per la riforestazione, possiamo destinare i suoi frutti all’industria, sostituendo la plastica monouso, che non è ecologica, spiega la Guedes, che con la polpa del frutto ha praticamente sviluppato un sostituto biodegradabile dei sacchetti di plastica monouso.
Un altro punto forte è il concetto di “imballaggio attivo” adottato dalla ricercatrice. Queste confezioni interagiscono con il cibo, ritardando le reazioni di ossidazione che ne causano il deterioramento.
Agisce anche come antiossidante, impedendo che il cibo venga degradato dalla luce e da altri fattori che accelerano l’ossidazione, spiega ancora Carmen Guedes.
Macaúba al posto della plastica
Carmen Guedes sta sviluppando per la precisione due tipologie di imballaggi innovativi utilizzando il frutto e la polpa della palma macaúba.
Il primo, realizzato utilizzando la fibra del frutto della macauba, è stato utilizzato per creare imballaggi in sostituzione delle vaschette di polistirolo. Il secondo, realizzato con la polpa del frutto, è destinato a sostituire i sacchetti di plastica monouso.
Uno dei grandi vantaggi dell’imballaggio sviluppato è il suo impatto ambientale positivo: una volta smaltito, si trasforma in fertilizzante per le piante, disperdendosi nell’ambiente senza lasciare residui.
Lo studio per ora è in fase di sviluppo presso il New Product Development Laboratory, collegato a PEG e al Dipartimento di Ingegneria Alimentare (DAL), il campus principale dell’UEM.
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Fonte: Nature Chemical Biology
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