Cinque rifugi per escursionisti aperti in Friuli Venezia-Giulia anche in febbraio

Dalla Carnia al Tarvisiano fino alle montagne del Pordenonese, sono tante le opportunità per trascorrere notti in quota in rifugi raggiungibili solo con le ciaspole o gli sci L'articolo Cinque rifugi per escursionisti aperti in Friuli Venezia-Giulia anche in febbraio proviene da Montagna.TV.

Feb 8, 2025 - 14:38
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Cinque rifugi per escursionisti aperti in Friuli Venezia-Giulia anche in febbraio

Rifugio Luigi Zacchi – Tarvisio (UD)

Il Rifugio Luigi Zacchi, sorge a 1380 metri di quota nel comune di Tarvisio. Foto FB Meri Debevec

Bisogna salire (in auto) fino ai magici laghi di Fusine per trovare la traccia battuta che sale al Rifugio Luigi Zacchi, fantastico punto panoramico sullo splendido anfiteatro formato dalle Ponze, dal Veunza e dal Mangart. La camminata dura circa 1.30 ore e non presenta difficolta di sorta. Chi vuole dormire quassù per godersi tutta le bellezza dell’alba può contare su 20 posti letto. Per tornare a valle senza ripetere lo stesso percorso si deve seguire la traccia per l’Alpe Vecchia (grandiosa la vista sul versante nord del Mangart) da dove si scende verso i laghi.

Rifugio Casera Tartoi – Forni di Sopra (UD)

La terrazza del Rifugio Casera Tartoi

Una strada forestale dalle pendenze mai eccessive porta da Forni di Sopra al Rifugio Casera Tartoi, posto in un ampio pascolo a 1711 metri di quota al cospetto delle Dolomiti Friulane. La salita (700 metri di dislivello) si svolge per buona parte tra boschi di larice e abete intervallati da radure in cui si osservano antichi stavoli, le caratteristiche dimore della zona. Il rifugio è aperto nei fine settimana, dispone di 21 posti letto ed è anche un comodo punto di partenza per ulteriori escursioni. La più classica, e non troppo impegnativa, è il Giro delle malghe in quota. Da verificare però le condizioni dei pendii.

Rifugio Eimblatderibn – Sauris (UD)

Rifugio Emblatribm a Sauris . FB Raffaele Padovan

Grazie anche alle sue dimensioni ridotte (solo dieci posti letto) il Rifugio Eimblatderibn è perfetto per chi vuole trascorrere una notte nel silenzio della montagna carnica. Si raggiunge in meno di un’ora dal magico paese di Sauris percorrendo una comoda strada forestale. Se le condizioni della neve lo consentono, dal rifugio si può partire alla volta degli stavoli di Hinterdolbe (con belle panoramiche anche sul Lago di Sauris) o percorrere il percorso ad anello del Monte Olbe (entrambe le escursioni richiedono 2.2.30 ore). Aperto nei fine settimana.

Rifugio Casera Ditta – Erto e Casso (PN)

Rifugio Casera Ditta, nel territorio di Erto e Casso (PN)

Il Rifugio Casera Ditta, aperto tutto l’anno, sorge in una bella radura nella alta Val Mesazzo. Sorge a 956 metri di quota e si raggiunge dalla frazione di Pineda seguendo le indicazioni del sentiero CAI 905 che segue dapprima una strada forestale per poi trasformarsi in una mulattiera. Attraversato un bosco di faggi si arriva al ponticello sul torrente Mesaz che conduce direttamente alla casera, situata in uno splendido anfiteatro dell’Alta Valle, dominato dalle vette del Monte Toc, della Croda Bianca, del Cimon di Valbona, delle Cime di Pino e del Col Nudo. Il dislivello da superare è di appena 200 metri, quindi lo spettacolo è alla portata di tutti. Dispone di 20 posti letto.

Rifugio Pradut – Claut (PN)

Rifugio Pradut, a Claut (PN)

Per accedere al Rifugio Pradut (1.450 metri) si parte da Lesis, frazione di Claut, in Valcellina. Dal parcheggio di Pian dei Muscoli inizia una strada forestale che risale il bosco giungendo al rifugio o, in alternativa, è possibile percorrere la mulattiera (sentiero 960a) che sale con percorso più diretto incrociando numerose volte la strada. La salita dura 2.30 ore con 790 metri di dislivello e porta senza deviazioni al pascolo sul versante settentrionale del Monte Resettum dove si trova il rifugio. Aperto nei fine settimana, dispone di 20 posti letto.

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