Ecco l’effetto risparmio del taglio dei tassi della BCE | L’analisi
Con l’ultimo taglio dei tassi deliberato oggi dalla Bce i tassi sui mutui potrebbero calare sotto quota 3%: una riduzione che comporterà, nel caso di un prestito immobiliare di 25 anni da 200.000 euro, un risparmio complessivo di quasi 83.000 euro (-22,8%). I tassi sul credito al consumo sono scesi a una media dell’8%, dopo […] L'articolo Ecco l’effetto risparmio del taglio dei tassi della BCE | L’analisi proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.
Con l’ultimo taglio dei tassi deliberato oggi dalla Bce i tassi sui mutui potrebbero calare sotto quota 3%: una riduzione che comporterà, nel caso di un prestito immobiliare di 25 anni da 200.000 euro, un risparmio complessivo di quasi 83.000 euro (-22,8%).
I tassi sul credito al consumo sono scesi a una media dell’8%, dopo picchi superiori al 14%, e potrebbero calare ancora sotto quota 8%: vuol dire che un’automobile da 25.000 euro comprata interamente a rate, con un finanziamento di 10 anni, costerà oltre 11.871 euro in meno (-24,2%) rispetto al 2023; mentre per una lavatrice da 750 euro, con un credito di 5 anni, il risparmio, nei prossimi mesi, sarà di 170 euro (-15,4%).
È quanto emerge da un’analisi della Fabi sull’impatto dell’ultimo taglio da 0,25 punti deciso oggi dalla Bce.
I PRESTITI DELLE BANCHE ALLE FAMIGLIE
Il valore complessivo dei mutui per l’acquisto di abitazioni ammontava, a fine novembre 2024, a 425,1 miliardi di euro, in crescita di circa 35 miliardi rispetto a fine 2020 (+10%), ma in calo di circa 2 miliardi rispetto a fine 2022 (-1,4%).
Sul totale di 425,1 miliardi erogati, circa un terzo, cioè 140,2 miliardi, è a tasso variabile e i restanti 284,8 miliardi sono a tasso fisso.
Sul totale di 25,7 milioni di famiglie italiane, quelle che hanno un mutuo sono circa 3,5 milioni, su complessivi 6,9 milioni di cittadini indebitati anche con altre forme di finanziamento, come il credito al consumo e i prestiti personali.
Tra credito al consumo e prestiti personali, le banche hanno erogato 242,4 miliardi di euro di prestiti ai cittadini, in leggero calo con i valori di fine 2020 e in progressivo rallentamento rispetto alla tendenza degli ultimi mesi, segno dell’incidenza negativa dell’aumento dei tassi d’interesse registrato a partire da luglio 2022.
L’AUMENTO DEI TASSI BCE E LE RATE DEI MUTUI
Le rate dei vecchi mutui a tasso fisso, cioè quelli erogati fino alla fine del 2021/inizio 2022, non cambiano e resteranno intatte fino al termine del piano di rimborso.
Le rate dei vecchi mutui a tasso variabile sono cresciute fino al 78% in più: vuol dire che chi pagava una rata di circa 500 euro al mese, oggi paga, al mese, 890 euro ovvero 390 euro in più; è molto probabile che, alla luce della decisione del 30 gennaio, le rate dei vecchi mutui a tasso variabile possano scendere, anche se è difficile, al momento, indicare tempi precisi.
A partire da luglio 2022, i nuovi mutui a tasso fisso sono passati da un interesse medio di circa l’1,8% fino a oltre il 6% nel 2023 con le rate mensili che, pertanto, sulla base delle offerte delle banche, erano anche più che raddoppiate.
A partire da gennaio 2024, le banche hanno iniziato una progressiva riduzione dei tassi praticati alle famiglie con il tasso medio fisso che si è attestato al 3,27% a ottobre scorso, che adesso potrebbe proseguire sotto il 3% attorno al 2,7-2,8%; la riduzione è stata meno accentuata sui mutui a tasso variabile con la media stabile attorno al 3,4%; la forbice tra i tassi si sta progressivamente riducendo.
Nel corso del 2024, i nuovi mutui a tasso variabile sono stati in media oltre il 4% dallo 0,6% di fine 2021, oggi la media è pari al 3,4%: vuol dire che per un prestito da 150.000 euro della durata di 20 anni la rata mensile è di 920 euro, ben 255 euro in più (+27,7%) rispetto a quella che si sarebbe ottenuta oltre tre anni fa ovvero 665 euro.
QUANTO SI RISPARMIA SE SI COMPRA ADESSO UN’AUTO O UN ELETTRODOMESTICO
A fine 2021 il tasso medio del credito al consumo era dell’8,1%, nel corso del 2023, quando il costo del denaro ha toccato quota 4,50%, è arrivato fino al 14,55%.
Nel corso del 2024 la media, con le banche che hanno anticipato la politica monetaria, è scesa all’8,32% e potrebbe calare anche sotto l’8% o per acquistare un’automobile da 25.000 euro interamente a rate, con un finanziamento da 10 anni, il costo totale è passato da 37.426 euro di fine 2021 a 48.961 euro di fine 2023, mentre adesso potrebbe scendere a 37.089 euro, con un risparmio complessivo di 11.871 euro (-24,2%) rispetto ai tassi di fine 2023 o per acquistare una lavatrice da 750 euro interamente a rate, con un finanziamento da 5 anni, il costo totale è passato da 942 euro di fine 2021 a 1.106 euro di fine 2023, mentre adesso potrebbe scendere a 936 euro con un risparmio complessivo di 170 euro (-15,4%) rispetto ai tassi di fine 2023.
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