Cadmio in pane, frutta e verdura: 1 adulto su 2 ne ha alti livelli in corpo, l’inchiesta che ha scioccato la Francia

Qualche giorno fa, la trasmissione televisiva “Zone interdite” ha scioccato la Francia rivelando un importante scandalo alimentare. L’inchiesta ha messo in luce la presenza di cadmio, un metallo pesante e tossico, in diversi prodotti di uso quotidiano consumati dai francesi. Parliamo di alimenti base dell’alimentazione come pane, frutta e verdura. Cosa ha scoperto l’inchiesta L’inchiesta...

Feb 3, 2025 - 23:27
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Cadmio in pane, frutta e verdura: 1 adulto su 2 ne ha alti livelli in corpo, l’inchiesta che ha scioccato la Francia

Qualche giorno fa, la trasmissione televisiva “Zone interdite” ha scioccato la Francia rivelando un importante scandalo alimentare. L’inchiesta ha messo in luce la presenza di cadmio, un metallo pesante e tossico, in diversi prodotti di uso quotidiano consumati dai francesi. Parliamo di alimenti base dell’alimentazione come pane, frutta e verdura.

Cosa ha scoperto l’inchiesta

L’inchiesta di “Zone interdite” ha preso avvio dallo studio dell’inquinamento del suolo causato dai metalli pesanti, in particolare cadmio. A seguito di approfondite indagini, è emerso che questa sostanza è presente in modo preoccupante nei fertilizzanti fosfatici, utilizzati massicciamente in Francia e importati principalmente dal Marocco.

La presenza di cadmio nei fertilizzanti marocchini è un aspetto poco noto, non solo al grande pubblico, ma anche ad alcuni operatori del settore. Il cadmio, infatti, è invisibile e non rilevabile senza analisi specifiche.

Il problema è che questi fertilizzanti hanno contaminato il suolo francese, trasferendo il metallo tossico ai prodotti agricoli che finiscono sulle tavole dei consumatori. L’inchiesta ha svelato che tutte le 41 varietà di pane testate, acquistate in diverse regioni della Francia, contenevano tracce di cadmio, confermando così la diffusione del metallo tossico lungo tutta la catena alimentare. Questa scoperta è particolarmente preoccupante, considerando che il pane è uno degli alimenti più consumati in Francia.

I dati raccolti hanno rivelato poi un particolare allarmante: quasi un adulto su due e circa un bambino su cinque in Francia presentano livelli di cadmio eccessivamente alti nel corpo, aumentando così il rischio di sviluppare gravi patologie.

I rischi del cadmio per la salute

Il cadmio è un metallo pesante noto per i suoi effetti dannosi sulla salute umana. Può accumularsi nel corpo nel tempo, causando danni irreversibili ai reni, al sistema nervoso e aumentando il rischio di tumori, in particolare quelli ai polmoni e alla vescica. Questo metallo è anche un interferente endocrino, che può alterare il funzionamento ormonale, con effetti negativi sulla crescita e sullo sviluppo.

L’Anses (Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare) ha già sollevato il problema, raccomandando una riduzione dei livelli di cadmio nei fertilizzanti fosfatici. Tuttavia, questa raccomandazione non è stata ancora recepita dal governo francese, e l’inchiesta ha messo in evidenza l’urgenza di prendere provvedimenti.

Le autorità sanitarie francesi non sono riuscite a rispondere adeguatamente alle preoccupazioni emerse già da tempo, e Zone interdite spera che questa inchiesta possa stimolare una reazione più decisa.

I fertilizzanti che arrivano dal Marocco

Il Marocco è il principale fornitore mondiale di fosfati, e i suoi fertilizzanti sono ampiamente utilizzati in Europa, soprattutto in Francia, dove l’assenza di dazi doganali rende questi prodotti ancora più economici. Tuttavia, la qualità dei fosfati marocchini è stata oggetto di critiche a causa dell’elevato contenuto di cadmio, un metallo pesante che risulta significativamente più concentrato rispetto a quello presente nei fertilizzanti provenienti da altri Paesi produttori, come gli Stati Uniti o l’Arabia Saudita.

La contaminazione del suolo e dei prodotti agricoli non riguarda solo la Francia, il rischio di esposizione al cadmio è infatti un fenomeno globale. In Francia, però, dove l’uso intensivo di fertilizzanti fosfatici marocchini è una pratica consolidata, la situazione è particolarmente preoccupante.

La replica dei produttori marocchini

In risposta alle accuse, i media marocchini hanno difeso l’industria dei fosfati, accusando Zone interdite di disinformazione. La stampa locale ha sottolineato che i fertilizzanti marocchini sono conformi alle normative internazionali e ha definito le preoccupazioni emerse dalla trasmissione “esagerate”.

Tuttavia, l’Office Chérifien des Phosphates (OCP), il principale produttore marocchino di fosfati, non ha fornito informazioni trasparenti sui livelli di cadmio nei suoi fertilizzanti e le sue metodologie per ridurre la contaminazione sono ancora oggetto di dibattito.

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