Sì, ma cosa mangerà la Generazione Beta?
Questo 2025 segna il debutto della Gen Beta, che sperimenterà pienamente i poteri dell'AI e affronterà una serie di grandi sfide. Ma quali saranno le scelte in fatto di alimentazione?
L’1 gennaio 2025 il mondo ha dato il benvenuto ai primi nati della Generazione Beta. Che “copre” il lasso di tempo compreso tra questo nuovo anno, appunto, e il 2039. In ogni dove e su migliaia di siti si moltiplicano descrizioni, proiezioni e previsioni relative ai Beta Babies. Vivranno «in un’era – si legge in un report della società di ricerca Mark McCrindle – in cui l’intelligenza artificiale e l’automazione risulteranno pienamente integrate nella vita di tutti i giorni, dall’istruzione e dal lavoro all’assistenza sanitaria e all’intrattenimento». Con ogni probabilità saranno i primi a utilizzare su larga scala i mezzi di trasporto con guida autonoma, le tecnologie sanitarie indossabili, gli ambienti virtuali immersivi. Affronteranno le sfide legate ai cambiamenti climatici, dovranno misurarsi con interazioni digitali predominanti e non prive di insidie, vivranno in una maggiore flessibilità lavorativa ma – proprio per questo – faranno i conti anche con accentuate incertezze economiche. Il punto che però a noi interessa maggiormente, per ovvi motivi, è il seguente: cosa mangerà la Gen Beta? Perché proprio l’alimentazione sarà il fedele riflesso del mondo riconducibile al futuro prossimo.
Una nuova cultura alimentare
Secondo il Forbes, questo 2025 segna non soltanto il debutto della Generazione Beta ma anche un definitivo punto di svolta a proposito di alimentazione. Perché adesso, questo giro di boa? La cultura del cibo non si crea e non cambia dall’oggi al domani, assolutamente vero. È il frutto di evoluzioni costanti. Ma qui c’è una fondamentale considerazione da fare: i genitori della Gen Beta sono i Millennials e parte della Gen Zeta. Persone che hanno imparato a dare grande importanza a valori quali la sostenibilità, il benessere psicofisico, l’inclusività. Ovvio che tenderanno a trasmettere questi stessi valori ai propri figli.
Su un altro fronte, bisogna sottolineare che l’ascesa – appunto – dell’AI, i rapidi progressi delle tecnologie alimentari, gli scambi culturali globali e l’urgenza di arginare i cambiamenti climatici stanno ulteriormente accelerando i mutamenti della cultura alimentare. All’orizzonte appaiono non soltanto tendenze, ma vere e proprie norme.
Quali saranno i cibi preferiti dalla Gen Beta
I valori ereditati dai genitori Millennials o della Gen Z e la (sempre più) grande impronta lasciata dalla tecnologia: sono questi, dunque, i principali elementi su cui la Generazione Beta costruirà le proprie scelte alimentari.
Ma andando più nel concreto, cosa mangerà? Il Forbes sottolinea che i suddetti valori si sono tradotti in un aumento del consumo di cibi plant based (che infatti figurano tra i food trend del 2025), di cibi super salutari e genuini (a loro volta presenti tra le ultime tendenze), in una riduzione degli sprechi e nella riscoperta della cucina casalinga. Ebbene, «la cultura alimentare dei Beta rifletterà probabilmente queste priorità, rendendo la sostenibilità e il benessere i valori predefinito piuttosto che le eccezioni». Della serie, “va bene anche per me”.
D’altro canto, nuovi alimenti come la carne vegetale stampata in 3D eserciteranno un crescente fascino. In più, «i piani pasto progettati dall’intelligenza artificiale – prevede il Forbes – le cucine robotizzate e le proteine coltivate in laboratorio probabilmente influenzeranno la loro comprensione di come viene prodotto il cibo».
Un ruolo chiave per i social media
Che i social media abbiano un ruolo chiave nel lancio e nel successo delle tendenze food, ormai, è chiaro a tutti. Il Forbes ne è certo, nel futuro prossimo TikTok e Instagram diventeranno davvero imprescindibili a proposito di cibo: «La Generazione Beta crescerà in un mondo in cui questo tipo di interazione alimentare digitale apparirà come una ‘seconda natura’».
Altra osservazione interessante: «La Generazione Beta potrebbe vedere la cucina meno come un’espressione geografica e più come un’esperienza umana condivisa. Probabilmente questi bambini cresceranno esponendosi a uno spettro di sapori e stili di cucina più ampio rispetto a qualsiasi generazione precedente. Secondo diverse ricerche, piattaforme come TikTok e Instagram stanno determinando la crescita dei contenuti alimentari, rendendo il cibo un’esperienza tanto visiva e social quanto personale». Una connessione globale, che inevitabilmente si tradurrà in una maggiore sperimentazione.