L’arte per riflettere sul cambiamento climatico attraverso 100 capolavori: la mostra itinerante del Museo d’Orsay di Parigi

Il Museo d’Orsay di Parigi ha dato vita a un’iniziativa innovativa per sensibilizzare il pubblico sul cambiamento climatico attraverso l’arte. La mostra itinerante intitolata “100 opere che raccontano il clima” (in lingua originale “100 Œuvres qui racontent le climat”) porterà, tra marzo e luglio 2025, cento capolavori del XIX e XX secolo in 31 musei...

Feb 4, 2025 - 14:39
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L’arte per riflettere sul cambiamento climatico attraverso 100 capolavori: la mostra itinerante del Museo d’Orsay di Parigi

Il Museo d’Orsay di Parigi ha dato vita a un’iniziativa innovativa per sensibilizzare il pubblico sul cambiamento climatico attraverso l’arte. La mostra itinerante intitolata “100 opere che raccontano il clima” (in lingua originale “100 Œuvres qui racontent le climat”) porterà, tra marzo e luglio 2025, cento capolavori del XIX e XX secolo in 31 musei distribuiti in distribuiti in dodici regioni della Francia.

L’obiettivo è creare un dialogo tra arte e scienza, collegando le rappresentazioni artistiche di paesaggi, fenomeni naturali e scene di vita quotidiana alle attuali sfide climatiche. Tra le opere selezionate figurano dipinti di grandi maestri come Claude Monet, Alfred Sisley, Gustave Courbet, Édouard Manet, Eugène Delacroix e Gustave Caillebotte, e si avvale della collaborazione di esperti di fama mondiale nel campo della climatologia, tra cui Valérie Masson-Delmotte, Emma Haziza, Luc Abbadie e Jean Jouzel.

La scelta delle opere non è casuale: ogni dipinto è stato selezionato per il suo legame con un particolare evento climatico o una caratteristica ambientale del territorio in cui verrà esposto. Un esempio significativo è L’inondazione a Port-Marly di Sisley, che sarà esposto al Museo Girodet di Montargis, una città colpita da devastanti alluvioni nel 2016. Anche il museo è stato gravemente danneggiato dalle inondazioni che hanno compromesso gran parte della sua collezione. Ancora oggi, solo il 40% delle opere è stato restaurato. Questo collegamento tra il passato e il presente permette ai visitatori di comprendere come i cambiamenti climatici abbiano sempre influenzato la realtà, rendendo le opere d’arte veri e propri archivi visivi della storia ambientale.

Ci saranno anche un percorso tematico e un libro

Oltre alla mostra diffusa, il Museo d’Orsay ospiterà un percorso tematico nelle proprie collezioni permanenti, con etichette tematiche per guidare i visitatori in un percorso dedicato al clima. Parallelamente, verrà pubblicato un libro che raccoglie contributi di curatori e scienziati di fama mondiale, tra cui Jean Jouzel, Valérie Masson-Delmotte, Emma Haziza e Luc Abbadie, che analizzerà il cambiamento climatico attraverso l’arte.

Un aspetto fondamentale di questo progetto è il suo impegno nella sostenibilità. Per limitare l’impronta ecologica dell’iniziativa, il trasporto delle opere è stato ottimizzato attraverso raggruppamenti regionali e l’uso di materiali biodegradabili per l’imballaggio.

Il Museo d’Orsay e le istituzioni partner dimostrano così che la cultura e la responsabilità ambientale possono coesistere, trasmettendo un messaggio coerente con il tema della mostra. L’iniziativa rappresenta un’occasione unica per riflettere sul nostro rapporto con l’ambiente attraverso lo sguardo degli artisti del passato.

Come sottolinea Sylvain Amic, presidente del Museo d’Orsay, questa operazione non è solo una testimonianza, ma un invito all’azione: l’arte diventa un mezzo per sensibilizzare, ispirare e mobilitare il pubblico di oggi nella lotta al cambiamento climatico. L’obiettivo è portare questa riflessione al di fuori delle grandi città, coinvolgendo comunità locali e territori spesso più esposti alle conseguenze del riscaldamento globale.

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Fonte: Musée d’Orsay

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