Sicurezza. Milano città violenta? Ecco i numeri
I dati del 2024: aumentano gli arresti (7.604), 2500 le espulsioni e 520 i rimpatri Qual è lo stato della sicurezza a Milano? Ecco i numeri: nel 2024 ci sono stati 7.604 arresti e 29.422 denunce, si tratta di un aumento rispetto all’anno precedente, quando gli arresti sono stati 6.472. Numeri questi che si inseriscono in […] The post Sicurezza. Milano città violenta? Ecco i numeri appeared first on Key4biz.
I dati del 2024: aumentano gli arresti (7.604), 2500 le espulsioni e 520 i rimpatri
Qual è lo stato della sicurezza a Milano? Ecco i numeri: nel 2024 ci sono stati 7.604 arresti e 29.422 denunce, si tratta di un aumento rispetto all’anno precedente, quando gli arresti sono stati 6.472. Numeri questi che si inseriscono in un contesto in cui il dibattito sulla sicurezza di Milano è ormai costante, molto mediatico, con polemiche che spaziano dalla percezione di insicurezza nei quartieri periferici alla gestione dell’ordine pubblico.
I dati diffusi dalla Prefettura di Milano a fine dicembre evidenziano certamente un rafforzamento delle attività di controllo, con un aumento delle identificazioni e dei fermi. Nel corso dell’anno la Polizia, i Carabinieri e la Guardia di Finanza hanno svolto 90mila servizi di ordine pubblico, con oltre 1,5 milioni di persone controllate, segnando un’intensificazione dell’azione preventiva e repressiva sul territorio da parte di tutte le forze dell’ordine.
Sicurezza a Milano, i delitti sono in calo
Come si vede anche dal grafico interattivo, nel 2024 a Milano le autorità hanno registrato 134.178 delitti., con una riduzione di circa 10.600 casi rispetto all’anno precedente, quando sono stati 144.864. Il termine “delitti” comprende l’insieme dei reati rilevati dalle forze dell’ordine, tra cui furti, rapine, truffe, reati informatici, crimini legati agli stupefacenti e altri illeciti, inclusi quelli contro la persona e contro il patrimonio.
Se da un lato il numero complessivo dei reati denunciati in città è diminuito, dall’altro come si è visto in precedenza è aumentato il numero di persone indagate o fermate in flagranza di reato. Questa tendenza, in linea con gli ultimi anni, suggerisce un potenziamento delle attività di prevenzione e contrasto da parte delle forze dell’ordine. Tuttavia, i dati ufficiali si riferiscono solo ai reati denunciati o accertati, lasciando fuori una quota di criminalità sommersa, più difficile da quantificare: le statistiche non intercettano alcuni fenomeni criminali. Tra questi, la violenza di genere, che continua a richiedere strumenti di tutela mirati, e i reati legati alla criminalità organizzata, che si manifestano attraverso infiltrazioni economiche e operazioni difficili più da intercettare rispetto ai crimini di strada.
Sicurezza a Milano, percentuali contro storie personali
I dati del 2024 mostrano una riduzione dei reati di strada, delle rapine in pubblica via e dei furti del 10%. I furti in abitazione sono calati del 19,57% e quelli con destrezza, quindi i borseggi e i furti compiuti con abilità senza che la vittima se ne accorga, del 17,48%. Numeri che indicano un calo della criminalità, almeno nei dati ufficiali, e che suggerirebbero una città più sicura rispetto al passato.
Eppure, la percezione della sicurezza non segue la stessa traiettoria. L’attenzione mediatica riservata ai casi di cronaca più eclatanti, soprattutto quando a essere vittime di furti, rapine o aggressioni sono volti noti o persone influenti, contribuisce a rafforzare la sensazione opposta. Episodi come l’aggressione in pieno giorno nella centralissima via Torino o la rapina violenta in Corso Como fanno più rumore delle statistiche e si radicano nell’opinione pubblica più dei numeri diffusi dalle istituzioni. Per ogni punto percentuale guadagnato nel bilancio annuale dei reati, c’è una storia personale che alimenta l’idea che Milano non sia poi così sicura.
Se Milano fosse una serie TV, il narcotraffico sarebbe un titolo di punta, degno di Breaking Bad, Narcos o Gomorra. Sono state 5 le tonnellate di droga sequestrate nel 2024. Le operazioni delle forze dell’ordine hanno intercettato ingenti quantitativi di stupefacenti, colpendo il traffico illecito in città e nell’area metropolitana. Il dato, che comprende sequestri effettuati da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, evidenzia un’attività di contrasto costante.
Parallelamente, sono stati sottratti al mercato nero oltre 78.000 fuochi artificiali, per un peso complessivo di circa 8 tonnellate. Il commercio abusivo di materiale esplodente ha portato all’arresto di 4 persone e alla denuncia a piede libero di 20 soggetti. Questo tipo di sequestri si sono concentrati specie nell’ultima parte dell’anno in vista del Capodanno, con l’obiettivo di ridurre i rischi legati alla vendita irregolare di prodotti pericolosi.
Contrasto alle truffe online: numeri in calo
Anche il miglior hacker di Mr. Robot avrebbe avuto vita difficile a Milano negli ultimi dodici mesi: le truffe e le frodi informatiche a Milano sono diminuite del 25,6%, passando da 1.581 casi nel 2023 a 1.176. Il calo potrebbe essere legato a un aumento della consapevolezza dei cittadini e a un contrasto più efficace da parte delle autorità. Tuttavia, il numero resta alto, segno che il fenomeno non è affatto scomparso.
I raggiri online, dai falsi annunci ai tentativi di phishing, continuano a colpire soprattutto utenti meno esperti. Le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli e le campagne informative, ma il rischio rimane elevato, con nuove tecniche sempre più sofisticate che rendono difficile prevenire del tutto il problema.
Lotta all’immigrazione irregolare: più rimpatri
Oltre 2.500 provvedimenti di espulsione e 520 rimpatri effettuati nel 2024, un dato in crescita rispetto all’anno precedente, con quasi +160 espulsioni in più. Gli interventi delle autorità si sono concentrati su situazioni di irregolarità e su casi legati a reati specifici. Il bilancio evidenzia un’attività più incisiva nel monitoraggio della presenza straniera irregolare sul territorio, con un aumento dei rimpatri eseguiti rispetto al 2023.
Sul fronte dell’occupazione abusiva, otto sgomberi di immobili sono stati eseguiti nel corso dell’anno, portando alla liberazione di 1.380 alloggi di edilizia residenziale pubblica, di proprietà di ALER e Metropolitana Milanese. Il dato segna un incremento rispetto al 2023, con un focus particolare sulle esecuzioni in flagranza. Gli immobili recuperati sono stati restituiti ai proprietari per la messa in sicurezza e la successiva riassegnazione.
Criminalità organizzata: cosa si è fatto
29 provvedimenti interdittivi antimafia, 9 cancellazioni dalle White Liste, 5 misure di prevenzione collaborativa: sono questi i numeri dell’attività di contrasto alla criminalità organizzata nel 2024 a Milano. La Prefettura ha adottato 29 interdittive per impedire a imprese ritenute a rischio di infiltrazione mafiosa di operare in settori sensibili. 9 aziende sono state cancellate dalle White Liste, gli elenchi ufficiali che certificano l’assenza di legami con la criminalità organizzata e permettono di partecipare ad appalti pubblici.
Le misure di prevenzione collaborativa, previste dal Codice Antimafia, sono state 5. I settori colpiti sono l’edilizia, la ristorazione, la logistica e la manutenzione impianti, ambiti dove le mafie cercano di inserirsi sfruttando subappalti e società di comodo. I numeri mostrano un’attività di controllo costante, ma anche la necessità di strumenti sempre più efficaci per limitare la presenza della criminalità nel tessuto economico cittadino.
I dati si riferiscono al 2024
Fonte: Prefettura di Milano
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