Crisi Stellantis, da Peugeot a Jeep gran ricambio nelle prime linee

La transizione ai vertici di Stellantis, dopo l’uscita di scena di Carlos Tavares lo scorso dicembre, entra in una fase decisiva. Il quarto produttore automobilistico globale ha annunciato ieri un’importante riorganizzazione manageriale, mentre il processo di selezione del nuovo ceo, gestito da un Comitato speciale del consiglio di amministrazione, procede e dovrebbe concludersi, come stabilito, […] L'articolo Crisi Stellantis, da Peugeot a Jeep gran ricambio nelle prime linee proviene da Iusletter.

Feb 4, 2025 - 14:04
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Crisi Stellantis, da Peugeot a Jeep gran ricambio nelle prime linee

La transizione ai vertici di Stellantis, dopo l’uscita di scena di Carlos Tavares lo scorso dicembre, entra in una fase decisiva. Il quarto produttore automobilistico globale ha annunciato ieri un’importante riorganizzazione manageriale, mentre il processo di selezione del nuovo ceo, gestito da un Comitato speciale del consiglio di amministrazione, procede e dovrebbe concludersi, come stabilito, entro la prima metà del 2025. Nel frattempo, il presidente John Elkann guida il piano di semplificazione aziendale. Misure che, ha spiegato una nota del gruppo, «consentono il giusto equilibrio tra responsabilità regionali e globali, per consentire la rapidità delle decisioni e dell’esecuzione. Esse rafforzano ulteriormente l’impegno di Stellantis ad ascoltare la voce del cliente e pongono le basi per una nuova crescita».

La riorganizzazione prevede l’uscita di scena di alcuni top manager, tra cui la veterana Linda Jackson (ex Jaguar, ex ceo di Citroen), sostituita da Alain Favey alla guida del marchio Peugeot, e Yves Bonnefont, ex chief software officer, la cui area viene ora integrata sotto la guida di Ned Curic, responsabile dell’Engineering & Technology. Anche il marchio Jeep cambia leadership: Bob Broderdorf subentra al posto di Antonio Filosa, che, oltre al suo ruolo di chief operating officer delle Americhe, assume la responsabilità globale della qualità, settore cruciale per il rilancio del gruppo. Olivier François, attuale responsabile di Fiat e Abarth, guiderà il nuovo Marketing Office, area nella quale ha massima competenza (ad esempio, è suo il merito del rilancio della Fiat 500 negli Stati Uniti) con l’obiettivo di supportare i 14 brand del gruppo, rafforzandone la visibilità e migliorando la comunicazione attraverso pubblicità, eventi globali e sponsorizzazioni. Anne Abboud, inoltre, prende il timone di Stellantis Pro One, il ramo dedicato ai veicoli commerciali.

A livello strategico, Stellantis ha accorpato i dipartimenti Corporate Affairs e Communications sotto la direzione di Clara Ingen-Housz, puntando su una maggiore efficienza nei processi decisionali e nell’interazione con i mercati. Queste scelte, ha precisato Elkann, «semplificheranno ulteriormente la nostra organizzazione e aumenteranno la nostra agilità locale e il rigore di esecuzione. Non vediamo l’ora di guidare la crescita fornendo ai nostri clienti una scelta ancora più ampia di ottimi veicoli a combustione, ibridi ed elettrici».

Carlos Tavares, artefice della fusione tra Psa e Fiat Chrysler quattro anni fa, si è dimesso improvvisamente il 2 dicembre 2024, a seguito di insanabili divergenze con alcuni azionisti chiave. La sua uscita di scena ha accelerato il processo di riorganizzazione, che ora vede Elkann al centro della gestione, in attesa della nomina del successore. Uno dei nomi più quotati è Antonio Filosa, il quale gode di un’ottima reputazione all’interno di Stellantis. La competizione, tuttavia, è aperta. I principali azionisti del gruppo – le famiglie Elkann-Agnelli (14,2%) e Peugeot (7,2%) oltre che Bpifrance, banca pubblica d’investimento della Francia (6,1%) – potrebbero voler ampliare il perimetro della ricerca per includere dei manager con competenze più spiccate in un ambito tech e software orientato alla transizione elettrica, considerando le sfide che pone il mercato dagli Usa (anche con quei dazi che hanno affondato l’automotive europeo ieri in Borsa) e soprattutto dalla Cina.

Sul fronte commerciale, intanto, Stellantis continua a fare fatica sul mercato italiano. Dopo un 2024 segnato da un calo delle immatricolazioni, il gruppo ha visto diminuire le vendite del 15,8% a gennaio. Un dato che segue il -18,1% di dicembre e il -9,9% su base annua nel 2024 (-7,3% in Europa, con una quota del 17,1%, confermando la leadership in e Francia, Italia e Portogallo). Nota positiva: la quota di mercato in Italia è risalita al 31,1%, in crescita rispetto al 29% dell’intero 2024.

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