Stammi bene, Gazzelle: testo e significato della canzone

Testo e significato di "Stammi bene" di Gazzelle sull’importanza di lasciare andare dopo una separazione

Gen 26, 2025 - 19:24
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Stammi bene, Gazzelle: testo e significato della canzone

Stammi bene è una canzone di Gazzelle tratta dal disco “Indi” disponibile da venerdì 24 gennaio 2025. A seguire potete ascoltare il brano, leggere testo e significato.

CLICCA QUI PER ASCOLTARE “STAMMI BENE” DI GAZZELLE.

Il testo di Stammi bene di Gazzelle

Leggi il testo della canzone di Gazzelle “Stammi bene”.

Stammi bene
che tutto l’odio che provi per me
è come un sassolino nella scarpa
e non riesci più a correre…
Lo sai bene
che ogni lacrima scivola via
ma quella lacrima non è la mia
quella lacrima non è più mia
Dormi bene
e se ci riesci spegni la tv
che tanto il buio
è solo un’invenzione
che tanto il buio
è dentro le persone…
Come me, come te
anche se abbiamo preso fuoco,
anche se adesso brucia poco
Stammi bene
e non ti perdere dentro di te
che una volta, una volta, una volta, una volta, sapevi pure ridere
stammi bene
anche se un giorno mi scordo di te
non vuol dire, vuol dire, vuol dire, vuol dire
che è stato tutto inutile
Io sto bene
da quando l’odio che provo per me
è diventato qualcosa di buono
è diventato parte di me…
Ci conviene lasciare andare qualcosa di noi
lasciare fare alla vita le cose
le cose che non siamo bravi noi
come se, come se
come se fosse stato un gioco
anche se non è stato un gioco
Stammi bene, non ti perdere dentro di te
che una volta, una volta, una volta, una volta
sapevi pure ridere…
Stammi bene
anche se un giorno mi scordo di te
non vuol dire, vuol dire, vuol dire, vuol dire
che è stato tutto inutile

stammi bene
che una volta, una volta, una volta, una volta, una volta
stammi bene
non vuol dire, vuol dire, vuol dire, vuol dire, vuol dire
stammi bene
anche se un giorno mi scordo di te
non vuol dire, vuol dire, vuol dire, vuol dire
che è stato tutto inutile

Il significato della canzone Stammi bene di Gazzelle

La canzone “Stammi bene” di Gazzelle è incentrata su una separazione, sull’elaborazione del dolore e sul trovare un modo per andare avanti, augurando all’altro tutto il bene possibile nonostante le ferite lasciate dal passato. È un dialogo emotivo con un ex amore, in cui emerge un misto di malinconia, speranza e maturità nell’accettare ciò che è stato.

Il messaggio centrale è che, anche se la relazione è finita e ci si è feriti a vicenda, il legame non è stato “inutile”. Le esperienze condivise, pur dolorose, hanno avuto un valore e hanno contribuito a formare ciò che si è diventati. L’odio e il dolore, una volta superati, si trasformano in qualcosa di costruttivo, come suggerisce il verso “da quando l’odio che provo per me è diventato qualcosa di buono”.

L’invito a “stare bene” è rivolto sia all’altro che a sé stessi, un augurio di non perdersi nei rimpianti o nei tormenti interiori. C’è anche un richiamo a non lasciarsi sopraffare dall’oscurità (“il buio è dentro le persone”) e a ricordare la leggerezza e la capacità di ridere che una volta si possedeva.

Il brano suggerisce infine l’importanza di lasciare andare, permettendo alla vita di fare il suo corso e accettando che non tutto può essere controllato. Anche se i ricordi sbiadiscono (“anche se un giorno mi scordo di te”), ciò non invalida il significato e il valore del tempo trascorso insieme. È un inno alla resilienza e alla riconciliazione con sé stessi e con il passato.