Volley femminile, Conegliano non ha paura del 17! Milano, Scandicci e Novara fermeranno la serie nella Final Four di Coppa Italia?

Numeri impressionanti quella della Prosecco Doc Imoco Conegliano che arriva non da favorita ma un po’ di più alla Final Four di Coppa Italia, che è in programma sabato e domenica 8 e 9 febbraio all’Unipol Arena di Bologna. La squadra veneta va a caccia del diciassettesimo trofeo consecutivo in Italia. L’ultima finale persa fu […]

Feb 7, 2025 - 10:14
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Volley femminile, Conegliano non ha paura del 17! Milano, Scandicci e Novara fermeranno la serie nella Final Four di Coppa Italia?

Numeri impressionanti quella della Prosecco Doc Imoco Conegliano che arriva non da favorita ma un po’ di più alla Final Four di Coppa Italia, che è in programma sabato e domenica 8 e 9 febbraio all’Unipol Arena di Bologna. La squadra veneta va a caccia del diciassettesimo trofeo consecutivo in Italia. L’ultima finale persa fu proprio la Coppa Italia del 2019 contro Novara, che è l’avversaria della squadra di Santarelli in semifinale, poi solo vittorie nei confini nazionali: cinque anni, 16 successi, su tutti i fronti.

Conegliano arriva a questa Final Four avendo alzato i trofei degli ultimi sei tornei a cui ha partecipato (ultima sconfitta la Champions 2022-2023), avendo vinto tutte e 33 le partite disputate in questa stagione, dove ha già conquistato la Supercoppa Italiana e il Mondiale per club. La Prosecco Doc Imoco, inoltre, ha vinto le ultime cinque Coppa Italia consecutive e ha alzato la coppa sei volte in assoluto. Inutile dire che la grande favorita di questa Coppa Italia è proprio la squadra veneta che, mai come quest’anno, sta dominando in lungo e in largo in ogni manifestazione sportiva e può piazzare il Grande Slam.

Anche una schiacciasassi come Conegliano, però, può avere una squadra che ha qualche possibilità di metterla in difficoltà e questa squadra è l’Igor Gorgonzola Novara, allenata da Lorenzo Bernardi e guidata in campo dalla schiacciatrice russa Tatiana Tolok che, se in giornata, è davvero in grado di fare la differenza. Complessivamente nessuna squadra in Italia, ma probabilmente anche al mondo, può raggiungere il tasso tecnico della formazione di Santarelli, però Novara, che di Coppe Italia nella sua storia ne ha sollevate quattro, qualche freccia al proprio arco ce l’ha ed ecco che la prima semifinale potrebbe, con una grande prestazione delle piemontesi, prendere una piega diversa da quella che tutti attendono, cioè la “solita” facile vittoria delle venete.

In stagione, finora, le due squadre si sono incontrate solo una volta e la vittoria è andata a Conegliano con il punteggio di 3-0, ma dall’1 dicembre Novara qualche passo avanti lo ha fatto e in qualche partita le piemontesi hanno mostrato la capacità di tenere altissimo il ritmo, magari con qualche pausa ma in alcuni momenti di essere davvero una gatta da pelare per tutte le avversarie. Novara, in settimana, ha incanalato sui binari giusti il quarto di finale di CEV Cup battendo 3-0 le bulgare del Maritza Plovdiv, mentre Conegliano ha potuto, una volta tanto, riposare, visto che i quarti di finale di Champions League li ha in tasca.

Da una parte Santarelli si affiderà alla squadra tipo: Wolosz in regia, Haak opposta, Fahr e Chirichella, la ex più attesa, al centro, Zhu e Gabi in banda e De Gennaro libero. Dall’altra parte Bernardi si dovrebbe affidare a Bosio in regia, Mims opposta, le bande Tolok e Ishikawa, le centrali Bonifacio e Aleksic con Fersino libero. Squadre in campo alle 15.30.

A seguire una semifinale che definire incerta è poco per far capire quanto si equivalgano la Numia Milano e la Savino del Bene Scandicci, che si daranno battaglia per conquistare un posto nella finale di domenica, a partire dalle 18.00. In campionato c’è stato appena il sorpasso al secondo posto con Milano che ha scavalcato Scandicci dopo una lunga rincorsa. Le due squadre, che non hanno mai vinto la Coppa Italia prima d’ora, arrivano a questa finale con stati d’animo opposti.

Da una parte c’è una Numia Milano baldanzosa che spera di aver definitivamente superato una prima parte di stagione oggettivamente complicata, caratterizzata dalle tante assenze, Paola Egonu ed Elena Pietrini su tutte. Lavarini è riuscito a limitare i danni con una squadra senza troppi ricambi e dunque ha dovuto fare di necessità virtù. Una volta recuperati tutti gli effettivi, che hanno raggiunto la condizione, e inserito un rinforzo importante, soprattutto per la qualità dell’allenamento, come Smrek, le milanesi sono salite di tono e ora hanno una striscia di vittorie aperta che è arrivata a quota nove, con il successo nell’andata dei play-off di Champions, ottenuto mercoledì scorso sul campo dello Schwerin.

Dall’altra parte c’è una Savino del Bene Scandicci che non si può certo dire sia in crisi: ha conquistato il primo posto nel girone di Champions, fino a una settimana fa viaggiava al secondo posto in classifica alle spalle di Conegliano, ma domenica scorsa è incappata in una brutta sconfitta casalinga contro il Vallefoglia. Possibile che Gaspari abbia sacrificato (non del tutto volontariamente) quel match ad una preparazione specifica per quella che spera possa essere una due giorni bolognese, ma i problemi in ricezione delle toscane non riguardano certo la preparazione alla Coppa Italia e potrebbero essere un problema da qui in poi.

Di sicuro, in casa toscana, il morale è un po’ meno alle stelle di qualche settimana fa, ma Scandicci ha abituato ad alzare l’asticella anche nel corso di un match e dunque mai dire mai. Da una parte Lavarini schiererà Orro in regia, Egonu opposta, le bande Sylla e Daalderop, i centrali Heyrman e Kurtagic con Fukudome libero. Scandicci risponderà con Ognjenovic in regia, Antropova opposta, le bande Mingardi e Herbots, e le centrali Carol e Nwakalor con Castillo libero.