Sanzioni su gas e fertilizzanti russi, problemi per la Ue

L'Unione europea affronta la sfida di contrastare l'uso di gas sanzionato dalla Russia per la produzione di fertilizzanti, con l'export che arriva indisturbato in Europa. Le difficoltà nel bilanciare le sanzioni con la dipendenza agricola minacciano l'economia e i costi delle imprese agricole L'articolo Sanzioni su gas e fertilizzanti russi, problemi per la Ue proviene da FIRSTonline.

Feb 8, 2025 - 08:47
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Lavoratore nel campo
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I fertilizzanti, “cavallo di Troia” russo per aggirare le restrizioni dell’Unione europea, utilizzando proprio quel gas “stoppato” dalle sanzioni Ue. Giò, perché Mosca lo utilizza per fabbricare fertilizzanti a basso costo che poi esporta tranquillamente in Europa. Insomma: stoppato da una parte, rientra in Europa dall’altra sotto forma di fertilizzanti. “Gli stessi miliardi di euro che in precedenza alimentavano il bilancio russo attraverso gasdotti come il Nord Stream, ora alimentano il bilancio bellico russo attraverso le esportazioni di fertilizzanti realizzati con lo stesso gas”, denuncia in una interrogazione Mariusz Kamiński (Ecr), membro della commissione Libertà civili dell’Eurocamera. La Federazione russa “sta utilizzando gas sanzionato per produrre fertilizzanti a basso costo, enormi quantità dei quali finiscono in Europa“, rimarca ancora l’europarlamentare polacco.

Fertilizzanti: la dipendenza dell’Ue dal mercato estero

La situazione è nota alla Commissione europea, anche perché l’Ue non può fare a meno dei fertilizzanti essendo fortemente dipendente dal mercato estero, mentre viceversa la Russia è la seconda produttrice mondiale dopo il Canada, seguita da Bielorussia e Cina (dati Usgs). Ma c’è il problema “di bilanciare sanzioni efficaci contro la Russia con le specifiche esigenze economiche dei suoi Stati membri e partner”- ha replicato l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Ue, Kaja Kallas– la Commissione è preoccupata per la continua dipendenza dell’Ue da alcuni tipi di fertilizzanti russi e sta valutando modi per ridurla”.

Le difficoltà dell’Ue: tra sanzioni e dipendenza dal mercato russo

E nemmeno una decina di giorni fa la Commissione europea ha proposto di imporre delle nuove sanzioni sui prodotti agricoli e sui fertilizzanti a base di azoto provenienti dalla Russia ma anche dalla Bielorussia. Ma che il problema sia tutt’altro che di facile soluzione lo dimostra la raffica di reazioni critiche arrivate dall’intero mondo agricolo italiano, preoccupato perché l’innalzamento delle sanzioni potrebbe tradursi in un aumento del prezzo degli stessi fertilizzanti e di conseguenza sui costi che le imprese agricole dovrebbero sopportare, con riduzione della competitività e inevitabili ripercussioni sui prezzi a scapito dei consumatori.