L’autonomia differenziata secondo Renata Polverini: danno al Sud
Renata Polverini critica l’autonomia differenziata, evidenziando rischi per le Regioni del Sud e disparità nell’erogazione dei servizi
Che fine ha fatto l’autonomia differenziata? Rispetto ad altre proposte del governo Meloni, come la riforma della giustizia e il premierato, l’autonomia differenziata è stata messa in pausa. Molti i problemi, come il “no” da parte della Corte Costituzionale e da una parte della maggioranza. L’autonomia differenziata piace alle Regioni del Nord, alla Lega e pochi altri; restano i dubbi a personaggi come Renata Polverini, sulla fattibilità del progetto. Per esprimere la propria contrarietà all’autonomia differenziata, l’ex sindacalista a capo dell’Ugl, ha rievocato la figura di Silvio Berlusconi.
Per Renata Polverini l’autonomia differenziata è un problema
Renata Polverini, ex capo generale dell’Unione generale del lavoro ed ex presidente della Regione Lazio, si è espressa più volte contro l’autonomia differenziata. La deputata di Forza Italia è intervenuta in televisione in diverse occasioni, mostrando scetticismo in merito alla proposta, con particolare attenzione alle conseguenze per le Regioni del Sud Italia.
“Se non ci sono le risorse, non c’è nessuna riforma”, rispondeva a L‘Aria Che Tira la scorsa estate. Il tema più discusso sono i Lep, cioè i livelli essenziali di prestazione, che rappresentano il livello minimo che deve essere garantito in tutto il Paese. Per Polverini però “senza le risorse adeguate il Sud è totalmente svantaggiato”.
La deputata di Forza Italia aggiunge:
Siccome la sanità, la salute, è un diritto costituzionale, anche se si trovassero le risorse (i Lep), ci sarebbe comunque un problema di disparità. Questo perché le Regioni del Nord, che hanno maggiori disponibilità riuscirebbero a erogare, come già accade, servizi migliori.
Non c’è molto entusiasmo, nemmeno da parte degli altri deputati di Forza Italia. Al contrario le Regioni del Nord si sono subito dichiarate ben contente. Polverini non a caso aggiunge: “L’entusiasmo di Zaia dimostra evidentemente che questa riforma va a beneficio del Nord, almeno in questo momento”. Per un cambiamento però servono molte risorse e non sarà facile trovarle. “Si riuscirà mai a garantire, dal punto di vista regionale, i servizi adeguati per tutti i cittadini?”, conclude.
La questione dei Lep: “Solo Berlusconi ha tenuta a bada la Lega”
Dove si prenderanno le risorse? Si sta ancora lavorando sui Lep e sulla spesa storica. Secondo la deputata di FI “se partiamo dalla spesa storica, e quindi dai dati che emergono sul Mezzogiorno, è chiaro che di risorse ne servono tantissime”. Anche con le risorse, resta il problema dei parametri in linea con le esigenze minime.
Aggiunge, da ex presidente di Regione ed ex commissario:
Noi comunque partiamo da una situazione di svantaggio per una grande parte di Paese sulla salute. Anche quando abbiamo stabilito un livello minimo, stiamo dando per scontato che ci sarà un cittadino che avrà, rispetto a un altro, una prestazione inferiore.
Polverini sta parlando dell’attuale sistema della sanità pubblica, quel sistema che vede oggi i cittadini del Sud del Paese migrare al Nord per curare o rinunciare alle cure. Poi il riferimento all’unità del Paese, un’intenzione riuscita, secondo Renata Polverini, solo a Silvio Berlusconi. “Per trent’anni ha tenuto testa alla Lega contro l’autonomia”.