Ad Agrigento continua la ‘caccia’ ai tombini asfaltati per errore
Lavori fatti male, all'ultimo momento e spendendo mezzo milione col sistema della "somma urgenza" che non è tra le più trasparenti. L'articolo Ad Agrigento continua la ‘caccia’ ai tombini asfaltati per errore proviene da Globalist.it.
Non è finita, ad Agrigento la caccia ai tombini asfaltati continua. I lavori per “scovare” i tombini coperti dall’asfalto gettato frettolosamente e sotto la pioggia alla vigilia dell’arrivo di Mattarella, non sono finiti. Lavori fatti male, all’ultimo momento e spendendo mezzo milione col sistema della “somma urgenza” che non è tra le più trasparenti.
Sono da sistemare le strade che vennero aggiustate frettolosamente pochi giorni prima dell’arrivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell’inaugurazione dell’anno di Capitale italiana della cultura. I buffi lavori riprenderanno lunedì 10 febbraio e proseguiranno fino alla fine del mese. Per questo, è stata varata un’apposita ordinanza sul traffico che riguarda in particolare i divieti di sosta con rimozione per consentire i lavori coordinati dal Genio civile. Ed è stato proprio lo stesso Genio civile a chiedere al Comune l’istituzione dei divieti a partire dall’inizio della prossima settimana.
In particolare, dal 10 al 28 febbraio, non si potrà parcheggiare in via Empedocle, da piazza Ravanusella fino alla salita Ignazio Lauria. Dal 12 al 21 febbraio, invece, divieto di sosta con rimozione in via Francesco Petrarca dal viadotto Akragas fino a via Giovanni Scavo. Infine, sempre dal 12 al 21 febbraio, nella stessa via Giovanni Scavo tra lo stadio Esseneto e il palasport Nicosia. Sarà un inferno, dicono i residenti delle zone interessate al supplemento di lavori.
Tutti i divieti rimarranno in vigore fino a cessato bisogno per eseguire “lavori urgenti di sistemazione dei piani viari delle strade”. Al Genio civile spetterà adottare tutti i provvedimenti necessari a garantire la pubblica e privata incolumità, la salvaguardia dei diritti dei terzi nonché il ripristino dello stato dei luoghi (se alterati) e senza provocare intralci alla circolazione stradale. Dovrà inoltre garantire sempre e comunque l’accesso alle proprietà private nelle vie interessate dai lavori. Nel caso di marciapiedi sarà istituito un percorso alternativo protetto. In caso di sensi unici alternati saranno installati appositi semafori.
Tutto questo, per non aver programmato in tempo e bene lavori che ben si sapeva si dovessero fare.
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