Meteo: neve in pianura, Gennaio spara il colpo grosso
Il freddo non è mancato in questa prima parte dell’inverno, specialmente al Centro-Sud, dove la neve è arrivata in ben due circostanze fino a quote collinari. Decisamente meno presente, invece, la neve al Nord, che a ridosso di Natale ha visto l’inizio di un lungo periodo piuttosto siccitoso, avaro di piogge e anche di nevicate. […] Meteo: neve in pianura, Gennaio spara il colpo grosso
Il freddo non è mancato in questa prima parte dell’inverno, specialmente al Centro-Sud, dove la neve è arrivata in ben due circostanze fino a quote collinari. Decisamente meno presente, invece, la neve al Nord, che a ridosso di Natale ha visto l’inizio di un lungo periodo piuttosto siccitoso, avaro di piogge e anche di nevicate. Ma nei prossimi giorni e settimane, potremo tornare a vivere condizioni meteo tipicamente invernali, con qualche possibilità di neve in pianura?
La mancanza di grandi ondate di freddo
Se da un lato non sono mancate le ondate di freddo minori, che hanno portato nevicate almeno in collina, dall’altro lato è evidente l’assenza di quelle ondate di freddo più intense, capaci di far scendere la neve in pianura o addirittura sulle città di mare. Questo tipo di perturbazioni, caratterizzate dal gelo russo o scandinavo, non si manifestano nel Mediterraneo da diversi anni. L’ultima forte nevicata a quote pianeggianti per il Centro-Sud risale addirittura al 2019.
Negli anni successivi, si sono verificate rapide ondate di freddo intenso, ma con scarsissime nevicate a quote bassissime, se non addirittura del tutto inesistenti. Anche le montagne hanno sofferto la mancanza di abbondanti nevicate, che normalmente mantengono temperature consone all’inverno. Questa situazione ha messo in difficoltà nevai e ghiacciai, evidenziando un problema climatico non trascurabile.
Cambiamenti barici per la terza decade di gennaio
Nelle prossime settimane, lo scacchiere barico potrebbe subire nuove e importanti modifiche. Il vortice polare, attualmente in netto rinforzo, potrebbe favorire l’arrivo di imponenti cicloni sull’Europa settentrionale, rafforzando la pressione all’interno del Mediterraneo. Questa configurazione potrebbe dominare durante la terza decade di gennaio, con al massimo veloci disturbi di origine atlantica, capaci di portare un po’ di pioggia al Nord e neve solo a quote montane. Il resto d’Italia potrebbe, però, restare quasi del tutto all’asciutto.
Possibilità di gelo a fine gennaio
Solo verso la fine di gennaio e nei primi giorni di febbraio, il gelo bielorusso potrebbe iniziare a farsi strada verso la Scandinavia, grazie a un graduale rallentamento del vortice polare. Una parte di questo gelo potrebbe poi scendere sull’Europa centrale, andando a contrastare le perturbazioni atlantiche. Tuttavia, gli effetti di questa configurazione sull’Italia restano ancora incerti.
Insomma, qualcosa sembra bollire in pentola per la fine di gennaio e l’avvio di febbraio, ma è necessario attendere ancora qualche giorno per avere un quadro più chiaro della situazione. Resta alta l’attenzione per eventuali cambiamenti significativi nelle condizioni meteo.