TikTok torna a ballare negli USA: «Grazie, Donald». Ma Trump ha dettato le sue condizioni. E favoriranno qualche Big Tech americana

La piattaforma cinese sfida il ban firmato da Biden tornando online. Il tycoon però vuole la metà del social di ByteDance: «Senza l'approvazione degli Stati Uniti, non esiste TikTok»

Jan 19, 2025 - 21:47
TikTok torna a ballare negli USA: «Grazie, Donald». Ma Trump ha dettato le sue condizioni. E favoriranno qualche Big Tech americana

Alla fine il ban di TikTok anziché perpetuo è durato appena qualche ora. Infatti è bastata la promessa di Donald Trump, che da domani sarà il 47esimo presidente del Nord America, di intervenire quanto prima con un decreto, per spingere ByteDance a interrompere lo spegnimento del servizio.

«Ringraziamo il Presidente Trump per aver fornito la necessaria chiarezza e garanzia ai nostri fornitori di servizi che non subiranno alcuna sanzione fornendo TikTok a oltre 170 milioni di americani e consentendo a oltre 7 milioni di piccole imprese di prosperare», fanno sapere via X – social di Elon Musk – i detentori delle chiavi di accesso al social asiatico, ovvero ByteDance, che solo poche ore prima sottostando alla legge firmata da Joe Biden avevano invece dichiarato: «Per fortuna arriva Trump».

trump the purge
Donald Trump

L’annuncio del tycoon di metter subito mano a un decreto presidenziale per bloccare il ban di TikTok per la piattaforma asiatica «È una posizione forte a favore del Primo Emendamento e contro la censura arbitraria. Collaboreremo con il Presidente Trump per una soluzione a lungo termine che mantenga TikTok negli Stati Uniti.»

Cosa chiede in cambio Trump a TikTok?

Ma Donald Trump oltre alla promessa di scardinare il divieto che era stato varato dal Congresso e avvallato dalla Corte Suprema, ha detto altro. «Vorrei», la novità odierna, «che gli Stati Uniti avessero una quota di proprietà del 50 per cento in una joint venture», ha dichiarato senza mezzi termini il tycoon repubblicano. Quindi ha reso ancora più chiaro il messaggio, sibilando: «Senza l’approvazione degli Stati Uniti, non esiste TikTok».

Nelle stesse ore l’americana Perplexity AI, società di intelligenza artificiale che compete con OpenAI e Google, ha chiesto a ByteDance, la società madre cinese di TikTok, di fondersi con TikTok U.S. e creare una nuova entità che li unisca con New Capital Partners. Domani alla cerimonia di insediamento di Trump in prima fila ci sarà, oltre a Mark Zuckerberg e Jeff Bezos anche Shou Zi Chew, Ceo di TikTok. E chissà che con Trump non si parli proprio di affari e di eventuali ingressi statunitensi a bordo della piattaforma cinese valutata tra i 45 e i 50 miliardi di dollari.