Questi indigeni hanno piantato semi e piantine e in 1 anno hanno recuperato 150 ettari di foresta atlantica in Brasile
Nel nord-est di Minas Gerais, al confine con Bahia, in Brasile, la Foresta Atlantica sta tornando a nuova vita grazie agli indigeni Tikmu’un-Maxakali, un popolo che è stato espulso da questa regione secoli fa, ma che ha riconquistato parte del suo territorio e, a poco a poco, ha salvato la foresta e le sue tradizioni....
Nel nord-est di Minas Gerais, al confine con Bahia, in Brasile, la Foresta Atlantica sta tornando a nuova vita grazie agli indigeni Tikmu’un-Maxakali, un popolo che è stato espulso da questa regione secoli fa, ma che ha riconquistato parte del suo territorio e, a poco a poco, ha salvato la foresta e le sue tradizioni.
Un anno e mezzo fa, infatti, 30 indigeni carichi di sacchi con semi, piantine e kit agricoli hanno iniziato a seminare il terreno della Terra Indigena Maxakali e di altre terre delimitate nella regione, nei loro vari villaggi.
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Un lasso di tempo relativamente breve, ma tanto è bastato perché riuscissero a recuperare 150 ettari di Foresta Atlantica con vegetazione autoctona, mentre altri 60 ettari hanno dato vita a cortili agroecologici, con frutta e verdura. Di chicco in grano, il popolo Tikmu’un-Maxakali aiuta a mantenere in piedi ciò che resta della Foresta Atlantica, un bioma che copre circa il 15% del territorio nazionale, in 17 stati, e che ospita il 72% dei brasiliani.
Molti sono i servizi essenziali dipendono da questa regione, come l’approvvigionamento idrico, l’agricoltura, la pesca, l’elettricità e il turismo, ma oggi, come dimostrano i dati della Fondazione SOS Mata Atlântica e dell’Inpe (Istituto Nazionale per la Ricerca Spaziale), rimane solo il 24% della foresta originariamente esistente e solo il 12,4% sono foreste mature e ben conservate.
Dietro tutto ciò, c’è il Progetto Hãmhi – Terra Viva, ideato da un gruppo di ricercatori indigeni e non, in collaborazione con l’Istituto Opaoká e sostenuto dal Centro per il Supporto Operativo dell’Ambiente, del Ministero Pubblico di Minas Gerais.
L’iniziativa si svolge nei villaggi situati nei comuni di Santa Helena de Minas, Bertópolis, Ladainha e Teófilo Otoni, una delle regioni del Brasile più calde negli ultimi tempi. Un viaggio, quindi, quello di queste comunità indigene, volto a recuperare la loro preziosa identità ma anche a salvare almeno un pezzettino di questo sofferente Pianeta.
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