MasterChef 14 – Le Pagelle della 7a puntata: sul filetto del rasoio

Non ci sembra vero, eppure ci stiamo piano piano avvicinando alla fine di questa quattordicesima edizione di MasterChef Italia, il cooking show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy. London is calling ma anche l’esterna stellata non scherza, ricca di sorprese e ataviche maledizioni. Prima di questo dobbiamo – come ogni anno – passare per il giovedì di fuoco che incrocia senza pietà la settimana santa di Sanremo con il consueto appuntamento ai fornelli di MasterChef 14.

Non disperate, noi saremo sempre qui a mantecare, mappazzonare e pagellare. Anche perché dopo una puntata con il LocaLoca Dj come potremmo mai abbandonare la barca?!

Una puntata sul filetto del rasoio, tra crimini gastronomici (Pablo Trincia, ti prego, non entrare mai nella mia cucina) opere d’arte e LocaLoca in the Sky with daikon. Ma non perdiamo altro tempo e passiamo subito ai voti con le (folli) Pagelle di MasterChef 14.

Anna – Voto 9

Non lo so se l’outfit vittorioso e verde di Anna sia più un richiamo alla speranza, o una sua repentina trasformazione in Elphaba di Wicked armata di branzini volanti (anche perché se iniziamo a parlare di scimmie l’unica cosa che ci viene in mente è Ross Geller con Marcel). Del resto, questa MasterClass è sempre più un Glee Club: le cheerleader le abbiamo, le manie di protagonismo pure. Ci mancava solo Loca Loca Dj… ora siamo a posto.

C’è da capire chi proverà a sconfiggere la forza di gravità. Ah sì, Franco dall’alto della balconata è già pronto con il suo suo acuto finale.

Insomma, Anna ci fa volare altissimo come sempre, e non importa che saliamo a bordo dell’Orient Express, che prenotiamo una pericolosa vacanza al White Lotus (a proposito, avete mai pensato a come Bruno Barbieri recensirebbe il White Lotus di Taormina? Noi sì), o un soggiorno a Castle Rock, lei ci fa sempre volare con la fantasia e con il gusto.

Anche se – da buon membro delle Cheerios – dalla balconata anche lei inizia a tirar fuori gli artigli.

Claudio – Voto 9

Nessuno fermi Claudio. On fire come non mai il nostro Clodoaldo la scampa, eccome se la scampa. Nulla togliere a Pablo Trincia – che potrebbe raccontarmi la vita – ma io un podcast del Clodoaldo lo ascolterei volentieri.

Clodo Potter e i doni della Metafisica (Comunque lo sappiamo tutti che lui è un Tassorosso).

C’è chi dice che l’amore è una cosa semplice (Tiziano Ferro), e noi un po’ gli crediamo guardando il Clodo nazionale che si rallegra davanti a una manciata di pacchi di pasta secca, o pensando alle guance rotonde della sua fidanzata. Dico io, San Valentino si avvicina, e io non avevo mai pensato di volere al mio fianco qualcuno che parlasse delle mie guance come il Clodo nazionale parla di quelle della fidanzata. Finiamola.

Insomma, Claudio è indubbiamente sulla cresta dell’onda.

Franco – Voto 10

Finalmente il Franco che ci aveva conquistato ai Live Cooking è ritornato (vi ricordate che ci aveva già fatto commuovere?). Tra spezie, colori e arte, il nostro Thor preferito agita il suo martello e conquista la gloria. Una puntata a dir poco perfetta, che lo incorona signore delle spezie e sovrano indiscusso di gentilezza. Franco è un Fantagenitore premuroso con tanta voglia di friggere polenta. Alla fine – forte del suo martello di Thor – mi sembra pronto a fare strage di gelatine e orsetti gommosi nella dispensa furbetta di Candy Crush.

Ma ora basta parlare di crush, altrimenti mi viene di nuovo in mente Loca Loca con il ciuffo al vento in una discoteca londinese.

Gianni – Voto fil(8)

Io non vorrei far la figura del villano, 
e far questo tentativo invano. 

A imitar quel gran poeta 
si fa la fine di una cometa

Ma proprio a un passo dalla cima,
il condottier or va in rovina.

Per due volte quel filetto,
allo chef gli fa dispetto. 

Gianni resiste, è combattuto,
ma il destino è già vissuto.

Non gli basta il doppio petto,
per salvar quel grembiuletto.

Giunta l’ora, via il laccio,
neanche fosse un cappellaccio.

Tra Beatles e psichedelia,
sogna un pressure di fantasia.

Ma nel piatto niente chicche,
trova solo le lenticchie.

Stai attento a quel vegano, 
Per lui non serve scuotere il… deretano. 

Ci mancherà quel gran poeta,
che in cucina non è mai a dieta.

E se una lacrima è caduta,
fu la cipolla, è cosa risaputa!

Jack – Voto 7

Jack diventa – inconsapevolmente – la perfetta metafora di MasterChef. La capacità di passare dal momento piantino con la storia personale e il piatto dedicato al padre, a un piatto intitolato a una MILF. Perché, alla fine, MasterChef ci piace così tanto anche per questo: è espressione inequivocabile delle nostre mille personalità che convivono pacifiche come il pesce con il formaggio.

A questo si aggiunge anche l’accoppiata perfetta con il Clodoaldo e noi non possiamo chiedere niente di più metafisico di questo.

Katia – Voto 5

Katia, dolce e un po’ salata, si perde sulle ali della fantasia, ma non è Geronimo Stilton. A differenza del simpatico topo giornalista, infatti, Donna Katia non ha alcuna intenzione di perdersi in mondi fatati e artistici, a lei basta il risotto e la torta di mele. D’altronde meglio così, in un mondo magico lei sarebbe senza dubbio la Dolores Umbridge partenopea.

Per noi, quindi, va benissimo che la magia non esista e cucinare le zucchine alla scapece senza menta – o andare in vacanza a Roccaraso – siano le azioni più audaci che la Regina Mills della Masterclass possa azzardare.

Mary – Voto 5

Piatto dopo piatto ci sembra di intravedere la vera Mary. Le fragilità che tanto cercava di nascondere sono riemerse come briciole sotto i tappeti. Peccato che qui non stiamo parlando di Aladdin, Jasmine, Gigi D’Alessio o Anna Tangelo. Il mondo è tuo, con quelle stelle puoi giocar, dicevano loro. Ma è meglio che nella prossima puntata di MasterChef 14 la nostra Mary-Villain giochi con moderazione, visto che arriveranno parecchi ospiti stellati nella MasterClass.

Insomma, per questa volta l’ha scampata più facilmente delle spugne-scarpetta del Clodo, ma se non vuole compromettere il potere del trio, il fascino delle Cheerios, la forza delle Superchicche e la perfidia delle Trix, è bene che si allacci bene il grembiule e ritrovi la retta via.

Simone – Voto 4

Abbiamo capito che Simone se la cava meglio con le costruzioni di bignè (a prova del Massari) piuttosto che con le correnti artistiche. Se a Barbieri partono i neuroni, a lui partono i nervi… del pesce. Per fortuna che a salvarlo c’era un’idea, altrimenti insieme al povero Gianni mi sa che doveva slacciare il grembiulino anche il buon Super Mario della MasterClass.

D’altronde, sono sempre le idee a dare forma al mondo… ah, non era così? Vabbè sarà per il prossimo pesce frollato. Mamma mia che coulì.

Se non l’hai ancora letta, qui trovi anche la nostra intervista all’eliminato di questa puntata.

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