La scienza dell’amore: tre storie (e tanti studi) sulle relazioni
Dall'amore romantico alle dinamiche di coppia, la scienza dell'amore si evolve come tutte le altre: e ci porta nuove prospettive. L'articolo La scienza dell’amore: tre storie (e tanti studi) sulle relazioni è tratto da Futuro Prossimo.
Cosa succede quando la scienza incontra l’amore? La risposta è la ricerca sulle relazioni, un campo che combina psicologia, biologia e sociologia per comprendere i legami romantici. I tre scienziati che vi presento oggi potrebbero cambiare il nostro modo di vedere l’amore, la monogamia e persino il linguaggio del cuore. Ma attenzione: non sempre la “scienza dell’amore” e le relative scoperte scientifiche coincidono con ciò che vorremmo sentire.
La scienza dell’amore: un campo multidisciplinare
La scienza dell’amore è un campo affascinante che esplora le dinamiche delle relazioni umane attraverso diverse discipline, dalla psicologia alla biologia. Tra aneddoti personali e scoperte scientifiche, una recente intervista di Nature rivela come il lavoro di alcuni scienziati li abbia portati a riflettere non solo sulle relazioni degli altri, ma anche sulle proprie. Emerge, in sostanza un quadro complesso e sorprendente del legame umano, che fa intravedere anche delle “mutazioni” per il possimo futuro.
“Stiamo facendo una ricerca che tocca il cuore di così tante persone provenienti da diversi contesti,” ha dichiarato Justin Garcia, direttore esecutivo del Kinsey Institute presso l’Università dell’Indiana.
Garcia, biologo evoluzionista, si concentra sull’evoluzione della monogamia, distinguendo tra monogamia sociale (legami di coppia) e monogamia sessuale (fedeltà). Questa distinzione è fondamentale per comprendere come i sentimenti influenzano le relazioni romantiche e sessuali. A qualcuno di voi già sta risuonando il tema. Lo so, lo sento.
Kenneth Tan: esplorare l’amore tra culture
Kenneth Tan è uno psicologo della Singapore Management University . La sua ricerca si concentra su come le relazioni vengono percepite e gestite in contesti culturali diversi. Durante il servizio militare a Singapore, Tan ha osservato come molti giovani affrontavano i problemi di coppia mentre erano lontani dalle loro partner. Questo lo ha spinto a studiare l’impatto della distanza sulle relazioni romantiche. Tra tutte le sue ricerche, le scoperte (o le conferme) fatte sull’amore? In uno studio, ha mostrato che le coppie che pianificano attivamente un futuro insieme sono più stabili.
“In Singapore non pensiamo mai alle relazioni a distanza, perché è un paese piccolo,” ha detto Tan. “Ma all’estero ho iniziato a chiedermi come le persone mantengono i legami.”
Un aspetto interessante del suo lavoro è il focus sull’impegno. Tan spiega che i sentimenti di impegno variano notevolmente tra culture, e questo influenza il modo in cui le coppie affrontano le sfide. Quando pubblica i suoi risultati, spesso riceve critiche se utilizza solo campioni asiatici, un problema che evidenzia la necessità di una maggiore diversità nella ricerca.
Una pillola d’amore tra le ricerche di Tan? Assaggiare cibi dolci aumenta le percezioni romantiche verso il partner: un effetto legato all’associazione cerebrale tra dolcezza e affetto.
Justin Garcia: monogamia e oltre
Justin Garcia è un altro protagonista di questa storia. Come consulente scientifico di una piattaforma di appuntamenti (non ridete: in Giappone hanno dovuto farne una statale per provare a tenersi a galla sul piano demografico), Garcia ha contribuito a uno studio annuale chiamato Singles in America , che analizza le abitudini e gli atteggiamenti di oltre 5.000 single negli Stati Uniti. Questo progetto fornisce una panoramica demograficamente rappresentativa di più di 100 milioni di single americani.
Uno dei principali ostacoli che Garcia affronta è la scarsità di finanziamenti. Le agenzie federali sono spesso riluttanti a finanziare ricerche che includono parole come “sesso” nei titoli o nelle astrazioni. Nonostante ciò, Garcia continua a esplorare temi controversi come la monogamia consensuale e il ruolo dei sentimenti nell’attrazione romantica. Una volta, un collega accademico gli ha chiesto aiuto per ottimizzare il suo profilo in vista di un appuntamento: questo rivela quanto il suo lavoro influenzi anche la vita personale degli altri ricercatori: chissà se avrà abbastanza fondi per aiutare anche quella del “pubblico di massa”.
Una pillola d’amore tra le ricerche di Garcia? Foto di viaggi avventurosi nei profili dating (es. Machu Picchu) attirano più interazioni, perché offrono spunti conversazionali.
Sarah Stanton: Oltre i miti dell’amore
Infine, incontriamo Sarah Stanton , una psicologa sociale presso l’Università di Edimburgo. Il suo lavoro si concentra su come migliorare le esperienze relazionali per coloro che lottano con l’intimità o con preoccupazioni che ostacolano i legami. Stanton sottolinea l’importanza di colmare il divario tra la scienza e ciò che viene comunicato al pubblico. Spesso, i media semplificano eccessivamente i risultati, portando a malintesi sui sentimenti e sulle dinamiche relazionali.
“Una delle mie frustrazioni è il mito dei cinque linguaggi dell’amore1,” dice. “Non sono basati su prove scientifiche, ma molte persone li considerano una soluzione universale.”
Le sue ricerche collegano la qualità delle relazioni ai benefici per la salute a lungo termine, come la riduzione del rischio di malattie cardiovascolari. L’ansia da relazione, invece, può aumentare i livelli di cortisolo.
Una pillola d’amore tra le ricerche di Stanton? Alcune persone scelgono deliberatamente la singlehood per evitare conflitti. Questo dimostra che anche la “non-coppia” può essere una scelta attiva e sana.
La scienza dell’amore è una nota a piè di pagina tra le parole “ti” e “amo”
La scienza dell’amore è un campo in continua evoluzione che combina studi interdisciplinari per comprendere i legami umani. Attraverso le storie di scienziati come questi possiamo scoprire come i sentimenti, la cultura e la biologia influenzano le nostre relazioni. Esplorando questo campo, ogni nuova scoperta ci avvicina un po’ di più a comprendere ciò che rende le relazioni umane così complesse e affascinanti. Se vi interessa (e siete abbonati), trovate qui l’intervista completa.
- Quella dei cinque love languages (linguaggi dell’amore) è una teoria sviluppata da Gary Chapman, psicologo e scrittore. Secondo Chapman, ogni persona ha un modo preferito di esprimere e ricevere amore, e comprendere questi linguaggi è fondamentale per costruire relazioni solide e durature. Da cosa è composta questa “grammatica” dei sentimenti?
Parole di affermazione: Questo linguaggio si basa sull’uso di parole gentili, complimenti e messaggi affettuosi per esprimere amore e apprezzamento.
Tempo di qualità: Rappresenta l’importanza di trascorrere momenti significativi insieme, dedicando attenzione e presenza al partner.
Ricevere regali: In questo caso, il gesto di dare e ricevere doni è visto come un modo per dimostrare affetto e considerazione.
Atti di servizio: Questo linguaggio si riferisce a compiere azioni pratiche per aiutare o supportare il partner, dimostrando amore attraverso gesti concreti.
Contatto fisico: Comprende tutte le forme di contatto fisico, come abbracci, baci e carezze, che comunicano affetto e intimità. ︎
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