Italiano in coma a Lanzarote. Fermato l’aggressore . Ma l’arma non si trova
Salvatore Sinagra resta ricoverato all’ospedale di Las Palmas: è grave ma stabile. Indizi, testimonianze e telecamere inchiodano un ragazzo di 25 anni.
di Riccardo Jannello
ARRECIFE (Spagna)
Un uomo è in stato di fermo a Lanzarote per l’aggressione al trentenne Salvatore Sinagra, l’imprenditore di Favignana proprietario di un bar-caffetteria a Puerto del Carmen, una delle località turistiche più frequentate dell’isola nell’arcipelago delle Canarie, che da una settimana giace in coma nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale universitario di Gran Canaria a Las Palmas dove è stato trasportato in eliambulanza. La Guardia Civil ha fermato il sospettato la notte scorsa e l’ha portato per l’interrogatorio nella caserma del capoluogo, Arrecife. Le autorità non hanno comunicato nome ed età, ma si sa che si tratta di un giovane del posto ben conosciuto dalla polizia per una serie di piccoli reati legati a violenze e droga. A individuarlo hanno contribuito le riprese di videosorveglianza sul luogo dell’agguato a Salvatore e le dichiarazioni di un altro italiano, amico della vittima, che è stato a lungo sentito dalla Guardia Civil, mentre altri possibili testimoni hanno preferito trincerarsi dietro il "non ricordo".
Le condizioni di Salvatore Sinagra sono stabili nella loro gravità. I medici di Las Palmas lo tengono in coma farmacologico indotto. L’hanno operato alla testa per rimuovere un ematoma al cervello – intervento riuscito perfettamente -, ma ancora non si sbilanciano sulla prognosi. "Si tratta di un ragazzo robusto e resistente – dice una fonte dell’ospedale -, il suo corpo lotta con forza, ma non possiamo ancora escludere conseguenze permanenti sulla sua salute". Il padre Andrea, che con altri familiari è al capezzale del figlio, non si dà ancora pace: "Prima di essere picchiato Salvatore avrebbe detto al suo aggressore: ‘Perché, che cosa ti ho fatto’. È ridotto così per un motivo che non saprò mai. Adesso voglio giustizia, mio figlio è un ragazzone solare che non farebbe male a nessuno". A seguire da vicino l’evoluzione della storia c’è, in rappresentanza della nostra Ambasciata di Madrid, il vice console alle Canarie, Gianluca Cappelli Bigazzi. "I medici – ha detto – mi hanno assicurato che seguono con attenzione tutti i parametri vitali del ragazzo".
Salvatore è stato aggredito la sera del 26 gennaio in un bar nei pressi dell’approdo turistico di Puerto del Carmen. Stava giocando a biliardino quando è nato un litigio con un giovane che l’ha apostrofato in malo modo. Sembrava un episodio limitato, e invece quando il ragazzo italiano è uscito a fumare una sigaretta l’altro lo ha seguito e ha cominciato a picchiarlo a calci e pugni usando anche o un tirapugni o una spranga visti gli esiti molto gravi della colluttazione. Salvatore è rimasto a terra mentre l’altro fuggiva. Alcuni giovani – resisi poi irreperibili – hanno chiamato un’ambulanza che ha soccorso l’italiano che prima è stato medicato sull’isola e quindi trasferito a Gran Canaria. Da anni nell’arcipelago, Sinagra, che dopo avere lavorato in una pizzeria aveva aperto il suo locale, aveva recentemente espresso la volontà di tornare a Favignana entro marzo. Ma ora il suo destino è tutto da scrivere.