Intervista a Bernardo Lanzetti: “Il diritto d’autore è, più che mai, in una fase cruciale”
Dopo anni di dispute legali, Busta Rhymes ha riconosciuto la co-paternità del brano Genesis ai musicisti Bernardo Lanzetti e Piero Canavera L'articolo Intervista a Bernardo Lanzetti: “Il diritto d’autore è, più che mai, in una fase cruciale” proviene da imusicfun.
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Dopo anni di dispute legali, il rapper americano Busta Rhymes ha finalmente accettato di riconoscere la co-paternità del proprio brano Genesis (disco di platino nella hit parade statunitense nel 2001) ai musicisti italiani Bernardo Lanzetti e Piero Canavera. Una svolta importante per il riconoscimento dei diritti d’autore italiani in ambito internazionale. Ne abbiamo parlato Qui.
È storico l’accordo raggiunto tra i musicisti italiani, rispettivamente autori del testo e della musica di Cosmic Mind Affair (1974) e il noto rapper newyorkese Busta Rhymes, che ha dovuto concedere a Lanzetti e Canavera parte dei suoi diritti d’autore sull’opera Genesis, uno dei suoi brani più celebri. Il deposito internazionale di Genesis dal mese di novembre, riporta infatti come autori anche Lanzetti e Canavera.
L’oggetto del plagio rivendicato dai musicisti italiani consisteva nel campionamento di un’intera strofa di Cosmic Mind Affair, incisa nel lontano 1974 dal gruppo di rock progressivo Acqua Fragile, inserita pari pari da Busta Rhymes nella sua Genesis.
Una diatriba legale condotta nel tempo da diversi avvocati, si era arenata più volte, costringendo i musicisti italiani a citare in giudizio, per il tramite dell’Avv. Giorgio Tramacere, gli autori e le case discografiche e editrici statunitensi.
La vicenda era apparsa sin da subito complicata, considerato che i discografici e gli editori di entrambi i brani in contesa erano gli stessi, Sony e Universal, con conseguenti complicazioni del caso nel dover gestire tra gli States e le filiali italiane un’accusa di contraffazione con richieste di risarcimenti stellari.
L’accordo, il cui contenuto è top secret, è stato finalmente raggiunto e ora Lanzetti e Canavera sono ufficialmente co-autori di Genesis!
Cosmic Mind Affair che apriva il secondo album del gruppo Acqua Fragile dal titolo Mass Media Stars, è nato dagli appunti di Bernardo per un suo racconto di Fantascienza. Pubblicato dalla Ricordi, che ne stampò solo 600 copie (il minimo perché la casa discografica fosse solvente con il contratto) e considerando che la band ne aveva acquistato 30 copie, balza all’occhio come la Ricordi non avesse alcuna fiducia in quell’album.
Quelle registrazioni attirarono l’interesse di Seymour Stein il leggendario discografico USA, già scopritore dei Ramones, Pretenders e più tardi, Madonna, al punto che venne in Italia per sentire gli Acqua Fragile dal vivo, in un concerto appositamente organizzato a Parma.
Favorevolmente impressionato dalla band, Seymour Stein (1942-2023) bombardò di telex la Ricordi per distribuire l’album negli USA. A quei telex, la Ricordi non diede mai riscontro.
Nel 2001 il rapper Busta Rhymes, scoperto dal famosissimo discografico Clive Davis, in coppia con il produttore J. Dilla (1974-2006) “scopre” il brano Cosmic Mind Affair degli Acqua Fragile che viene inserito in Genesis il brano che dà il titolo all’album.
Intervista a Bernardo Lanzetti
1) Dopo anni di dispute legali, Busta Rhymes ha finalmente riconosciuto la co-paternità di *Genesis*. Come hai vissuto questo momento e cosa rappresenta per te e per la tutela dei diritti d’autore italiani?
Eʼ un momento singolare nella mia vita e nel mio percorso artistico. Credo che un’intervista come questa sia un’occasione preziosa che mi permette di raccogliere le idee in merito. In questo momento storico, il diritto d’autore è, più che mai, in una fase cruciale. Sono contento di poter portare la mia testimonianza su come gli artisti debbano non solo creare, ma anche proteggere i loro lavori. In questo momento storico, il diritto d’autore è, più che mai, in una fase cruciale. Sono contento di poter portare la mia testimonianza su come gli artisti debbano non solo creare, ma anche proteggere i loro lavori.
2) *Cosmic Mind Affair* è nato da appunti per un racconto di fantascienza. Puoi raccontarci qualcosa di più sull’ispirazione dietro questo brano e su come è stato sviluppato insieme agli Acqua Fragile?
Per molti anni, sono stato appassionato di Fantascienza e, all’inizio degli anni ʼ70, proprio mentre ero iscritto alla facoltà di Chimica all’università di Parma, mi ero spinto a ipotizzare o meglio fantasticare che le leggi che regolano il piccolissimo atomo e l’infinito universo cosmico, potessero applicarsi alla mente umana ovvero ai meccanismi e modalità del pensare. Materia per un romanzo breve o per una saga, in realtà tutto questo fantasticare si ridusse a una semplice serie di appunti per una storia dove il protagonista, per un caso fortuito, una “funzione matematica malfunzionante”, si trova fisicamente catapultato nella “MENTE COSMICA”. Recentemente ho ritrovato il quadernetto con quelle note, e certo, mi ha fatto sorridere…
Con il gruppo Acqua Fragile, già dagli inizi, io avevo piena libertà sui fronti della creatività e naturalmente per quanto riguardava i testi e i titoli degli album quali “Acqua Fragile” 1973, “Mass Media Stars” 1974, “A New Chant” 2017 e “Moving Fragments” 2023.
Posso richiamare l’attenzione sul fatto che, in quasi tutti gli album a cui ho lavorato, sia in gruppo che da solista, ho spesso inserito temi di fantascienza, più o meno espliciti. Vorrei menzionare, ad esempio, “Fantalità” (dall’album Passpartù della PFM) o “Cosmotraffic Jam” dei Mangala Vallis del 2005.
3) È sorprendente vedere come un brano del rock progressivo italiano degli anni ’70 sia finito in un successo rap del 2001. Come ti senti a sapere che la tua musica ha attraversato generi e decenni fino a diventare parte di una hit americana?
Eʼ una bella sensazione ma anche strana. Di certo è anche un serio richiamo per impegnarsi a esprimersi sempre al massimo. Una punta di tristezza è che molti colleghi e amici, in Italia e in USA, gente che mi ha seguito negli anni, non è più qui per gioire con me. Recentemente è mancato Gino Campanini, il chitarrista storico della band ma, tra tutti, voglio ricordare la mia insegnante di Inglese nel Texas, Mrs. Olga Paul, che alla BHS, mi ha incoraggiato a seguire un corso di poesia nel lontano 1966.
4) La disputa legale è stata lunga e complicata. Quali sono stati i momenti più difficili di questa vicenda e cosa ti ha dato la forza per continuare?
Di base, ho sempre pensato che se il diritto d’autore, riconosciuto nei principali paesi del mondo, è in forza fino a cento anni dopo la morte dell’autore /compositore, a maggior ragione debba essere valido se il soggetto è in vita!
Non trascurabile è il fatto che anche il mio testo in inglese, l’intera prima strofa di CMA, faceva parte del contenzioso. Mentre accade spesso che una frase musicale possa eventualmente non considerarsi “copiata” per cavilli più o meno tecnici, non credo sia possibile sostenere che ben otto frasi in versi, ispirate a una storia inedita di fantascienza, possano essere uscite identiche e per caso dalla penna di un altro autore.
Per quanto riguarda lo spirito combattivo del sottoscritto credo sia importante ricordare che già in passato ho rivendicato con successo il mio diritto d’autore per altre composizioni e, per royalties negate, ho vinto varie cause, una volta anche quando opposto a una multinazionale.
5) Nel caso in questione, Sony e Universal erano coinvolte su entrambi i fronti. Pensi che le dinamiche tra filiali italiane e americane abbiano complicato ulteriormente il processo?
Senza dubbio è perlomeno curioso quanto si è creato attorno a una composizione del 1974 di Lanzetti/Canavera. Forse Cosmic Mind Affair verrà citato come “intreccio cosmico/internazionale” negli annali della discografia.
6) “Mass Media Stars“, l’album che include “Cosmic Mind Affair”, fu inizialmente pubblicato in sole 600 copie. Ti sorprende che un’opera nata in un contesto così limitato abbia avuto un impatto internazionale così significativo?
Cedevo molto nell’album Mass Media Stars dell’Acqua Fragile tanto è vero che, quando la PFM mi contattò per la prima volta, alla fine del 1974, per diventare il loro cantante solista, io chiesi tempo per pensarci. Eʼ importante comunque segnalare che le musiche degli Acqua Fragile non furono mai trasmesse alla radio RAI. Un passaggio televisivo non fu mai mandato in onda e la partecipazione a una trasmissione presentata da Gianni Morandi e Anna Maria Rizzoli fu l’unico documento in video.
7) Seymour Stein mostrò un grande interesse per gli Acqua Fragile ma, a causa della mancata risposta di Ricordi, l’album non fu distribuito negli USA. Guardando indietro, cosa pensi che sarebbe potuto cambiare per la vostra carriera con il supporto di Stein?
Rimane inspiegabile l’episodio di Seymour Stein. Ancor prima che egli scoprisse e lanciasse Madonna, era già un discografico cui tutti riconoscevano fiuto e serietà. Pensate che egli viene in Italia per sentire l’Acqua Fragile suonare dal vivo! Rimane favorevolmente colpito dalla band. Chiede alla Ricordi di poter distribuire l’album “Mass Media Stars” negli USA ma, a quanto mi è dato sapere, ai suoi telex non fu dato mai riscontro…
8) Tu e Piero Canavera siete co-autori di “Cosmic Mind Affair“. Come avete lavorato insieme su questo brano e quanto è stato importante il vostro sodalizio musicale nella tua carriera?
Per questo brano specifico ricordo che io avevo lavorato alla prima parte, quella più sognante, mentre Piero aveva realizzato la seconda parte, quella più ritmata. Teniamo presente che il genere era Progressive e quindi la composizione originale, in tutto ha una durata di oltre sette minuti!
Nella band, Piero era l’elemento più dotato musicalmente così che a lui toccò recarsi a Roma per sostenere l’esame SIAE. La nostra storica collaborazione si è però limitata ai primi due album di AF. Infatti, anche quando ci siamo riuniti dal 2017 lui ha preferito lasciare soprattutto al sottoscritto il compito di scrivere il materiale per il gruppo riservandosi però il pieno diritto di critica e indirizzo su quanto proposto.
9) Dopo questa esperienza, ti piacerebbe esplorare nuove collaborazioni con artisti di generi diversi, magari proprio con esponenti del rap o dell’hip-hop?
Nel mio percorso artistico posso vantare collaborazioni con artisti pop, jazz e addirittura classica/contemporanea ma un solo episodio nel rap. Negli ultimi tempi ho analizzato il lavoro di Busta Rhymes e J.Dilla e, nel brano Genesis, è innegabile il valore dell’operazione artistica che ha combinato generi così diversi. Ho isolato certo mio materiale che potrebbe essere utilizzato in operazioni simili di alto profilo.
10) La tua esperienza dimostra quanto sia importante proteggere i propri diritti d’autore. Quale consiglio daresti ai giovani musicisti per tutelare il proprio lavoro e navigare nell’industria musicale?
Per artisti della mia generazione e oltre, il diritto d’autore è l’unico baluardo e i contratti editoriali sono diventati più importanti del passato così che non è facile poterne firmare uno serio! Pensate poi che, parallelamente, nei contratti per “fissazioni discografiche” ovvero i contratti discografici degli anni passati, la casa diventava padrona delle registrazioni… per lʼeternità! Oggi tutto è sbilanciato perché i costi per la promozione delle musiche e il lancio di un artista sono enormi rispetto ai costi per incidere la musica. Un consiglio sempre valido è quello di fare il possibile per avere e mantenere la proprietà delle proprie registrazioni. Negli Usa, gli artisti sono sempre stati più avvantaggiati perché, per molti di loro, i diritti discografici tornano di proprietà dopo 20 anni. Inoltre, oltreoceano, cantanti, autori, compositori e arrangiatori possono organizzarsi in class action molto rapide e efficaci per contenziosi con i colossi dell’industria musicale, anche digitale.
11) Dopo questo riconoscimento, pensi che ci sarà un rinnovato interesse per “Cosmic Mind Affair” e l’album “Mass Media Stars”? Ci sono piani per una riedizione o un progetto celebrativo?
Al momento nulla si è mosso ai piani alti. Sono anche in attesa di segnali dalla prestigiosa etichetta anglo/americana Esoteric Recording/Cherry Red che ha ristampato lʼAcqua Fragile all’estero già dal 2010. Penso dovrò muovermi in prima persona anche perché sarebbe bello ricordare che, oltre a essere ora l’unico italiano a firmare un brano americano di una certa rilevanza, con 23 album ufficiali, sono anche autore di circa 120 brani già pubblicati e sono un vocalist che dopo oltre 50 anni di carriera ancora si muove dentro un “range”, un’estensione, che supera le 3 ottave. Sorry per tutti questi numeri! Credo che lo spettacolo live previsto per l’estate prossima – Bernardo Lanzetti canta Master Poets – potrà celebrare tutto ciò che mi è stato possibile trattare in questa intervista. Mille grazie per l’opportunità!
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