Atri: un ritorno importante dei passeggeri negli aeroporti
Cresce il traffico passeggeri in Europa e muta il viaggiatore. Nel 2025 si prospettano buoni risultati per il travel retail italiano che pone attenzione alle nuove tendenze di viaggio in Europa. E’ ciò che rivela Atri, l’Associazione Travel Retail Italia che analizza le proiezioni di traffico passeggeri negli aeroporti italiani per il 2025 e il ... L'articolo Atri: un ritorno importante dei passeggeri negli aeroporti proviene da GuidaViaggi.
Cresce il traffico passeggeri in Europa e muta il viaggiatore. Nel 2025 si prospettano buoni risultati per il travel retail italiano che pone attenzione alle nuove tendenze di viaggio in Europa. E’ ciò che rivela Atri, l’Associazione Travel Retail Italia che analizza le proiezioni di traffico passeggeri negli aeroporti italiani per il 2025 e il mutamento del consumatore.
La fotografia di Atri
“Sono dati che ci attendevamo – commenta Stefano Gardini, presidente dell’Associazione Travel Retail Italia (Atri) -, rappresentano il risultato di un lavoro accurato che le società aeroportuali e le aziende di settore compiono a livello internazionale, una comunione di intenti tra operatori che avviene grazie al costante impegno della nostra associazione, che mette tutti in continua relazione per convergere sugli obiettivi comuni. Oltre a rappresentare tutte le anime del settore del travel retail, Atri opera per creare network e per conoscere meglio i mutamenti del viaggiatore”.
Gardini osserva che, questi dati sul 2025 “mostrano un ritorno importante dei passeggeri negli aeroporti e il travel retail sembra godere di ottima salute: secondo le stime recenti, il canale di vendita crescerà ancora per una media del 9,85% da qui al 2030”.
Le intenzioni di viaggio
L’analisi di Atri, basata su dati pubblici Etc (www.etc-corporate.org), evidenzia che le intenzioni di viaggio in Europa durante l’inverno rimangono elevate – intende intraprendere un viaggio il 73% degli intervistati, con un aumento del 6% rispetto all’inverno scorso.
Sono pronte a spostarsi persone di tutte le generazioni, tuttavia l’aumento annuale è trainato dagli europei di età compresa tra 35-44 anni che rappresentano il 78% dei potenziali viaggiatori. La metà degli europei (51%) pianifica di esplorare destinazioni meno turistiche nei Paesi che visiteranno.
Tra coloro che viaggeranno questo inverno, il 68% intende fare un viaggio di piacere, il 15% una visita ad amici o parenti e l’8% intraprenderà un viaggio di affari.
Il 38% degli europei effettua un unico viaggio invernale, mentre un 56% prevede di viaggiare più volte, in particolare i più giovani (18-24 anni) sono propensi a intraprendere diversi viaggi (60%), mentre tra chi ha più di 55 anni, solo il 42% farà più di un viaggio nel 2025.
Soggiorni di 4-6 notti
Gli spostamenti della durata di 4-6 notti rimangono la scelta più popolare tra gli europei (43%) in aumento del 3% rispetto all’anno scorso. Aumenta anche il budget, con il 39% dei viaggiatori che prevede di spendere oltre 1.500 euro (+5%).
Si conferma alta la scelta del trasporto aereo per gli spostamenti (53%), mentre i viaggi in auto sono scesi al loro livello più basso mai registrato da settembre 2020 (26%). I viaggiatori più propensi a scegliere di viaggiare in aereo sono i britannici (74%) seguiti dagli spagnoli (71%) e dagli italiani (65%).
La tipologia di sistemazione
Quanto alla ricettività, gli hotel sono la scelta principale per il 54% dei viaggiatori europei e gli affitti a breve termine mantengono saldamente il secondo posto (17%).
I principali punti di contatto digitali per la pianificazione dei viaggi sono i siti web di viaggio (21%), i motori di ricerca (21%) e le mappe online (15%). Nel frattempo, la quota di viaggiatori che utilizza strumenti e piattaforme di intelligenza artificiale è cresciuta del 3% dalla primavera 2024, arrivando alla quota del 7%.
Le mete preferite
Tra le destinazioni preferite per un viaggio in Europa svetta la Spagna con il 6,9% delle preferenze, seguita dalla Francia (6,8%) e l’Italia (6,2%). I viaggiatori cercano nel viaggio principalmente un arricchimento culturale (17,9% delle preferenze), ma anche turismo balneare (13,8%) e natura e spazi aperti (13%).
Le esperienze predilette all’interno del viaggio vedono al primo posto la ricerca di paesaggi naturali (16,6% delle preferenze), seguite dalle esperienze gastronomiche (15,3%) e dall’immersione nella cultura locale (14,7%).
Il principale criterio di scelta di una destinazione è la sicurezza (17,5%), seguita dal clima piacevole (12,3%) e dalla convenienza dettata da offerte (12,3%). Sono molto interessanti gli altri criteri che seguono in classifica, che danno idea del cambiamento da parte del viaggiatore odierno. Si cercano, nell’ordine: comunità amichevoli, destinazioni poco affollate, destinazioni che hanno un costo della vita più basso, destinazioni con infrastrutture per persone diversamente abili, patrimonio naturale e culturale, possibilità di arrivare in treno e infine accoglienza per il segmento LGBTQ+.
I timori dei viaggiatori
Tra le preoccupazioni dei viaggiatori si fa strada il timore di eventi meteorologici estremi, tanto che il 18% verifica le previsioni del tempo prima di finalizzare l’acquisto del viaggio e il 14,2 % evita destinazioni con temperature estreme. Nel 2025 si viaggerà con il partner (41%), con la famiglia (34%) o da soli (7%).
Dunque, nonostante l’attuale crisi geopolitica, le prospettive per i viaggi internazionali sembrano positive e quindi favorevoli al comparto del travel retail. Altrettanto positivi sono i progressi nella tecnologia, nella digitalizzazione e nella domanda di acquisti esperienziali che stanno stimolando il coinvolgimento dei consumatori.
L’esperienza in aeroporto
In particolare negli scali aeroportuali, il viaggiatore è sempre più alla ricerca di un ambiente di vendita attraente e coinvolgente, come evidenziato dalla crescente prevalenza di visite d’impulso negli store, soprattutto per i passeggeri europei.
Quanto ai generi, sono le donne e i viaggiatori leisure i più propensi a effettuare visite non programmate nei negozi del Duty Free rispetto agli uomini e ai viaggiatori business.
Altro importante cambiamento di tendenza nella motivazione di ingresso in un negozio: il “vantaggio del prezzo” non è più determinante; sulla base dei dati di Dfwc e di Mind1Set, Atri evidenzia come la decrescita di questa motivazione continuerà nel 2025, arrivando al punto che meno di un sesto degli acquirenti visiterà i negozi aeroportuali per il vantaggio di prezzo.
Infine, le esperienze in negozio diventano sempre più importanti fattori di acquisto, esperienze che sono definite da diversi fattori tra cui il packaging accattivante, la possibilità di provare e testare i prodotti, gli allestimenti attraenti, gli eventi speciali e le esperienze a tema.
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