Ferrari, test Pirelli: analisi aeromeccanica avanzata sulla SF-24
Ferrari spinge. D’altronde in F1 bisogna farlo altrimenti si resta dietro. La SF-25 porta con se diverse novità tecniche che, di recente, la nostra redazione ha raccontato nei dettagli. L’ultima in ordine cronologico riguarda il lavoro realizzato al posteriore sulla migrazione del bilanciamento. Una mossa utile per recuperare quella trazione persa nel 2024 che tanto […]
Ferrari spinge. D’altronde in F1 bisogna farlo altrimenti si resta dietro. La SF-25 porta con se diverse novità tecniche che, di recente, la nostra redazione ha raccontato nei dettagli. L’ultima in ordine cronologico riguarda il lavoro realizzato al posteriore sulla migrazione del bilanciamento. Una mossa utile per recuperare quella trazione persa nel 2024 che tanto è servita alle due precedenti wing car. Nell’attesa di poter osservare le forme della prossima opera di ingegneria aero meccanica della rossa, prima nello shake down di Fiorano e poi nei pre season test, ecco le prove su pista della Pirelli.
Sono andate in on ieri, la prima tranche, per poi proseguire quest’oggi sempre sulla pista catalana. Parliamo di uno scenario competitivo assai complicato per le squadre, in quanto l’obiettivo è quello di simulare i livelli di carico delle vetture 2026, dove le gomme sono appunto quelle prodotte dal gommista italiano per il nuovo corpo normativo. Le regole da rispettare sono diverse, tutte normate all’interno delle direttiva emanate dalla FIA. Ne abbiamo parlato ieri non dettaglio. Per questo, malgrado l’auto fosse la SF-24, pensare di trarre conclusioni interessati in chiave 2025 era impensabile.
Hamilton ha girato parecchio e chi se ne frega dei tempi. Per l’inglese era importante accrescere la confidenza con la storica scuderia italiana e, nel contempo, prendere maggiore familiarità con tutti i comandi al volante. Parliamo delle varie modalità utili ad amministrare al meglio la monoposto. Anche Charles è sceso in pista e, al contrario di quanto si pensava, pure lui era a bordo dell’auto 2024. Questo significa che solo oggi potrà recuperare il TPC perso la scorsa settimana, quando per “colpa” del nuovo compagno non ha potuto girare nel pomeriggio di mercoledì.
Ferrari, test Pirelli: DRS senza limitazioni, lavoro sull’aerodinamica
Ferrari ha deciso di non lasciare nulla al caso. Charles, oggi, dovrebbe sfruttare l’ultima occasione concessa dalla FIA per i TPC. Il monegasco non aveva completato il programma di prove a causa del botto di Lewis contro le barrire nell’ultimo settore del Montmelò. Uno schianto avvenuto a velocità molto elevate, oltre i 200 km/h, in curva 14. L’inglese ha perso il controllo perché stava andato molto forte. Spingeva al massimo per trovare il limite della monoposto. Un impatto abbastanza tosto che ha rovinato l’avantreno della SF-23, non potendo, di riflesso, completare il programma con Leclerc.
Ieri, Hamilton e Leclerc hanno girato cona la SF-24. Due monoposto opportunamente modificate secondo le direttive della Federazione Internazionale, con l’intento di effettuare una precisa raccolta dati sulle gomme della Pirelli 2026. Questo test, pertanto, come detto, non poteva avere nessun tipo di impatto diretto sulla Ferrari della prossima stagione. Mentre per il fornitore unico di pneumatici era di vitale importanza, in quanto sta lavorando per delineare le specifiche per la prossima generazione di vetture della F1. Attualmente non esiste un modello fisico delle monoposto 2026.
Una questione che sta rendendo davvero complicato il lavoro del team di tecnici diretti da Mario Isola. Il pool di ingegneri sta cercando di simulare i livelli di carico aerodinamico previsti dal nuovo regolamento. Per tale ragione, le vetture che vengono utilizzate in questi test sono alleggerite di circa 30 kg grazie ad un quantitativo di benzina minore utilizzato quando simulano gli stint di gara, per cercare di riprodurre condizioni il più possibile vicine a quelle future. Sappiamo che alla rossa, come pure a McLaren e Alpine, è stato chiesto un lavoro a livello sospensivo.
Modifiche molto utili per capire al meglio il comportamento delle mescole e di fatto allargare, quanto più possibile, il range di analisi a bocce ferme, come si suol dire. La strategia della Pirelli è abbastanza chiara: definire un certo tipo di approccio, accurato, inerente allo sviluppo delle coperture. Avere diverse scuderie che ti aiutano, considerando le diverse caratteristiche progettuali di base, è un vero e proprio balsamo per l’azienda con sede nel quartiere della Bicocca. Gli permette di validare i dati e scegliere la strada più proficua da seguire verso il target prefissato.
In questi test serviva assetto particolarmente scarico. Quello utilizzato al Gran Premio di Monza, se parliamo della Ferrari. Potendo osservare dalla pista alcuni passaggi della SF-24, abbiamo notato la comparsa, tra un run ed un altro, di alcuni elementi aerodinamici collocati in punti strategici. Questo se la percezione non ci ha tradito, pensando che la visibilità non era ottimale. Ipotizzando un contesto del genere, con ogni probabilità, potremmo sostenere che tali dispositivi siano stati studiati per massimizzare la deportanza senza compromettere i flussi d’aria.
Un provvedimento per simulare differente livelli di downforce in run alterni. Ci riferiamo alla necessità di provare configurazioni a basso carico, per poi confrontarle con un grado superiore di deportanza. Inoltre, come abbiamo capito grazie alla nostra chiacchierata con Pirelli di lunedì pomeriggio, è stato confermato un utilizzo differente dell’ala mobile. Autorizzare l’uso del DRS anche al di fuori delle zone previste, in pratica, per ridurre la resistenza all’avanzamento in diversi punti del tracciato di Barcellona. In sintesi, Ferrari ha dimostrato grande efficienza nei test con la SF-24.
Ottimi feedback forniti da Hamilton e Leclerc che Pirelli ha giudicato molto preziosi, contribuendo alla raccolta dati necessaria per il futuro degli pneumatici. Anche oggi prosegue il lavoro della Ferrari che, proprio in questo momento, sta scaldando i motori per scender in pista. Parliamo dell’ultima sgambata prima del 19 febbraio, quando finalmente, la SF-25, svelerà le sue forme al mondo intero. Prima sulle reti sociali per poi effettuare qualche giro di assaggio sulla pista di casa. Noi ci saremo, ovviamente, per offrire tutte le informazioni utili alla causa.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv