Il governo israeliano approva l'accordo di cessate il fuoco a Gaza; il rilascio degli ostaggi inizia domenica
Dopo una riunione fiume Il governo israeliano ha approvato l'accordo con Hamas per la cessazione del fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi. L'intesa, siglata a Doha nella notte tra giovedì e venerdì, entrerà in vigore domenica 19 gennaio. La notizia è stata confermata dall'ufficio del Primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu. Secondo fonti dei media israeliani, 24 ministri hanno votato a favore dell'accordo, mentre 8 si sono contrari. Sebbene le parti contrarie possano presentare ricorso all'Alta Corte di Giustizia.David Amsalem e Amichai Chikli, esponenti del Likud, sono tra gli otto membri dell'esecutivo che si sono opposti all'accordo di tregua con Hamas, insieme ai rappresentanti dei partiti di destra radicale Otzma Yehudit e Religious Zionism. Shlomo Karhi, ministro delle Comunicazioni e anch'egli affiliato al Likud, non era presente al momento del voto. Tra i contrari di Otzma Yehudit si annoverano il leader del partito Itamar Ben Gvir, Yitzhak Wasserlauf e Amichai Eliyahu. Per quanto riguarda il sionismo religioso, il leader Bezalel Smotrich ha espresso voto contrario, affiancato dai ministri Orit Strock e Ofir Sofer. Otzma Yehudit ha ventilato l'ipotesi di abbandonare la coalizione a causa dell'accordo, mentre il sionismo religioso sembra deciso a rimanere nell'esecutivo, dopo che Benjamin Netanyahu avrebbe raggiunto un compromesso con Smotrich per assicurare il supporto della sua fazione.Durante la riunione del governo il primo ministro Benyamin Netanyahu ha affermato « Il presidente Trump ha preso la decisione che, al suo insediamento, riavremo tutte le forniture militari che erano state bloccate». Secondo Netanyahu, citato da Ynet, questa fase è cruciale: « Se non si raggiungerà la seconda parte dell'accordo, Israele avrà comunque nuovi strumenti per riprendere il conflitto. Il presidente Trump ha ribadito il pieno sostegno a Israele, pronto a intervenire in caso di violazione dell'accordo». Israele prevede di liberare oltre 700 detenuti nella prima fase dell'accordo con Hamas, tra cui diversi condannati all'ergastolo per omicidio. Tra i prigionieri figurano membri di Hamas, della Jihad islamica palestinese e del movimento Fatah. La notizia è stata diffusa dal Times of Israel, che ha riportato un comunicato del Ministero della Giustizia. Nel documento si precisa che il primo gruppo di prigionieri non sarà rilasciato prima delle 16:00 di domani. Secondo i media israeliani « Zakaria Zubeidi, esponente di Fatah noto per essere stato coinvolto nel 2021 in una fuga da un carcere di massima sicurezza nel nord di Israele, figura nell'elenco dei prigionieri palestinesi di sicurezza che il Ministero della Giustizia israeliano ha previsto di rilasciare nella prima fase dell'accordo di cessate il fuoco con Hamas Zubeidi e gli altri fuggitivi erano stati successivamente catturati e Zubeidi non verrebbe mandato all’estero».A partire da sabato, l'unità di coordinamento degli ostaggi e delle persone scomparse del governo ha iniziato a notificare le famiglie dei 33 ostaggi israeliani che si prevede saranno liberati durante la prima fase dell'accordo. Questi cosiddetti casi "umanitari" includono donne, bambini, anziani e infermi. Tuttavia, Israele deve ancora confermare quanti dei 33 siano ancora vivi, con Hamas che ha promesso di consegnare un rapporto sullo stato di avanzamento sette giorni dopo l'inizio del cessate il fuoco.I nomi degli ostaggi che verranno rilasciati includono Liri Albag, Itzhak Elgarat, Karina Ariev, Ohad Ben Ami, Ariel Bibas, Yarden Bibas, Kfir Bibas, Shiri Bibas, Agam Berger, Gonen Romi, Daniella Gilboa, Emily Damari, Sagui Dekel Chen , Iair Horn, Omer Wenkert, Alexandre Sasha Troufanov, Arbel Yehoud, Ohad Yahalomi, Eliya Cohen, Or Levy, Naama Levy, Oded Lifshitz, Gadi Moshe Mozes, Avraham (Avera) Mengisto, Shlomo Mantzur, Keith Samuel Sigal, Tsachi Idan, Ofer Kalderon, Tal Shoham, Doron Steinbrecher, Omer Shem Tov, Hisham Al-Sayed e Eli Sharabi.
Dopo una riunione fiume Il governo israeliano ha approvato l'accordo con Hamas per la cessazione del fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi. L'intesa, siglata a Doha nella notte tra giovedì e venerdì, entrerà in vigore domenica 19 gennaio. La notizia è stata confermata dall'ufficio del Primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu. Secondo fonti dei media israeliani, 24 ministri hanno votato a favore dell'accordo, mentre 8 si sono contrari. Sebbene le parti contrarie possano presentare ricorso all'Alta Corte di Giustizia.
David Amsalem e Amichai Chikli, esponenti del Likud, sono tra gli otto membri dell'esecutivo che si sono opposti all'accordo di tregua con Hamas, insieme ai rappresentanti dei partiti di destra radicale Otzma Yehudit e Religious Zionism. Shlomo Karhi, ministro delle Comunicazioni e anch'egli affiliato al Likud, non era presente al momento del voto. Tra i contrari di Otzma Yehudit si annoverano il leader del partito Itamar Ben Gvir, Yitzhak Wasserlauf e Amichai Eliyahu. Per quanto riguarda il sionismo religioso, il leader Bezalel Smotrich ha espresso voto contrario, affiancato dai ministri Orit Strock e Ofir Sofer. Otzma Yehudit ha ventilato l'ipotesi di abbandonare la coalizione a causa dell'accordo, mentre il sionismo religioso sembra deciso a rimanere nell'esecutivo, dopo che Benjamin Netanyahu avrebbe raggiunto un compromesso con Smotrich per assicurare il supporto della sua fazione.
Durante la riunione del governo il primo ministro Benyamin Netanyahu ha affermato « Il presidente Trump ha preso la decisione che, al suo insediamento, riavremo tutte le forniture militari che erano state bloccate». Secondo Netanyahu, citato da Ynet, questa fase è cruciale: « Se non si raggiungerà la seconda parte dell'accordo, Israele avrà comunque nuovi strumenti per riprendere il conflitto. Il presidente Trump ha ribadito il pieno sostegno a Israele, pronto a intervenire in caso di violazione dell'accordo». Israele prevede di liberare oltre 700 detenuti nella prima fase dell'accordo con Hamas, tra cui diversi condannati all'ergastolo per omicidio. Tra i prigionieri figurano membri di Hamas, della Jihad islamica palestinese e del movimento Fatah. La notizia è stata diffusa dal Times of Israel, che ha riportato un comunicato del Ministero della Giustizia. Nel documento si precisa che il primo gruppo di prigionieri non sarà rilasciato prima delle 16:00 di domani. Secondo i media israeliani « Zakaria Zubeidi, esponente di Fatah noto per essere stato coinvolto nel 2021 in una fuga da un carcere di massima sicurezza nel nord di Israele, figura nell'elenco dei prigionieri palestinesi di sicurezza che il Ministero della Giustizia israeliano ha previsto di rilasciare nella prima fase dell'accordo di cessate il fuoco con Hamas Zubeidi e gli altri fuggitivi erano stati successivamente catturati e Zubeidi non verrebbe mandato all’estero».
A partire da sabato, l'unità di coordinamento degli ostaggi e delle persone scomparse del governo ha iniziato a notificare le famiglie dei 33 ostaggi israeliani che si prevede saranno liberati durante la prima fase dell'accordo. Questi cosiddetti casi "umanitari" includono donne, bambini, anziani e infermi. Tuttavia, Israele deve ancora confermare quanti dei 33 siano ancora vivi, con Hamas che ha promesso di consegnare un rapporto sullo stato di avanzamento sette giorni dopo l'inizio del cessate il fuoco.
I nomi degli ostaggi che verranno rilasciati includono Liri Albag, Itzhak Elgarat, Karina Ariev, Ohad Ben Ami, Ariel Bibas, Yarden Bibas, Kfir Bibas, Shiri Bibas, Agam Berger, Gonen Romi, Daniella Gilboa, Emily Damari, Sagui Dekel Chen , Iair Horn, Omer Wenkert, Alexandre Sasha Troufanov, Arbel Yehoud, Ohad Yahalomi, Eliya Cohen, Or Levy, Naama Levy, Oded Lifshitz, Gadi Moshe Mozes, Avraham (Avera) Mengisto, Shlomo Mantzur, Keith Samuel Sigal, Tsachi Idan, Ofer Kalderon, Tal Shoham, Doron Steinbrecher, Omer Shem Tov, Hisham Al-Sayed e Eli Sharabi.