Lavoro, Ue: 1,1 miliardi all’Italia per occupare donne e giovani
Una buona notizia per l’Italia dall’Unione europea. La Commissione ha approvato un regime di aiuti di Stato italiano da 1,1 miliardi di euro a sostegno dell’occupazione giovanile e femminile. «Garantire un’occupazione stabile ai giovani e alle donne resta una priorità e un obiettivo strategico per l’Unione europea», ha commentato Teresa Ribera, vice presidente esecutiva della Commissione europea per una transizione pulita, giusta e competitiva che ha aggiunto: «Questo regime da 1,1 miliardi di euro consentirà all’Italia di offrire ai lavoratori interessati migliori prospettive lavorative e di combattere le disparità regionali». Continue reading Lavoro, Ue: 1,1 miliardi all’Italia per occupare donne e giovani at L'Agenzia di Viaggi Magazine.
Una buona notizia per l’Italia dall’Unione europea. La Commissione ha approvato un regime di aiuti di Stato italiano da 1,1 miliardi di euro a sostegno dell’occupazione giovanile e femminile.
«Garantire un’occupazione stabile ai giovani e alle donne resta una priorità e un obiettivo strategico per l’Unione europea», ha commentato Teresa Ribera, vice presidente esecutiva della Commissione europea per una transizione pulita, giusta e competitiva che ha aggiunto: «Questo regime da 1,1 miliardi di euro consentirà all’Italia di offrire ai lavoratori interessati migliori prospettive lavorative e di combattere le disparità regionali». L’Italia stima che questo regime porterà alla creazione di oltre 180mila contratti di lavoro a tempo indeterminato.
IN COSA CONSISTE L’AIUTO EUROPEO
Il regime che contribuisce agli obiettivi della politica sociale e occupazionale dell’Ue e in parte finanziato dal Fondo sociale europeo Plus consiste in due misure specifiche che fanno parte di un più ampio regime italiano pensato per promuovere l’occupazione. Una parte sarà utilizzata per aiutare “i giovani di età inferiore ai 35 anni che non hanno mai avuto un contratto di lavoro a tempo indeterminato”, mentre l’altra parte «sarà destinata alle donne che risiedono nel Mezzogiorno – dove il tasso di disoccupazione è notevolmente più elevato rispetto al resto dell’Italia e alla media dell’Ue – e non hanno avuto un impiego stabile negli ultimi 6 mesi”, così dichiara in un comunicato la Ce.
Lo scopo di questa manovra è di sostenere i gruppi di lavoratori più vulnerabili per i quali si registrano livelli di disoccupazione più elevati rispetto ad altre categorie, come per esempio, i lavoratori di età superiore ai 35 anni o i lavoratori di sesso maschile. Nell’ambito del regime, i datori di lavoro che assumono giovani o donne con un contratto a tempo indeterminato saranno esentati dal pagamento dei contributi previdenziali obbligatori.
L’importo massimo di aiuto è di 650 euro al mese per lavoratore e di 500 euro per i giovani che risiedono in zone diverse dal Mezzogiorno. Per accedere a questi benefici i datori di lavoro dovranno stipulare il contratto di lavoro entro il 31 dicembre 2025 e riceveranno l’aiuto per un periodo di 24 mesi dopo l’assunzione.
I CRITERI DI APPROVAZIONE
La Commissione, che ha valutato il regime alla luce delle norme dell’Ue sugli aiuti di Stato, in particolare dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, ha ritenuto che: “il regime è necessario e adeguato ai fini di promuovere un’occupazione stabile per quei lavoratori che incontrano notevoli difficoltà a entrare nel mercato del lavoro o a rimanervi attivi a lungo termine; l’aiuto è proporzionato in quanto è limitato a quanto strettamente necessario per incoraggiare l’occupazione stabile dei gruppi vulnerabili di lavoratori e per coprire circa il 30% dei costi salariali del datore di lavoro; il regime dispone di garanzie sufficienti per evitare abusi, ad esempio il licenziamento di dipendenti esistenti per sostituirli con nuovi dipendenti e ricevere il sostegno previsto da una delle misure sovvenzionate o al solo scopo di ridurre i costi del lavoro; le misure non comportano indebite distorsioni della concorrenza, in quanto l’aiuto è limitato nel tempo ed è aperto a tutti i settori dell’economia”.