Tax free shopping, cosa non dice il ministro Santanché

Per il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, è più importante il consenso e il plauso dei turisti o il plauso di quegli operatori che sui servizi turistici fanno quattrini a palate? La lettera di Arturo Aletti

Feb 3, 2025 - 22:03
 0
Tax free shopping, cosa non dice il ministro Santanché

Per il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, è più importante il consenso e il plauso dei turisti o il plauso di quegli operatori che sui servizi turistici fanno quattrini a palate? La lettera di Arturo Aletti

Caro direttore,

dall’articolo che ho appena letto noto che Daniela Santanché è alla disperata ricerca di consenso per i provvedimenti da lei promossi.

Ma per un ministro del Turismo è più importante il consenso ed il plauso dei turisti o il plauso di quegli operatori che sui servizi turistici fanno quattrini a palate?

Noto innanzitutto che l’articolo di cui sopra si riferisce alla soddisfazione per il provvedimento che abbassa la soglia minima di acquisto per accedere al TaxFree/Rimborso Iva sullo shopping dei turisti non EU in Italia da parte dei soli due intermediari minori del comparto, che coprono il 30/35% degli affari. Manca (almeno in questo articolo) il plauso di Global Blue, l’intermediario principale, con il 65/70% del volume dei rimborsi.

Noto anche che i suddetti si congratulano per il deciso aumento delle transazioni e non potrebbe essere altrimenti, visto che il provvedimento richiesto ed ottenuto dal ministro lascia inalterata l’entità dei rimborsi al 12-13% ai turisti, quando l’aliquota Iva prevalente da rimborsare è il 22%.

Non è invece affatto chiaro se il provvedimento abbia, di fatto, prodotto maggiori vendite negli esercizi commerciali del nostro Paese.

Personalmente non lo credo, in quanto rimborsi effettivi del 12-13% non sono tali da determinare la volontà di acquisto in caso di spesa nell’ordine dei 70 – 80 – 100€: cioè sono acquisti che avvengono comunque e che, in precedenza, non erano soggetti al TaxFree, mentre ora lo sono e sui quali si introduce un minor gettito Iva per lo Stato.

Ciò che invece farebbe felici i turisti è l’annuncio (finora mancato) di un aumento dei rimborsi effettivi rispetto all’Iva dovuta, rendendo lo shopping detassato in Italia il più conveniente (oltre che più serio) al mondo, annuncio che un ministro del Turismo davvero competente ed attento dovrebbe fare soprattutto alla vigilia di un possibile aumento dei dazi: allora sì che vedremmo una impennata di acquisti in Italia da parte dei turisti soprattutto Usa e – ripeto – acquisti, oltre che transazioni TaxFree, espressamente fatti negli esercizi commerciali in Italia, più che in Francia o in Spagna o in altre destinazioni shopping di tutto il mondo.

Ma chi glielo fa capire alla Santanché?

Grazie per l’attenzione.

Arturo Aletti