I filtri di bellezza esistono ancora. Ma non più su Instagram

«Diventeremo tutti come la figlia di Fantozzi». Da quando Instagram ha deciso di dire addio ai filtri di bellezza, sulla Rete è un continuo brulicare di battute ironiche e sferzanti. Come abbiamo raccontato su Panorama, la decisione di Meta rimane per certi versi ambigua. In molti la salutano come un nuovo modo di approcciarsi ai social network, più sano ed etico, in cui non vengono propugnati modelli estetici impossibili da conseguire. Ma i più smaliziati, andreottiani fino al midollo, vi vedono solo una furbata di Mark Zuckerberg per rafforzare la sua posizione sul mercato. C’è da dire che in queste ultime settimane il giovane miliardario sia tornato di prepotenza al centro del vortice mediatico. E non tanto per il suo nuovo look, un capello riccio e spettinato da scolaretto, quanto per le sue nuove “brutte” compagnie. Ospite nel podcast del trumpiano Joe Rogan, il caro vecchio Mark fa abiura di tutte le sue precedenti convinzioni; volta le spalle al fact-checking e punta il dito contro sleepy Joe Biden per averlo costretto ad applicare la censura durante il periodo del Covid. Ipocrita retromarcia? I media progressisti d’oltreoceano lo accusano di essersi inginocchiato a The Donald e alla nuova “internazionale conservatrice”. Ma Zuckerberg tira dritto per la sua strada e adesso decide di complicare la vita anche agli influencer. Insomma, basta aiutini e trucchetti nelle foto. Non si vedranno più addominali scolpiti, nasi perfetti e pelli lisce come la seta. Le celebrità del web sono sotto shock? In un servizio andato in onda sulle “Iene”, il giornalista Nicolò De Vitiis intervista alcuni dei volti più famosi del contesto italiano. Da Giulia Salemi passando per Taylor Mega, le star di internet hanno spiegato come in realtà ancora per molto avremo a che fare con foto modificate. Il segreto è conoscere le applicazioni giuste. Tra le più famose vi è “Facetune”, vero e proprio fuori classe della categoria, pensato e sviluppato per il fotoritocco di ritratti e volti. Non solo leviga e sbianca per avere una faccia da selfie perfetta, ma riuscirà a donare luminosità agli scatti. Tuttavia, complice anche il ban di Tiktok sul suolo statunitense, sempre più influencer occidentali stanno trasmigrando come rondini verso altri “nidi” digitali. Destinazione Corea del Sud. Un esempio è l’app Snow, che sta diventando sempre più affollata di utenti. Nata sulla falsariga di Snapchat, mette a disposizione un'infinità di filtri e stickers per modificare le fotografie; a tutto ciò vanno aggiunte anche soluzioni di realtà aumentata e possibilità di montare video con un’ampia libreria musicale a disposizione. E se si amano le soluzioni made in Corea, notevole successo lo sta riscontrando anche “Soda”. No, non a nulla a che fare con drink rinfrescanti o bevande. Si tratta di un’app pensata per selfie perfetti con un catalogo di effetti da applicare durante lo scatto, nonché numerosi strumenti per la correzione delle imperfezioni, l’applicazione di trucco e la modifica di luce, esposizione e saturazione. In futuro, quindi, si vedranno in giro ancora molte foto ritoccate. A cambiare saranno solamente gli strumenti che permetteranno di essere più belli. Così con la reputazione salva e l’ego gonfio, ci si prepara al prossimo scatto. E se si dovesse assomigliare alla figlia di Fantozzi, niente paura. I filtri di bellezza esistono ancora.

Jan 18, 2025 - 15:31
I filtri di bellezza esistono ancora. Ma non più su Instagram


«Diventeremo tutti come la figlia di Fantozzi».

Da quando Instagram ha deciso di dire addio ai filtri di bellezza, sulla Rete è un continuo brulicare di battute ironiche e sferzanti. Come abbiamo raccontato su Panorama, la decisione di Meta rimane per certi versi ambigua. In molti la salutano come un nuovo modo di approcciarsi ai social network, più sano ed etico, in cui non vengono propugnati modelli estetici impossibili da conseguire. Ma i più smaliziati, andreottiani fino al midollo, vi vedono solo una furbata di Mark Zuckerberg per rafforzare la sua posizione sul mercato. C’è da dire che in queste ultime settimane il giovane miliardario sia tornato di prepotenza al centro del vortice mediatico. E non tanto per il suo nuovo look, un capello riccio e spettinato da scolaretto, quanto per le sue nuove “brutte” compagnie. Ospite nel podcast del trumpiano Joe Rogan, il caro vecchio Mark fa abiura di tutte le sue precedenti convinzioni; volta le spalle al fact-checking e punta il dito contro sleepy Joe Biden per averlo costretto ad applicare la censura durante il periodo del Covid. Ipocrita retromarcia? I media progressisti d’oltreoceano lo accusano di essersi inginocchiato a The Donald e alla nuova “internazionale conservatrice”. Ma Zuckerberg tira dritto per la sua strada e adesso decide di complicare la vita anche agli influencer. Insomma, basta aiutini e trucchetti nelle foto.

Non si vedranno più addominali scolpiti, nasi perfetti e pelli lisce come la seta. Le celebrità del web sono sotto shock? In un servizio andato in onda sulle “Iene”, il giornalista Nicolò De Vitiis intervista alcuni dei volti più famosi del contesto italiano. Da Giulia Salemi passando per Taylor Mega, le star di internet hanno spiegato come in realtà ancora per molto avremo a che fare con foto modificate. Il segreto è conoscere le applicazioni giuste. Tra le più famose vi è “Facetune”, vero e proprio fuori classe della categoria, pensato e sviluppato per il fotoritocco di ritratti e volti. Non solo leviga e sbianca per avere una faccia da selfie perfetta, ma riuscirà a donare luminosità agli scatti. Tuttavia, complice anche il ban di Tiktok sul suolo statunitense, sempre più influencer occidentali stanno trasmigrando come rondini verso altri “nidi” digitali. Destinazione Corea del Sud. Un esempio è l’app Snow, che sta diventando sempre più affollata di utenti. Nata sulla falsariga di Snapchat, mette a disposizione un'infinità di filtri e stickers per modificare le fotografie; a tutto ciò vanno aggiunte anche soluzioni di realtà aumentata e possibilità di montare video con un’ampia libreria musicale a disposizione. E se si amano le soluzioni made in Corea, notevole successo lo sta riscontrando anche “Soda”. No, non a nulla a che fare con drink rinfrescanti o bevande. Si tratta di un’app pensata per selfie perfetti con un catalogo di effetti da applicare durante lo scatto, nonché numerosi strumenti per la correzione delle imperfezioni, l’applicazione di trucco e la modifica di luce, esposizione e saturazione. In futuro, quindi, si vedranno in giro ancora molte foto ritoccate.

A cambiare saranno solamente gli strumenti che permetteranno di essere più belli. Così con la reputazione salva e l’ego gonfio, ci si prepara al prossimo scatto. E se si dovesse assomigliare alla figlia di Fantozzi, niente paura. I filtri di bellezza esistono ancora.