Imbolc: la festa celtica della luce che celebra il risveglio della natura
Imbolc è una festa che segna il risveglio della luce mentre siamo ancora immersi nell’inverno. Con il passare dei giorni, le giornate iniziano ad allungarsi, e la natura mostra i primi segni di rinascita. Questo momento è un simbolo di trasformazione e rinascita, ideale per iniziare un nuovo ciclo di vita e condividere i nostri...
Imbolc è una festa che segna il risveglio della luce mentre siamo ancora immersi nell’inverno. Con il passare dei giorni, le giornate iniziano ad allungarsi, e la natura mostra i primi segni di rinascita. Questo momento è un simbolo di trasformazione e rinascita, ideale per iniziare un nuovo ciclo di vita e condividere i nostri progetti, aspirazioni e sogni.
Imbolc, il significato
Il termine “Imbolc” ha un’origine incerta, ma potrebbe derivare da “Imb-folc”, che significa “grande pioggia”. In molte comunità celtiche, questa festa è anche conosciuta come la “Festa della Pioggia”.
“Oimelc” significa “nel latte”, mentre “Imbolg” si riferisce al grembo della Madre Terra, richiamando l’immagine dei semi che germogliano sotto la terra in attesa delle prime piogge.
Dea Brigid e Santa Brigida
Secondo quanto narra la leggenda, gli esseri fatati si riunivano per onorare la Dea della Luce, chiamata anche Brigit o Brigantia, una divinità associata al triplice fuoco, all’arte, alla fucina, alle tradizioni conservate e alla guarigione.
Ancora oggi, tra i contadini, è comune appendere nastri colorati ai rami degli alberi di loro proprietà per esorcizzare la sfortuna e proteggersi dalle malattie, seguendo una tradizione che ha le sue radici in questa festività.
Era tradizione celebrare la festa accendendo lumini e candele. In epoca cristiana la festa di Imbolc venne equiparata alla Candelora. Poiché la festa pagana era sotto gli auspici della dea Brígit, si trasformò nella ricorrenza di Santa Brigida. Le tradizioni pagane e cristiane in questo caso si sono completamente fuse, trasformando una dea in una santa del calendario cristiano.
Imbolc, festa del fuoco
Durante Imbolc si usa accendere dei falò perché il fuoco è considerato sotto il suo aspetto di luce e di purificazione che si esprime attraverso le giornate che si allungano, il sole prepara con i suoi raggi la terra e la in vista della prossima semina e dei futuri raccolti.
Imbolc, tradizioni e simboli
Secondo la leggenda elfi, folletti, fate, ondine, benedicono di nuova luce la propria abitazione, girando per le stanze di casa in senso orario con in mano la candela bianca accesa, visualizzando la potenza della luce che permea i muri, le suppellettili e tutti gli oggetti che “vivono” della nostra esistenza.
Gli elfi si recano in un bosco o in un prato per raccogliere un dono per la propria casa come una penna d’uccello, una pietra, un sacchetto d’erbe, mentre le fate hanno il compito di spazzare fuori dall’uscio le energie morte dell’anno trascorso con la propria scopa celebrativa.
Le altre tradizioni di febbraio del mondo
Imbolc, con il suo simbolismo di rinnovamento, purificazione e ritorno della luce, ha paralleli con diverse festività di altre culture che si svolgono nello stesso periodo dell’anno.
Uno degli esempi più noti è il Capodanno Cinese, una celebrazione lunisolare che segna l’inizio di un nuovo anno secondo il calendario tradizionale cinese. Questa festa, che cade tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, è profondamente legata alla purificazione e al rinnovamento: si fanno grandi pulizie nelle case per eliminare le energie negative dell’anno passato e si accendono lanterne e fuochi d’artificio per scacciare gli spiriti maligni, un richiamo all’importanza della luce e del fuoco che troviamo anche in Imbolc.
Un’altra festività interessante è il Giorno della Marmotta (Groundhog Day), celebrato il 2 febbraio in Nord America. Secondo la tradizione, l’uscita della marmotta dalla sua tana serve a prevedere la durata dell’inverno: se l’animale vede la propria ombra e torna nella tana, il freddo continuerà ancora per sei settimane; altrimenti, la primavera è vicina. Questo rito popolare ha evidenti connessioni con l’osservazione del cambiamento delle stagioni e del graduale allungarsi delle giornate, proprio come accade con Imbolc, che segna il passaggio simbolico dall’oscurità alla luce.
Come puoi celebrare Imbolc anche tu?
Per celebrare Imbolc in modo significativo, puoi immergerti nel simbolismo di questa festività, dedicando del tempo alla luce, alla purificazione e al rinnovamento interiore.
Accendere una candela bianca è un gesto semplice ma potente: la luce che si propaga nella stanza richiama il ritorno del sole e il lento risveglio della natura. Puoi lasciarla vicino alla finestra, come segno di accoglienza per la Dea Brigid e come simbolo di speranza per il futuro.
Un altro modo per onorare la purificazione legata a questa festa è fare ordine nella tua casa, liberandoti di ciò che non serve più. Mentre pulisci, potresti bruciare dell’incenso o passare un ramoscello d’erbe aromatiche, come salvia o rosmarino, per purificare gli ambienti e lasciare spazio a nuove energie.
Trascorrere del tempo all’aperto, anche solo per una passeggiata, ti aiuterà a percepire il cambiamento nell’aria. Osservando i primi germogli e i fiori che timidamente sbocciano, potrai connetterti al senso più profondo di Imbolc: il risveglio dopo il lungo sonno invernale. Se trovi un oggetto naturale che ti ispira, come una piccola pietra o un rametto, potresti portarlo a casa come simbolo del passaggio alla nuova stagione.
Preparare un piccolo altare può essere un’altra forma di celebrazione. Posizionare candele, fiori bianchi, semi o latte può aiutarti a creare uno spazio dedicato alla riflessione e al rinnovamento. Anche il cibo ha un ruolo importante in questa festività: cucinare qualcosa di semplice, come pane fatto in casa, latte e miele o una zuppa calda, ti permetterà di nutrire il corpo e lo spirito con cibi legati alla fertilità e alla crescita. Offrire una piccola porzione di questo cibo alla natura o agli spiriti della casa è un gesto di gratitudine e connessione con le energie della terra.
Questo è anche un momento perfetto per guardare dentro di sé, riflettere sui progetti futuri e lasciar andare ciò che non serve più. Scrivere un’intenzione su un foglio e poi bruciarlo in una fiamma può essere un atto simbolico di trasformazione, un modo per affidare i propri desideri all’universo. Anche la meditazione o l’uso di strumenti divinatori, come tarocchi o rune, possono aiutarti a comprendere meglio il cammino che si apre davanti a te.
Se hai la possibilità di accendere un piccolo fuoco, che sia un falò all’aperto o anche solo una candela accesa in una stanza buia, potresti fermarti ad osservarne la fiamma e riflettere sulla sua doppia natura: luce e calore, ma anche purificazione e trasformazione. Il fuoco di Imbolc è un fuoco che illumina il sentiero, prepara il terreno per la semina e riscalda il cuore di chi è pronto a rinascere insieme alla natura.
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