Rivalutazione delle pensioni 2025
![CDATA[L'Inps ha riepilogato con la consueta circolare annuale del 28 gennaio 2025, n. 23, i nuovi valori per il calcolo delle prestazioni pensionistiche e assistenziali per il 2025, sulla base dell’indice provvisorio che verrà applicato per rivalutare le prestazioni stesse pari allo 0,80%, mentre è confermato per il 2024 l’indice di rivalutazione del 5,4% già applicato dal 1° gennaio 2024 in via provvisoria, ragione per cui l’Inps non procederà ad alcuna operazione di conguaglio sul cedolino della pensione. A seguito della rivalutazione dello 0,80%, oltre all’adeguamento delle prestazioni in corso, sia previdenziali che assistenziali, la circolare dell’Istituto previdenziali si occupa di aggiornare anche alcuni parametri di riferimento per determinare il valore della pensioni con decorrenza 2025. Infatti, sono diversi i principali valori di riferimento applicati per calcolare le pensioni e liquidare le relative prestazioni: 1 - trattamento minimo (TM): 603,40 euro mensili pari a 7.844,20 euro annui 2 - assegno sociale (AS): 538,69 euro mensili pari a 7.002,97 euro annui, valori che consentono di individuare l’importo soglia per accedere alla pensione di vecchiaia contributiva (538,69) la pensione anticipata contributiva (1.400,59 per donne con due o più figli - 1.508,33 donne con un figlio - 1.616,07 per tutti gli altri casi); 3-minimale retributivo settimanale per l’accredito di una settimana di contributi: 241,36 euro; 4-massimale nuovi iscritti: 120.207,00 euro annui; 5-massimale retributivo ex Inpdai: 218.102,00 euro annui; 6-prima fascia di retribuzione pensionabile: 55.008,07, valore utile non solo determinare le fasce pensionabili e il relativo rendimento pensionistico delle quote retributive A e B ma anche per stabilire il limite oltre quale applicare l’aliquota aggiuntiva IVS sulla quota a carico del lavoratore.]]
L'Inps ha riepilogato con la consueta circolare annuale del 28 gennaio 2025, n. 23, i nuovi valori per il calcolo delle prestazioni pensionistiche e assistenziali per il 2025, sulla base dell’indice provvisorio che verrà applicato per rivalutare le prestazioni stesse pari allo 0,80%, mentre è confermato per il 2024 l’indice di rivalutazione del 5,4% già applicato dal 1° gennaio 2024 in via provvisoria, ragione per cui l’Inps non procederà ad alcuna operazione di conguaglio sul cedolino della pensione.
A seguito della rivalutazione dello 0,80%, oltre all’adeguamento delle prestazioni in corso, sia previdenziali che assistenziali, la circolare dell’Istituto previdenziali si occupa di aggiornare anche alcuni parametri di riferimento per determinare il valore della pensioni con decorrenza 2025.
Infatti, sono diversi i principali valori di riferimento applicati per calcolare le pensioni e liquidare le relative prestazioni:
1 - trattamento minimo (TM): 603,40 euro mensili pari a 7.844,20 euro annui
2 - assegno sociale (AS): 538,69 euro mensili pari a 7.002,97 euro annui, valori che consentono di individuare l’importo soglia per accedere alla pensione di vecchiaia contributiva (538,69) la pensione anticipata contributiva (1.400,59 per donne con due o più figli - 1.508,33 donne con un figlio - 1.616,07 per tutti gli altri casi);
3-minimale retributivo settimanale per l’accredito di una settimana di contributi: 241,36 euro;
4-massimale nuovi iscritti: 120.207,00 euro annui;
5-massimale retributivo ex Inpdai: 218.102,00 euro annui;
6-prima fascia di retribuzione pensionabile: 55.008,07, valore utile non solo determinare le fasce pensionabili e il relativo rendimento pensionistico delle quote retributive A e B ma anche per stabilire il limite oltre quale applicare l’aliquota aggiuntiva IVS sulla quota a carico del lavoratore.]]