Juventus e Como, coraggiose ma instabili: le strane somiglianze tra due club così diversi
L'analisi sulle due squadre che si affrontano nell’anticipo della 24esima giornata di Serie A L'articolo Juventus e Como, coraggiose ma instabili: le strane somiglianze tra due club così diversi proviene da Il Fatto Quotidiano.
![Juventus e Como, coraggiose ma instabili: le strane somiglianze tra due club così diversi](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2025/02/06/juventus-como-thiago-motta-fabregas-1050x551.jpg?#)
Puntare sui giovani può essere un’arma a doppio taglio. Lo sanno bene Como e Juventus, le due squadre che si affrontano nell’anticipo della 24esima giornata di Serie A e che in questa stagione sono accomunate da un fatto: la difficoltà a ottenere subito risultati con dei progetti a lungo termine dove sono i ragazzi a farla da protagonisti. Non è un segreto che i lariani vogliano diventare una realtà stabile della massima serie, ma i 22 punti raccolti in 23 partite non sono al momento all’altezza delle aspettative. Allo stesso modo arrancano i bianconeri, quinti in classifica con 13 pareggi e tante critiche. Il mercato di gennaio ha consegnato a entrambi altri giovani, in linea con le filosofie dei club, a cui ora spetta l’arduo compito di dare la svolta decisiva.
Sul lago – Dalle parti di Como hanno sempre visto i giovani come un investimento, non come un costo. Un concetto ribadito dal presidente Mirwan Suwarso durante la presentazione del progetto del nuovo stadio Sinigaglia: “Il nostro compito è anche quello di fare crescere ragazzi italiani e non provenienti dal nostro settore giovanile. Investire, portare talenti e farli crescere grazie alla nostra rete di sviluppo con club partner come l’Ajax è fondamentale”. Non è un caso quindi che i lariani abbiano speso quasi 50 milioni di euro solo nell’ultima sessione di calciomercato, regalando a Cesc Fabregas giovani come Diao (19 anni), Ivan Azon (22) e Alex Valle (20). Così il roster di enfants terribles a disposizione dell’allenatore spagnolo, che include già la stella Nico Paz e Van der Brempt (42 anni in due), si allarga ulteriormente. Una situazione che però vale una buona e una cattiva notizia. La prima è che Fabregas, sempre felice di lavorare con i talentini, avrà nuovo materiale umano da smussare. La seconda è che dovrà far quadrare le cose sul campo, dove la situazione non è rosea quanto vorrebbero le intenzioni. Il Como galleggia costantemente poco sopra la zona retrocessione, a causa di una lacuna data soprattutto dall’inesperienza. La squadra, che ha un’età media per partita di 26,8 anni, ha perso ben 14 punti da situazioni di vantaggio e l’ultimo esempio della tendenza si è verificato due settimane fa contro l’Atalanta: avanti 1-0, sotto 1-2. La fragilità mentale e la mancanza di istinto killer, necessario per chiudere i conti, sono prezzi che si devono mettere in conto quando si hanno tanti ragazzi sul rettangolo verde.
Più nero che bianco – Alla Juventus i problemi sono simili. L’estate scorsa a Torino è iniziato un pesante processo di ringiovanimento attraverso cui sono arrivate forze fresche. Prima Khephren Thuram (23) e Francisco Conceição (21), poi Alberto Costa (21) e Renato Veiga (21). Dalla Next Gen invece sono stati promossi Nicolò Savona e Samuel Mbangula. La seconda squadra quindi non è soltanto una fabbrica di talenti da vendere (le uscite hanno raggiunto la cifra di 103 milioni in sette mesi), ma anche una risorsa da cui pescare per rinforzarsi. Thiago Motta è stato scelto come sostituito di Massimiliano Allegri per iniziare un nuovo corso incentrato sui ragazzi ma, come nel caso del Como, i risultati faticano ad arrivare. Tra i bianconeri manca un leader che possa guidare lo spogliatoio, come dimostrato dai sette capitani diversi scelti in questa stagione, e quella personalità in campo per gestire i momenti delle gare e innescare una reazione quando serve. D’altronde non ci si può aspettare di certo il polso di ferro da una formazione che è la seconda più giovane di tutta la Serie A: 24,3 anni per partita di media (davanti solo al Parma). Arrivano anche da qui i 17 punti persi in situazioni di vantaggio, il -14 dalla vetta che fa storcere la bocca a tanti.
Roma non è stata costruita in un giorno, Como e Juventus neanche. La via però dovrebbe essere quella giusta.
L'articolo Juventus e Como, coraggiose ma instabili: le strane somiglianze tra due club così diversi proviene da Il Fatto Quotidiano.