Chiesa messicana vende terreni in “Paradiso”: costano fino a 250 dollari al metro quadro

In Messico un’iniziativa insolita sta facendo discutere: la Iglesia del Final de los Tiempos ha messo in vendita appezzamenti di terreno in Paradiso. Per una cifra di partenza di 100 dollari al metro quadro, i fedeli possono assicurarsi un posto nell’aldilà, con la possibilità di pagare anche a rate o tramite carte di credito. Secondo...

Feb 3, 2025 - 23:27
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Chiesa messicana vende terreni in “Paradiso”: costano fino a 250 dollari al metro quadro

In Messico un’iniziativa insolita sta facendo discutere: la Iglesia del Final de los Tiempos ha messo in vendita appezzamenti di terreno in Paradiso. Per una cifra di partenza di 100 dollari al metro quadro, i fedeli possono assicurarsi un posto nell’aldilà, con la possibilità di pagare anche a rate o tramite carte di credito.

Secondo il leader della chiesa, il profeta Andrés de la Barra, l’idea è nata nel 2017 dopo aver ricevuto un’autorizzazione divina durante un’esperienza mistica. Da allora, questa attività ha fruttato milioni di dollari e ha attirato l’attenzione di molti credenti, ma anche numerose critiche.

La chiesa offre un certificato che garantisce l’acquisto di un appezzamento nel regno celeste. Questo documento, secondo quanto dichiarato, è “benedetto e certificato da Geova”, con tanto di firma divina e sigillo ufficiale della chiesa.

Inoltre gli acquirenti avrebbero l’opportunità di riposare eternamente accanto a figure bibliche dell’Antico Testamento, come Davide, Isaia ed Ezechiele. Con il crescente interesse, il prezzo al metro quadro è già aumentato a 250 dollari. Tuttavia, per mantenere la validità della proprietà ultraterrena, i fedeli devono condurre una vita cristiana in linea con gli insegnamenti della chiesa.

Tantissime le critiche: “è una mercificazione della fede”

Questa iniziativa ha sollevato molte perplessità, soprattutto all’interno della Chiesa cattolica, che ha recentemente adottato una posizione più rigorosa nei confronti di fenomeni legati a veggenti e apparizioni mistiche. Il Vaticano ha invitato i fedeli alla prudenza, sottolineando l’importanza di discernere tra autentiche esperienze spirituali e potenziali inganni.

La vendita di “posti in Paradiso” è stata interpretata da molti come una mercificazione della fede, in contrasto con il principio cristiano secondo cui la salvezza è un dono gratuito di Dio e non qualcosa che si può acquistare.

Anche sui social media, la notizia ha generato reazioni contrastanti. Molti utenti hanno espresso indignazione, definendo l’iniziativa blasfema e ingannevole. Alcuni commenti evidenziano che Gesù ha offerto la redenzione senza chiedere nulla in cambio, mentre altri mettono in guardia i fedeli dal rischio di cadere vittime di manipolazioni religiose.

Eppure, nonostante le critiche, la chiesa messicana continua ad attirare nuovi acquirenti, dimostrando quanto il desiderio di una vita eterna e la paura della morte possano influenzare le scelte delle persone. Resta da vedere se le autorità religiose prenderanno provvedimenti contro questa controversa pratica.

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