Inverno autunnale: la nuova normalità meteo
Che l’Inverno stia assumendo caratteristiche meteo sempre più consone all’Autunno appare evidente, anche in assenza di una persistente presenza dell’Anticiclone. Quando questo sistema atmosferico si consolida in Europa e in Italia, si crea una vera e propria barriera che ostacola il passaggio delle perturbazioni. Un ulteriore effetto dell’Anticiclone è la resistenza che oppone […] Inverno autunnale: la nuova normalità meteo
Che l’Inverno stia assumendo caratteristiche meteo sempre più consone all’Autunno appare evidente, anche in assenza di una persistente presenza dell’Anticiclone. Quando questo sistema atmosferico si consolida in Europa e in Italia, si crea una vera e propria barriera che ostacola il passaggio delle perturbazioni.
Un ulteriore effetto dell’Anticiclone è la resistenza che oppone all’avanzata delle correnti fredde. Anche quelle configurazioni atmosferiche che in passato permettevano l’arrivo di masse d’aria gelida dal Nord, come il Burian o il Vortice Polare, incontrano sempre più ostacoli. Quando l’Anticiclone si espande verso Nord, bloccando il flusso atlantico, persino le correnti fredde faticano a spostarsi agevolmente verso Sud.
Una stagione autunnale di sei mesi
Questa nuova dinamica meteorologica ha portato a un Inverno che presenta caratteristiche sempre più autunnali. Negli ultimi anni, le temperature medie nei mesi di Dicembre, Gennaio e Febbraio hanno registrato un costante aumento. Le giornate di freddo intenso sono sempre meno frequenti e, quando si verificano, hanno una durata molto limitata. Al contrario, il tempo stabile e soleggiato sta diventando la normalità. Questo fenomeno si manifesta con maggiore evidenza nelle aree del Mediterraneo, dove l’Inverno sembra aver perso molte delle sue peculiarità tradizionali.
Questo però crea problemi…
Le variazioni del meteo invernale influenzano in modo significativo anche il ciclo idrologico. La riduzione delle nevicate in montagna si traduce in una minore disponibilità di riserve idriche durante la Primavera e l’Estate, stagioni in cui il disgelo costituiva una fonte essenziale per l’approvvigionamento di fiumi e laghi. La scarsità di acqua accresce il rischio di siccità, aggravando le difficoltà per l’agricoltura e mettendo sotto pressione il sistema di approvvigionamento idrico urbano.
Inoltre, il costante aumento delle temperature accelera il processo di fusione della neve già presente, riducendo la durata del manto nevoso. Questo fenomeno non solo compromette l’equilibrio idrico, ma incide negativamente sugli ecosistemi montani, che dipendono dalla neve per preservare la biodiversità.
Il riscaldamento globale avanza senza sosta
Le cause di questi cambiamenti climatici sono strettamente legate all’azione del riscaldamento globale. L’innalzamento delle temperature medie globali rappresenta uno dei principali fattori che hanno modificato il clima invernale. Gli effetti del cambiamento climatico si fanno sentire in modo particolarmente marcato nelle regioni alpine, definite Hot Spot climatici, dove il riscaldamento avanza a un ritmo superiore rispetto alla media mondiale. Le cronache meteo sono oramai sotto gli occhi di tutti…