Requisiti per la maturità 2025: alternanza scuola-lavoro diventa obbligatoria

lentepubblica.it Per accedere all’esame di maturità 2025 sarà obbligatorio aver portato a termine il percorso di alternanza scuola-lavoro: ecco tutte le novità previste per quest’anno. Per accedere agli esami di di Stato 2025, gli studenti delle scuole superiori dovranno infatti soddisfare requisiti ben precisi, tra cui la partecipazione ai Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento […] The post Requisiti per la maturità 2025: alternanza scuola-lavoro diventa obbligatoria appeared first on lentepubblica.it.

Feb 4, 2025 - 14:09
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Requisiti per la maturità 2025: alternanza scuola-lavoro diventa obbligatoria

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Per accedere all’esame di maturità 2025 sarà obbligatorio aver portato a termine il percorso di alternanza scuola-lavoro: ecco tutte le novità previste per quest’anno.


Per accedere agli esami di di Stato 2025, gli studenti delle scuole superiori dovranno infatti soddisfare requisiti ben precisi, tra cui la partecipazione ai Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO), noti in passato come alternanza scuola-lavoro. Introdotti nel 2003 e resi obbligatori dal Decreto Legislativo 62/2017, questi percorsi rappresentano una condizione imprescindibile per l’ammissione al prossimo esame.

Alternanza-scuola lavoro obbligatoria per accedere alla Maturità 2025: di cosa si tratta?

I Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) sono stati concepiti per integrare il tradizionale percorso scolastico con esperienze pratiche nel mondo del lavoro. Questi percorsi prevedono una combinazione di formazione teorica, svolta in aula, e attività pratiche presso aziende, enti pubblici o privati.

Dal 2025, le regole per i PCTO sono state aggiornate per ampliare le tipologie di esperienze riconosciute. Oltre ai tradizionali stage e tirocini, vengono considerate valide anche attività di volontariato certificabili e lavori retribuiti, sia autonomi che subordinati, purché svolti sotto la supervisione di un tutor scolastico e di un responsabile esterno. Ogni esperienza deve essere documentata e certificata per essere considerata valida ai fini dell’ammissione all’esame.

Il monte ore minimo dei PCTO varia in base al percorso di studi: per i licei è richiesto un minimo di 90 ore complessive nel triennio finale, mentre per gli istituti tecnici e professionali le ore salgono rispettivamente a 150 e 210. La flessibilità nella scelta delle esperienze consente agli studenti di orientarsi verso ambiti professionali di loro interesse, favorendo un primo approccio al mondo del lavoro.

Oltre al completamento dei PCTO, gli studenti devono comunque aver frequentato almeno il 75% del monte ore annuale previsto dal loro piano di studi personalizzato. Sono previste eccezioni solo nei casi specifici indicati dall’articolo 14, comma 7, del DPR 22 giugno 2009, n. 122.

Durante la prova orale dell’esame di stato, gli studenti dovranno presentare e discutere le competenze acquisite durante i PCTO. Questo momento è pensato non solo per verificare le conoscenze tecniche, ma anche per valutare capacità trasversali come il problem solving, la gestione del tempo e l’adattabilità a contesti diversi.

Gli altri requisiti di ammissione

La partecipazione alle prove Invalsi e il rispetto delle norme disciplinari completano il quadro dei requisiti richiesti. Le prove Invalsi, che valutano le competenze in italiano, matematica e inglese, sono obbligatorie per l’ammissione all’esame di stato. Anche se i risultati ottenuti non influenzano direttamente il voto finale, la loro partecipazione è necessaria per garantire una valutazione uniforme delle competenze di base acquisite durante il percorso scolastico.

Una novità importante per il 2025 riguarda gli studenti che riceveranno una valutazione di “sei” in condotta. Questi dovranno preparare un elaborato specifico sulla cittadinanza attiva e solidale, un tema che mira a sensibilizzare i giovani sui valori della partecipazione civica e della responsabilità sociale. L’elaborato, assegnato dal Consiglio di classe, sarà parte integrante della prova orale e dovrà dimostrare la capacità dello studente di riflettere su esperienze e principi legati al vivere civile. Questo requisito mira a rafforzare l’importanza delle norme di comportamento e a promuovere atteggiamenti positivi all’interno della comunità scolastica.

Le critiche al modello dei PCTO

L’introduzione obbligatoria dei PCTO come requisito di ammissione agli esami ha sollevato diverse critiche. Alcuni osservatori sottolineano come questo approccio rischi di ridurre il ruolo della formazione scolastica a semplice strumento al servizio delle esigenze del mercato del lavoro.

L’enfasi posta sull’esperienza pratica, infatti, potrebbe oscurare l’importanza delle conoscenze teoriche e del pensiero critico, fondamentali per una formazione completa.

Nonostante le polemiche, i PCTO comunque in vigore, obbligatori, e nelle intenzioni (non sempre coincidenti con la realtà) vorrebbero  favorire un collegamento diretto tra il percorso di studi e il futuro professionale degli studenti.

Il testo del decreto

Qui il documento completo.

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