Iveco: spin-off Difesa e conti 2024 spingono il titolo a Piazza Affari. Dividendo più ricco e nuovo buyback
Iveco, l’annuncio dello spin-off del settore Difesa entro il 2025 e i risultati 2024 migliori delle attese hanno messo le ali al titolo che registra un’impennata del 14,5 per cento L'articolo Iveco: spin-off Difesa e conti 2024 spingono il titolo a Piazza Affari. Dividendo più ricco e nuovo buyback proviene da FIRSTonline.
L’annuncio dello spin-off del settore Difesa entro il 2025 e i risultati 2024 migliori delle attese hanno messo le ali al titolo Iveco, che a Piazza Affari registra un’impennata del 14,5%. Dopo mesi di speculazioni su joint venture e acquisizioni, oggi arriva l’ufficialità: “Il Consiglio di amministrazione sta valutando la separazione, nel corso del 2025, del business Difesa di Iveco Group, che comprende i marchi Idv e Astra e le relative attività, attraverso uno spin-off”, ha dichiarato Olof Persson, amministratore delegato di Iveco. Nel frattempo, il gruppo industriale ha chiuso il 2024 con utili e margini in crescita, ha annunciato un aumento del dividendo a 0,33 euro per azione e ha proposto un programma di buyback fino a 130 milioni di euro.
A Piazza Affari, il titolo Iveco è balzato oltre il 15% dopo l’annuncio dello scorporo e i conti 2024. Negli ultimi sei mesi, il titolo ha guadagnato oltre il 50%. Gli analisti di Intesa Sanpaolo definiscono lo spin-off “un catalizzatore positivo per il titolo”, confermando il rating “Buy” con un target price a 14,3 euro.
Spin-off difesa Iveco: quanto vale e perché può cambiare il futuro del gruppo?
La separazione delle attività di Difesa risponde, secondo Persson, a una necessità di maggiore focalizzazione strategica. “Una separazione semplificherebbe la struttura del gruppo, aumenterebbe la focalizzazione del management e creerebbe flessibilità strategica per entrambi i business,” ha spiegato l’ad, precisando che la valutazione è ancora in corso e che ogni passo successivo sarà soggetto alle necessarie approvazioni.
Il valore di Iveco Defence Vehicles (Idv) non è di poco conto: gli analisti stimano un valore tra 750 milioni e 1 miliardo di euro, e l’interesse da parte di potenziali acquirenti è concreto. In passato, Leonardo – il colosso italiano della difesa – ha mostrato interesse per Idv, collaborando alla produzione di veicoli cingolati per l’Esercito italiano, con una quota di lavoro che va dal 12 al 15% nella joint venture con Rheinmetall.
Iveco: conti 2024 migliori delle attese
Oltre alla notizia dello spin-off, Iveco Group ha presentato risultati solidi per il 2024. Il gruppo ha chiuso il 2024 con ricavi pari a 15,28 miliardi di euro, in calo rispetto ai 15,9 miliardi del 2023, ma comunque superiori alle aspettative degli analisti, che avevano previsto ricavi per 15,12 miliardi. Le attività industriali hanno generato 14,95 miliardi di euro, con un ebit adjusted in crescita a 982 milioni di euro (rispetto ai 969 milioni attesi). Il margine operativo è stato del 6,4%, mentre l’utile netto adjusted ha visto un significativo aumento a 569 milioni di euro (+181 milioni rispetto al 2023), con un eps adjusted di 2,09 euro (+0,74 euro rispetto al 2023).
Nonostante un calo del free cash flow delle attività industriali, che si è attestato a 402 milioni di euro (contro i 450 milioni nel 2023), la liquidità disponibile del gruppo è aumentata a 5,47 miliardi di euro (+726 milioni).
Dividendi più ricchi e nuovo buyback da 130 milioni
Il Cda proporrà all’assemblea degli azionisti del 16 aprile 2025 un dividendo di 0,33 euro per azione, per un totale complessivo di 90 milioni di euro, in aumento rispetto agli 0,22 euro per azione distribuiti nel 2023. Inoltre, sarà proposta l’autorizzazione a un nuovo programma di buyback, che prevede l’acquisto di un massimo di 10 milioni di azioni, per un valore complessivo di 130 milioni di euro. Il programma avrà una durata di 18 mesi, sarà finanziato dalla liquidità disponibile del gruppo e sostituirà quello esistente, in scadenza a ottobre 2025.
Prospettive 2025: Iveco prevede un anno a due velocità
Per l’anno in corso, Iveco prevede un ebit adjusted compreso tra 980 milioni e 1,03 miliardi di euro, con ricavi netti delle attività industriali sostanzialmente stabili rispetto ai 14,95 miliardi del 2024. Per l’ebit adjusted delle attività industriali, il gruppo si aspetta un risultato compreso tra 850 e 900 milioni di euro, mentre il free cash flow è previsto tra 400 e 450 milioni di euro.
Nel mercato dei veicoli pesanti, il gruppo prevede immatricolazioni europee tra 280mila e 290mila unità, indicando una stabilizzazione del settore. Per i veicoli medi, i volumi potrebbero registrare una leggera flessione rispetto al 2024, mentre per i veicoli leggeri la prospettiva è di una sostanziale stabilità. Il 2025, quindi, si prevede essere un anno a due velocità: una prima metà più debole, seguita da una ripresa nella seconda parte dell’anno.
Nel biennio 2025-2026, Iveco prevede di accelerare i programmi di efficienza, riducendo la spesa operativa di 300 milioni di euro senza impatti sullo sviluppo dei prodotti.