Wash Out, storia della startup che ha portato la rivoluzione nell’autolavaggio
Nata da un’idea vista a Dubai, nel 2016 l’impresa milanese ha lanciato un’app per lavare l'auto con prodotti non inquinanti ovunque sia parcheggiata. Dopo una partnership con TelepassPay è stata acquisita al 70% da Telepass. A febbraio 2025 è stata rilevata da Palella Holdings L'articolo Wash Out, storia della startup che ha portato la rivoluzione nell’autolavaggio proviene da Economyup.
LA STORIA
Wash Out, storia della startup che ha portato la rivoluzione nell’autolavaggio
Nata da un’idea vista a Dubai, nel 2016 l’impresa milanese ha lanciato un’app per lavare l’auto con prodotti non inquinanti ovunque sia parcheggiata. Dopo una partnership con TelepassPay è stata acquisita al 70% da Telepass. A febbraio 2025 è stata rilevata da Palella Holdings
Wash Out, la startup innovativa nata per introdurre una rivoluzione copernicana nell’autolavaggio in Italia, è stata acquisita da Palella Holdings, family office di Salvatore Palella, già fondatore della startup dei monopattini Helbiz e investitore in Everli. La società ha annunciato il 6 febbraio 2025 l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Wash Out da Telepass, in cui era entrata al 70% nel 2020.
Fondata a Milano nel 2016 da Andrea Galassi, Alessandro Morlin Visconti Castiglione e Christian Padovan, la società è specializzata nella gestione e manutenzione digitale dei veicoli. Offre servizi sia ai privati sia alle flotte aziendali e ha un fatturato superiore ai 6 milioni di euro.
L’operazione, si legge in un comunicato, rientra nella strategia di Palella Holdings di espandere il proprio portafoglio con realtà ad alto potenziale nel settore della mobilità connessa e dell’economia digitale.
Ma vediamo di ripercorrere la storia di questa startup che ha contribuito a trasformare il modo di fare autolavaggio.
La storia di Wash Out: come è nata l’idea
I tre founder di Wash Out – stessa età, stessa origine milanese – si conoscono da piccoli sui banchi di scuola. “Abbiamo sempre avuto aspirazioni e mindset imprenditoriale” racconta Padovan. Dopo la laurea alla Bocconi, uno dei tre, Andrea Galassi, vola a Dubai per lavorare per Boston Consulting Group. È lì che nel 2015 ha l’idea che porterà poi in Italia per fondare Wash Out: un’app per lavare la macchina. Tornato in patria nel 2016, coinvolge i due amici nel progetto: replicare l’idea vista a Dubai anche nel nostro Paese. Fondano così Wash Out e la startup viene incubata in SpeedMIUp, l’incubatore dell’Università Bocconi di Milano.
Come funziona Wash Out
Wash Out è un servizio che consente di lavare auto e moto a domicilio, dove e quando si vuole. Basta registrarsi sull’applicazione, disponibile per iOS e Android, inserire i dati relativi al veicolo che si vuole far lavare, selezionare uno slot tra quelli disponibili specificando data e ora e indicare l’indirizzo in cui il veicolo è stazionato. Un incaricato Wash Out si recherà in bici o in moto nel luogo indicato a lavare il veicolo. Si può scegliere anche il tipo di lavaggio: solo esterno o completo di interni; per quest’ultimo è necessaria l’apertura del veicolo da parte del proprietario o di un delegato. Il pagamento avviene comodamente tramite app, con carta o PayPal.
Wash Out, una startup green
Quelli utilizzati da Wash Out per il lavaggio dell’auto sono prodotti ecologici che non necessitano di acqua esterna per essere utilizzati. “Il nostro obiettivo è fornire un servizio nel pieno rispetto della sostenibilità. L’idea di usare detergenti waterless è arrivata da Dubai, luogo dove l’acqua costa più del petrolio che si estrae” spiega Padovan. Il lavaggio è a secco, i prodotti sono ecologici e non necessitano di acqua esterna per essere utilizzati. Si tratta, infatti, di detergenti che si vaporizzano al momento dell’utilizzo e sollevano lo sporco facendolo staccare dalla superficie del veicolo. Con appositi panni in microfibra lo sporco viene poi rimosso e catturato. Questo permette all’incaricato di eseguire il lavaggio senza sporcare l’ambiente circostante al veicolo, senza produrre scarti al suolo o vapori nocivi. Non vengono generate schiume o altro tipo di residui in perfetta coerenza green. Vengono utilizzati prodotti specifici per ogni tipo di superficie del veicolo: vetro, plastica, interni, tessuto.
Dalla vittoria di BHeros alla collaborazione con TelepassPay
A giugno 2018 Wash Out vince BHeroes, il business talent in onda sul canale NOVE di Discovery Italia, ideato e promosso da Fabio Cannavale, imprenditore nel mondo dell’innovazione e CEO di lastminute.com Group, in collaborazione con Intesa Sanpaolo. “Sono particolarmente contento della vittoria di Wash Out. È un’azienda attenta all’impatto ambientale e con una forte valenza occupazionale e sociale” dice Cannavale consegnando il premio di 800mila euro alla startup vincitrice.
“La vittoria di BHeroes ci ha agevolati nel rapporto con aziende e società con le quali stiamo entrando in contatto per crescere. Inoltre stiamo effettuando degli investimenti per promuovere il brand” commenta Padovan.
Dopo aver concluso il periodo di incubazione in Speed MI Up, l’incubatore di Università Bocconi, Camera di Commercio e Comune di Milano. la startup avvia una collaborazione con TelepassPay.
Il round da 1 milione di euro nel 2019
A febbraio 2019 la collaborazione si concretizza in un round di finanziamento da 1 milione di euro che vede la partecipazione di nuovi investitori fra cui, appunto, il gruppo Telepass (Telepass, Telepass Pay, Infoblu, Urbi, KMaster). L’ingresso di Telepass nell’azionariato della società è l’evoluzione di un accordo strategico che già permette ai clienti della app Telepass Pay di usufruire dei servizi offerti dall’impresa innovativa cresciuta in Speed MI Up, l’incubatore di Università Bocconi, Camera di Commercio e Comune di Milano.
L’acquisizione del 70% da parte di Telepass nel 2020
A giugno 2020 Wash Out finalizza il closing per l’acquisizione del 70% del proprio pacchetto azionario in favore di Telepass. L’acquisizione da parte di Telepass rientra nella strategia “Safe & Clean” per offrire ai propri clienti una piattaforma sempre più completa di servizi digitali per la mobilità. Con la prima ondata della pandemia si rafforza l’obiettivo dell’azienda di garantire la massima sicurezza in termini di riduzione delle occasioni di contatto grazie alla sua natura cashless e di incremento del livello di igiene dei mezzi. Minimo comune denominatore di questi punti chiave resta l’anima green, da sempre pilastro della mobilità in stile Telepass, alla base della partnership con Wash Out che condivide questa attenzione all’impatto ambientale.
“Abbiamo creduto fin dall’inizio nel modello di business proposto da Wash Out, basato sulla sostenibilità e su un bisogno caro a tutti gli utilizzatori di auto: la pulizia e l’igienizzazione del veicolo. Il rafforzamento di questa partnership rappresenta per noi un passo importante all’interno della nostra strategia “Safe & Clean”, che si è dimostrata vincente soprattutto in questo particolare periodo storico” commenta il CEO Gabriele Benedetto.
2022: lo sbarco in Francia
Dopo Milano, Roma, Torino, Firenze, Bologna e Monza, è Parigi il punto di partenza per la strategia di espansione internazionale di Wash Out. Gaia Lorenzato, Country Manager Francia di Wash Out, dichiara: “Sono convinta che questo servizio verrà molto apprezzato in Francia, prima dalle imprese, poi dai consumatori. Il mercato francese é già molto sensibile sia al tema della sostenibilità sia a quello dell’innovazione”. Christian Padovan, CEO e co-founder di Wash Out, aggiunge: “Siamo molto fieri di poterci espandere all’estero, aprendoci così al mercato internazionale. Con i nostri servizi vogliamo offrire anche sul territorio francese una modalità di lavaggio e igienizzazione dei veicoli innovativa ed efficiente, garantendo un servizio sicuro e sostenibile. A causa del Covid, si è fortemente intensificata la necessità di lavaggio e igienizzazione delle auto aziendali e le imprese puntano sempre più sull’outsourcing per ottimizzare i tempi e i processi. Vogliamo rispondere quindi alle necessità dei fleet e mobility manager che si devono sempre più occupare anche della pulizia delle vetture assegnate ai loro colleghi”.
Febbraio 2025: l’acquisizione di Palella Holdings
Con il completamento dell’acquisizione a inizio febbraio 2025 da parte di Palella Holdings, è cambiato anche l’assetto manageriale di Wash Out. Gianluca Spriano è stato nominato amministratore delegato di Wash Out, mentre Guido Consoli assume il ruolo di direttore generale. Il nuovo team dirigenziale avrà il compito di rafforzare la presenza sul mercato e ottimizzare i processi organizzativi, in linea con l’obiettivo di potenziare l’azienda.
Wash Out opera attualmente a Parigi, Milano, Monza, Roma e Torino e conta oltre 80 dipendenti, posizionandosi come uno dei principali player nel settore dei servizi digitalizzati per la cura dei veicoli.
(Articolo aggiornato allo 07/02/2025)
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