C’è una nuova WRX STI, ma le belle notizie finiscono qua

Il comparto tecnico della nuovissima Subaru WRX STI S210 non è all’apice delle generazioni di Impreza, ma è comunque intrigante. Sfortunatamente il cambio rovina tutta la poesia L'articolo C’è una nuova WRX STI, ma le belle notizie finiscono qua proviene da Veloce.

Feb 9, 2025 - 00:02
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C’è una nuova WRX STI, ma le belle notizie finiscono qua

Ricordate la costante e lenta agonia perpetrata da Subaru verso la BRZ e i relativi fan sfegatati? Ogni tot mesi si sperava che la casa delle pleiadi presentasse una versione STI, più muscolosa, cazzuta e potente per creare l’arma definitiva, tanti cavalli uniti alla raffinata dinamica della coupé giapponese. Invece nulla di fatto, fino all’arrivo del nuovo modello più corposo. Ecco, la nuova WRX – l’erede della ‘Evo Eye’ – partiva già con un gap estetico non indifferente rispetto alle prime generazioni e un carattere più soft, di conseguenza molti riponevano tutte le loro speranze nella versione STI, ricordando i fasti delle erotiche 22B, RB5, P1 e via dicendo. La buona notizia è che la STI è effettivamente approdata nel mondo, ma non esattamente come ce la aspettavamo. 

NIENTE MANUALE. Diciamolo subito, inutile tergiversare: il cambio è un irritante CVT, non un sei marce manuale sulla quale chiunque avrebbe giustamente scommesso, inoltre la Subaru WRX STI sarà commercializzata solamente in Giappone… il che ci amareggia meno del previsto considerando la trasmissione scelta da Subaru. E’ un peccato che la più recente delle Subaru Tecnica International abbia un cambio che troviamo nelle Prius, soprattutto perché il restante pacchetto tecnico è più che discreto: il 2.4 litri turbo flat four passa dai 270 cavalli originali a circa 300 cavalli e 376 Nm grazie a una nuova aspirazione, uno scarico meno vincolato e una Ecu affinata, abbiamo nuovi cerchi BBS avvolti da Michelin Pilot Sport 4S, freni Brembo a sei pompanti e nuove barre antirollio. 

LA STRADA È ANCORA LUNGA. L’estetica non raggiungerà mai i livelli di una Impreza GC8 ‘Mean Eye’ ma è comunque migliorata tra cerchi, kit estetico e ala al retro, anche gli interni fanno un salto di qualità grazie a cinture rosse e sottilissimi sedili in carbonio. Peccato davvero per questa contrastata scelta della trasmissione: la WRX base monta un cambio manuale, perché non mantenerlo? Il CVT della Subaru WRX STI è stato studiato per mimare il funzionamento di un otto marce automatico, tuttavia dubitiamo fortemente che un qualsiasi appassionato pensi “Ah ok, allora Subaru ti perdono per la trasmissione, l’estetica e il divario di potenza rispetto alla precedente S209”. Subaru produrrà solo 500 S210, tutte riservate al Giappone; speriamo che questo modello sia un banco di prova per qualcosa di più adatto ai nostalgici delle vere Suby. 

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