Formula 1 | Todt e la stilettata alla Ferrari: “Dopo la Presidenza della FIA solo silenzio, non comprendo”
Formula 1 Todt Ferrari – L’avventura di Jean Todt in Ferrari ha segnato un’epoca nella storia della Formula 1. Arrivato
Formula 1 Todt Ferrari – L’avventura di Jean Todt in Ferrari ha segnato un’epoca nella storia della Formula 1. Arrivato a Maranello nel 1993 per volere di Luca Cordero di Montezemolo insieme a Ross Brown e Michael Schumacher, il manager francese ha ricostruito la Scuderia dalle fondamenta, consolidandone l’identità e affrontando momenti difficili. Come le sconfitte nei mondiali 1997, 1998 e 1999, le quali hanno spesso messo in dubbio la posizione di una triade capace di dominare la scena nei primi anni del Duemila.
Todt e le perplessità sull’atteggiamento Ferrari
Successivamente, dopo l’esperienza in Ferrari, Todt ha assunto la presidenza della FIA, incarico ricoperto dal 2009 al 2021. Però, in una recente intervista a La Repubblica, l’ex TP della Rossa ha espresso sorpresa per la mancanza di contatti con la squadra di Maranello subito dopo l’addio alla carica, ponendosi alcuni dubbi sul comportamento proviene dalle parti dell’Emilia Romagna: “Da quando ho lasciato la FIA non ho più avuto rapporti con la Ferrari. Sono rimasto perplesso, considerando il tempo e i risultati ottenuti insieme”.
Ripercorrendo il suo arrivo in Italia, il transalpino ha ricordato le difficoltà iniziali, rivelando quanto l’impresa di riportare in auge il Cavallino fosse proibitiva: “Nel 1993 la Ferrari era un castello in rovina. Il reparto design si trovava in Inghilterra, mentre la galleria del vento in sede era obsoleta. Abbiamo ricostruito tutto, creando un gioiello. Il merito va al gruppo che ho formato e mantenuto negli anni, trasformandolo in un dream team”. Un racconto in breve dei 14 titoli vinti sotto la sua gestione, i quali – ancora oggi – restano il periodo più vincente della storia della Scuderia.
Il rapporto con Michael Schumacher
Infine, nella stessa intervista, non è mancato un riferimento al legame con Schumacher. Todt continua a essere vicino alla famiglia del sette volte campione del mondo, finito lontano dai riflettori dopo il terribile incidente sulle poste del Meribel nel 2013, e rispetta ancora oggi la riservatezza posta sulle condizioni del nativo di Kerpen: “La famiglia ha deciso di non rispondere alla domanda, una scelta che rispetto. Lo vedo regolarmente con affetto. Lui e i suoi sono parte della mia vita, che oggi è molto lontana dalla Formula 1”.