La classifica delle rotte aeree con più turbolenze

Si trovano principalmente in Argentina. Anche se, con i cambiamenti climatici, bisogna prestare sempre più attenzione anche all'Europa L'articolo La classifica delle rotte aeree con più turbolenze sembra essere il primo su Galileo.

Jan 19, 2025 - 17:47
La classifica delle rotte aeree con più turbolenze

Anche per chi ama volare, le turbolenze aeree non sono affatto piacevoli, anzi. A stilare un elenco delle rotte aeree più turbolente del 2024 è oggi Turbli, un portale sviluppato da Ignacio Gallego-Marcos, esperto in fluidodinamica computazionale e ricercatore nel campo delle turbolenze. Al primo posto della nuova classifica per la rotta più turbolenta al mondo c’è quella tra Mendoza e Santiago del Cile. Ecco quali sono i voli più turbolenti, come si calcola la turbolenza e perché sta aumentando con i cambiamenti climatici.

La classifica delle rotte aeree più turbolente

Dopo la rotta Mendoza-Santiago del Cile, che ha una turbolenza media di 24, seguono altre due rotte nel sud-America, ossia Cordoba-Santiago del Cile, con una turbolenza media di 20 e Mendoza-Salta, con una turbolenza media di circa 19. Per quanto riguarda le rotte europee con la più alta turbolenza media, invece, sul gradino più alto del podio c’è il volo Nizza-Ginevra, con una turbolenza media di 16, seguito da Nizza_Zurigo, con una turbolenza di circa 15, e al terzo posto troviamo il volo Milano-Zurigo con una turbolenza media anche questo di poco più di 15. Un’altra città italiana che troviamo all’ottavo e decimo posto della classifica delle più turbolente in Europa è Venezia, rispettivamente con la rotta Ginevra-Venezia e Venezia-Zurigo, con turbolenze medie che si aggirano intorno ai 14.

Come calcolare la turbolenza

Per mettere a punto la nuova classifica, sono stati coinvolti circa 10mila voli che collegano i 550 aeroporti più grandi del mondo. Nel dettaglio, è stata usata una versione migliorata rispetto agli anni precedenti, in cui sono stati utilizzati i dati di previsione della turbolenza della NOAA e del Met Office del Regno Unito. Ogni 6 ore, si legge su Turbli, viene salvata un’istantanea delle previsioni più recenti che coprono tutto il mondo su 18 livelli di pressione e, alla fine di ogni mese, le combiniamo per ricavare statistiche mensili e, infine, annuali. Nella classifica la turbolenza viene calcolata in unità di velocità di dissipazione dei vortici, Eddy Dissipation Rate (Edr), ed espressa con diversi livelli: leggera (0-20), moderata (20-40), forte (40-60), grave (60-80) ed estreme (80-100). Ricordiamo che sebbene la classifica mostri livelli abbastanza bassi questo dipende dal fatto che sono medie annuali.

Turbolenze e cambiamenti climatici

Sono ormai anni che le turbolenze, soprattutto quelle ad aria chiara (Clear Air Turbulence, Cat), ossia che si verificano in assenza di nubi, e per questo difficili da rilevare, sono sotto la lente degli esperti. I cambiamenti climatici, infatti, stanno aumentando sia la frequenza che l’intensità di questi fenomeni. In particolare, spiegano gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv): “Il cambiamento climatico altera il riscaldamento della superficie terrestre e degli oceani modificando la distribuzione termica e dinamica dei vari strati dell’atmosfera. In questo modo si creano condizioni favorevoli all’ aumento delle variazioni verticali di vento, un fattore cruciale per lo sviluppo della turbolenza”. Come vi abbiamo raccontato, inoltre, una recente analisi dell’Ingv, pubblicata su Geophysical Research Letters, ha confermato questa tendenza anche per quanto riguarda l’Europa, mostrando un aumento significativo degli episodi di turbolenza moderata o forte (Mog, moderate-or-greater-level turbulence) soprattutto nei cieli del Regno Unito, dell’Europa settentrionale e nella regione mediterranea.

Credits immagine: Gary Lopater su Unsplash

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