Flop in Trentino per il liceo del “Made in Italy”: solamente quindici gli studenti iscritti al prossimo anno scolastico

L’assessore all’Istruzione della provincia di Trento, Francesca Gerosa: numeri "non mi sorprendono" ma l'idea "non vada accantonata". Problemi per poter avviare le classi L'articolo Flop in Trentino per il liceo del “Made in Italy”: solamente quindici gli studenti iscritti al prossimo anno scolastico proviene da Il Fatto Quotidiano.

Feb 5, 2025 - 04:40
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Flop in Trentino per il liceo del “Made in Italy”: solamente quindici gli studenti iscritti al prossimo anno scolastico

Il liceo del “Made in Italy” è un flop anche in Trentino. Alla chiusura, venerdì scorso, del tempo delle iscrizioni sono stati registrati quindici alunni che hanno optato per il nuovo indirizzo per l’anno scolastico 2025/2026. L’assessore all’Istruzione della provincia di Trento Francesca Gerosa attende i dati definitivi prima di ufficializzare il fallimento del progetto ma in un comunicato mette le mani avanti: “Nonostante i dati delle iscrizioni, che non si discostano dalle tendenze nazionali e che quindi non mi sorprendono, in questi mesi c’è stato molto interesse e curiosità da parte degli studenti e delle loro famiglie, sia a TrentinOrienta che nelle giornate di porte aperte organizzate dalle scuole, e questo ci fa pensare che l’idea del liceo “Made in Italy” non vada accantonata, ma serva avviare un’ulteriore riflessione e pianificazione per il futuro”.

Numeri che comunque creano qualche problema per poter avviare le classi. Gerosa per ora non si sbilancia ma c’è chi punta il dito contro la scelta della Provincia di dar avvio anche in Trentino all’indirizzo proposto dal ministro leghista dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “Il percorso – sottolinea l’assessore – che ha portato alla costituzione del liceo del Made in Italy in Trentino è stato lungo e articolato, ma soprattutto partecipato, con il coinvolgimento delle scuole interessate e del Dipartimento. Siamo orgogliosi del lavoro fatto, perché quella che è nata è a mio avviso una proposta interessante e seria, proprio perché sviluppata dal basso, pur partendo da una programmazione nazionale, che in Trentino ha trovato un’ottima declinazione”.

Parole che sembrano un arrampicarsi sui vetri per non dar ragione al Consiglio del sistema educativo che nei mesi scorsi aveva bocciato il nuovo percorso (otto voti contrari, otto astenuti, cinque favorevoli). “La Politica – precisa l’assessore – deve lavorare per creare opportunità, non per limitarle, e ritengo positivo aver dato la possibilità di valutare, insieme agli altri, anche questo nuovo percorso, senza alcuna preclusione o decisione imposta dall’alto, e come Trentino abbiamo fatto sistema per metterci il nostro pensiero. Un percorso innovativo le cui parole chiave sono interdisciplinarietà, laboratorialità e competenze ricche e articolate, afferenti anche alle scienze umane, in una scuola fortemente connessa con il territorio e i settori economici.”

In settimana saranno analizzati complessivamente i dati delle iscrizioni di tutte le scuole, e verrà fatto qualche approfondimento sui numeri e sui percorsi in generale. Nell’ ordinamento trentino sono previste anche le classi articolate, nelle quali ci sono materie comuni a tutti gli studenti e alcune specifiche di indirizzo. Ci sarà un confronto tra il Dipartimento e le scuole interessate per prendere delle decisioni. “Voglio ribadire – dice Gerosa – il mio impegno e quello della Giunta provinciale a continuare a lavorare per un sistema scolastico che crea occasioni e in grado di rispondere il più possibile alle esigenze di tutti i nostri studenti e dà loro nuovi stimoli, mettendoli nelle condizioni di non perdere opportunità. Saranno poi sempre loro alla fine a scegliere la propria strada, in piena libertà. Noi proseguiamo il nostro percorso con impegno e passione, a beneficio del futuro dei nostri giovani e del nostro territorio”.

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