Campi Flegrei: massima allerta dopo le scosse, il Prefetto convoca il tavolo di monitoraggio
Scosse ai Campi Flegrei: allerta alta, scuole e siti archeologici chiusi per precauzione. Il monitoraggio continua
Napoli, 5 febbraio 2025 – Nella mattinata odierna, convocata dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari, si è svolta una riunione del Tavolo di monitoraggio istituito in Prefettura. L’incontro si è reso necessario a seguito dei recenti eventi tellurici che hanno interessato la zona dei Campi Flegrei, un’area vulcanica altamente attiva e costantemente sorvegliata dagli esperti della Protezione Civile e dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia).
Alla riunione hanno partecipato i sindaci dei comuni interessati, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e la Centrale operativa 118. Fortunatamente, come riferito dai presenti, non si registrano danni a cose o persone. Tuttavia, la situazione resta sotto attenta osservazione, considerando la vulnerabilità della zona e la sua alta densità abitativa.
Sospensione delle lezioni e chiusura dei siti archeologici
A scopo precauzionale, il dirigente scolastico dell’Istituto alberghiero Rossini, situato nel quartiere napoletano di Bagnoli, ha deciso di sospendere le lezioni per la giornata di oggi. Stessa decisione è stata adottata da altri sei dirigenti scolastici di istituti situati a Pozzuoli, comune tra i più esposti al rischio sismico della caldera flegrea.
Oltre alle scuole, in via precauzionale è stata disposta la chiusura dei siti del Parco archeologico dei Campi Flegrei, in attesa delle verifiche di rito da parte dei tecnici della Soprintendenza e della Protezione Civile. Si tratta di un provvedimento necessario per garantire la sicurezza di visitatori e operatori, considerando che l’area ospita siti di straordinaria rilevanza storica come il Tempio di Serapide e l’Anfiteatro Flavio.
Un’area ad alta sismicità: il fenomeno del bradisismo
I Campi Flegrei sono un’area vulcanica caratterizzata dal fenomeno del bradisismo, un lento sollevamento e abbassamento del suolo dovuto all’attività magmatica e idrotermale nel sottosuolo. Questo fenomeno, che ha già causato importanti crisi sismiche negli anni ’80, continua a essere monitorato dagli scienziati, i quali hanno registrato un incremento della sismicità negli ultimi mesi.
Solo nell’ultimo anno, si sono verificati centinaia di micro-scosse, alcune delle quali avvertite chiaramente dalla popolazione. Gli esperti dell’INGV sottolineano che al momento non ci sono segnali di un’imminente eruzione, ma il continuo sollevamento del suolo rappresenta un elemento di preoccupazione che richiede un monitoraggio costante.
Le autorità rassicurano ma mantengono alta l’attenzione
Nella nota diffusa dalla Prefettura si sottolinea che la situazione è attentamente monitorata presso la sala operativa della Protezione Civile, in costante contatto con tutti gli operatori istituzionali coinvolti. L’obiettivo è garantire una risposta tempestiva in caso di necessità e mantenere la popolazione informata sugli sviluppi.
Nel frattempo, le autorità invitano i cittadini alla calma e a seguire le indicazioni ufficiali. Nonostante il comprensibile timore di chi vive nelle zone interessate, al momento non si registrano segnali di aggravamento della situazione. Tuttavia, il rischio sismico e vulcanico dei Campi Flegrei impone una continua vigilanza e l’adozione di piani di emergenza aggiornati e condivisi con la popolazione.