F1, Mercedes 2025: rivoluzione tecnico tattica nel dopo Hamilton

Mercedes si appresta a validare il progetto 2025 in pista. La F1 ha trattato male il team di Brackley nell’era wing car. O forse sarebbe meglio dire che la squadra tedesca non è mai riuscita a proporre una monoposto solida e costante nell’arco di una campagna agonistica. Di fatto, solo alla terza stagione di continuità […]

Feb 7, 2025 - 15:46
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F1, Mercedes 2025: rivoluzione tecnico tattica nel dopo Hamilton

Mercedes si appresta a validare il progetto 2025 in pista. La F1 ha trattato male il team di Brackley nell’era wing car. O forse sarebbe meglio dire che la squadra tedesca non è mai riuscita a proporre una monoposto solida e costante nell’arco di una campagna agonistica. Di fatto, solo alla terza stagione di continuità regolamentare i risultati possono essere definiti accettabili. Un 6 stiracchiato, ma solo per la voglia di crederci. Sì… non ci sembra corretto dare una votazione più alta, se pensiamo che la squadra diretta da Toto Wolff nutriva un chiaro obiettivo: vincere e ripetere l’egemonia recente.

E invece no. Le soddisfazioni sono parecchio avare. Quattro vittorie nel campionato scorso non sono certo da buttare, va bene. Ciò malgrado, se consideriamo come sono arrivate, l’andamento altalenante e la classifica finale, Mercedes è risultata in pista solamente la quarta forza del mondiale. Davvero troppo poco. Urge pertanto un restyling completo, sebbene stiamo parlando dell’ultima campagna agonistica prima dell’enorme rivoluzione regolamentare che ci attende. Sappiamo che la squadra della Stella a Tre Punte punta molto sul 2026, ma al contempo non vuole un 2025 nell’anonimato.

Proprio per questo ha lavorato duro sulla W16. Uno dei parametri sui quali ha profuso il maggiore sforzo riguarda la meccanica, specie al retrotreno della vettura. Gli attacchi del gruppo sospensivo posteriore sono stati riposizionati e, al contempo, i tecnici hanno lavorato inoltre per migliorare la rigidezza del telaio. L’obiettivo è quello di fornire maggiore stabilità alla monoposto e allargare la finestra di funzionamento dell’auto. Sì, perché ragionando sull’auto 2024, ricorderemo come le prestazioni fossero strettamente legate alle temperature di esercizio.

Mercedes F1
George Russell (Mercedes AMG F1 Team) – in sella della sua W15 – Fp2 – GP Baku 2024

Mercedes vuole ampliare la working range e pensa di esserci riuscita. Il simulatore sta offrendo riscontri piuttosto importanti in tal senso, in attesa che la pista confermi la bontà del lavoro svolto e perfezionato in questi ultimi mesi. L’occasione resta pur sempre ghiotta, in quanto la squadra teutonica, apportando le giuste correzioni, potrebbe realizzare quel passo avanti necessario a trovare la stabilità di rendimento utile per lottare al vertice. Il tutto, pensando che McLaren, Ferrari e Red Bull non sono certo rimaste a guardare e saranno avversari tosti.

F1, Mercedes: gestione piloti e aggiornamenti

Il sette volte campione del mondo di F1 ha scelto la Ferrari. Una mossa che desiderava dalla prima volta che ha messo piede nella massima categoria del motorsport e che, solo alla veneranda età (sportivamente parlando) di 40 anni, finalmente lo porta in Via Abetone Inferiore 4. Questo significa che il grande vuoto lasciato dal Re Nero andava in qualche modo tamponato. La squadra tedesca poteva effettuare uno switch con la Rossa e prendersi Sainz. E avrebbe avuto molto senso, considerando la competitività di Carlos e l’inesperienza di Kimi Antonelli.

L’italiano poteva farsi le ossa un paio d’anni, come successo con Russell. Così non è andata, però, visto la grande infatuazione sportiva di Toto nei confronti di Kimi. Composta la coppia di piloti, è lampante a chi andranno i gradi da capitano. George si descrive pronto per assumere questo onere. Wolff pensa lo stesso. Sono tutti d’accordo, insomma. Una fiducia totale riposta nel britannico, di cui possiamo dire tutto tranne che non se la sia guadagnata, tra anni di gavetta in Williams e ottime prestazioni in Mercedes. Il boss austriaco prevede un futuro da campione del mondo per Russell.

Non gli manca nulla, o meglio, gli serve appunto una Mercedes competitiva. Inoltre dovrebbe aiutare Antonelli nella curva di apprendimento per estrapolare il talento puro di cui è dotato. Si spingeranno a vicenda, in pratica. Kimi ha carattere, lo testimonia il suo piglio nel confessare alla stampa che proverà a vincere da subito, se ne avrà le possibilità. Deve imparare tanto e cercare di commettere pochi errori e, appunto, assorbire quanto più bagaglio tecnico possibile dal compagno di squadra. Un’impresa ardua, ma di certo non impossibile per il giovane pilota di origini bolognesi.

Resta da capire se effettivamente George sarà così tanto disponibile, perché di casi, in F1, in cui un pilota aiuta e supporta il suo compagno, sebbene ancora giovanotto e alle prime armi, non ne ricordiamo. Specie se Kimi sarà capace di calarsi al meglio nella parte e andare forte nel giro di qualche weekend. Basti pensare al debutto di Charles Leclerc con la Ferrari. L’allora ventenne doveva fare esperienza e apprendere da un quattro volte campione del mondo di F1. E invece, sin dalla prima apparizione a Melbourne, Australia, il team ha dovuto chiedergli di rallentare e non sfidare Vettel.

Questo è il quadretto che si profila, al netto che Mercedes dovrà essere brava ad amministrare al meglio questa situazione. La competitività della W16 resta un mistero, come per il resto delle squadre. La voglia di crederci non manca, ma solo i pre-season test a Sakhir, in Bahrein, del 26-27-28 febbraio, ci forniranno un primo feedback su cosa aspettarci. Nel mentre è stata presentata la nuova collaborazione con Adidas. “Un marchio di fama mondiale, sinonimo di innovazione e superamento dei limiti” racconta Toto. Speriamo che la W16 vada forte però, perché la bellezza delle divise non farà la differenza.

Mercedes F1
Andrew Shovlin, direttore di pista della scuderia Mercedes

In ultima istanza ricordiamo un fattore sul piano tecnico alquanto interessante. Mercedes ha deciso di cambiare la politica per quanto concerne il tema aggiornamenti. Una strategia con l’adozione di un ciclo di sviluppo più dinamico e con diversi update in scala ridotta ma più frequenti. Testare nuove soluzioni in maniera rapida per correggere la monoposto, se ce ne sarà bisogno, con tempistiche decisamente più ristrette ed evitare le diverse difficoltà subite nella stagione passata. Lo stesso Andrew Shovlin ne ha fatto parola, sicuro che il provvedimento in essere possa essere fattuale.

Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich   

Immagini: Mercedes – F1Tv